Possiamo tranquillamente affermare che, quando un videogiocatore ha una passione, la lingua non è un ostacolo insuperabile. Abbiamo visto, nell’ultima decina di anni, nascere numerosi team di ragazzi “qualunque” dedicati al tradurre amatorialmente qualsiasi tipo di gioco non pubblicato nella lingua di Dante, distribuendo patch e fix alle community più disparate, nonostante le difficoltà tecniche che questo comporta e il muoversi, talvolta, al limite del lecito. Comprensibile, in ogni caso, il malumore nel non poter fruire “out of the box” del prodotto amato, senza doverci mettere mano.
Proprio per questo abbiamo accolto con gioia la decisione di Namco Bandai, di puntare maggiormente alla localizzazione in italiano dei propri prodotti, intenzione ben dimostrata con l’uscita prevista per il 9 Agosto 2013, di un JRPG ti tutto rispetto, Tales of Xillia, capitolo più recente della lunga saga Tales of.
La seria volontà di dare rilievo a questa saga anche in territorio italico tramite una completa traduzione testuale è stata facilmente percepibile già dal discorso introduttivo alla divertente presentazione svoltasi ieri presso gli uffici di Namco, durante la quale s’è prospettato un grosso avvicinamento, in termini di tempo, dalle pubblicazioni per mercato originale orientale, alla localizzazione europea, italiano incluso. Quando poi questa convinta volontà viene confermata dalla voce di Hideo Baba, brand manager, producer e “padre spirituale” della serie, beh… ci si può solo convincere che qualcosa stia cambiando.
イタリア語のテキスト!
Testi in italiano!
La saga di Tales, senz’altro non tra le più chiacchierate nel nostro mercato, è macchina da record di vendite in quello orientale: 5 milioni di copie piazzate a partire dalla primissima uscita del 1995 per la saga, il cui ultimo esponente, Tales of Xillia, ha raggiunto le 730000 unità di solo su PS3.
E’ proprio Tales of Xillia a fare da apripista italico per la saga, a due anni dal rilascio della sua incarnazione JAP, durante i quali il mercato giapponese ha accolto a braccia aperte anche il diretto successore Tales of Xillia 2. Una scelta strategica che consentirà la probabile commercializzazione, in seguito, anche del secondo capitolo, più legato al predecessore rispetto a quanto non lo fossero i precedenti capitoli tra di loro.
Non ci siamo fatti mancare una domanda di chiarimento in questo senso, alla quale Hideo Baba ha voluto rispondere rassicurando la totale indipendenza di Xillia, in quanto a trama e storyline rispetto ad alcuno dei capitoli precedenti.
Per chi non conoscesse il titolo – e tra questi non annoveriamo di certo la piccola rappresentanza di Fan presente e visibilmente emozionata – Tales of Xillia narra le vicende di due personaggi, Jude Mathis, giovane studente di medicina, e Milla Maxwell, ragazza in grado di comunicare con gli spiriti.
Caratteristiche principali del gioco e del gameplay, sono la possibilità di osservare gli eventi dal punto di vista di entrambi, funzione che apre le porte ad una più articolata architettura della storia oltre che consentire una migliore caratterizzazione dei protagonisti, e un Battle System dinamico che, una volta padroneggiato, consente di gioire con combattimenti ad alta spettacolarità. Combattimenti fruibili, peraltro, non solo in Single Player, ma sino a quattro giocatori contemporaneamente, ovvero il numero massimo di eroi presenti insieme su schermo.
Il particolare Battle System si basa sulla possibilità di colpire in tempo reale i mostri che si parano sul sentiero dei protagonisti, utilizzando sia attacchi standard che specifiche Arti , attivabili una volta culminato il caricamento di un’apposita barra verticale. Le Arti sono a tutti gli effetti acrobatiche manovre ad alto contenuto di spettacolarità, che danno il loro meglio quando, grazie ad un particolare sistema di linking, vengono prodotte in coppia con uno degli eroi non fisicamente comandati dal giocatore. E’ proprio la possibilità di utilizzare, a scelta, uno dei quattro personaggi su schermo e di “linkarne” un secondo per avere un supporto diretto della CPU in combattimento a dare profondità agli scontri: mosse in duo, tattiche diversive, aggiramento del bersaglio, sono solo alcuni degli aspetti di un concept di combattimento che eredita fortemente le caratteristiche peculiari dei precedenti capitoli, pur migliorandosi costantemente.
Nonostante la coinvolgente serie di scontri che abbiamo potuto affrontare pad alla mano, non ci siamo dimenticati lo scopo della nostra visita: la traduzione. Ci siamo perciò soffermati ad esaminare la maggior parte dei menù, notando traduzioni chiare e ben comprensibili, che non tradiscono, per quanto abbiamo potuto notare, l’atmosfera del gioco con gli scempi talvolta subiti in altre trasposizioni italiche.
Non ci è sembrato fossero presenti, nella nostra rapida transizione tra i menù, termini mal interpretati, fuorvianti o parole abbreviate tanto violentemente da divenire incomprensibili. Siamo stati inoltre stupiti positivamente non solo dalla traduzione di testi statici e dei menu, ma anche delle fasi di parlato tra personaggi, che mantengono il tipico umorismo manga senza essere stravolti.
Va detto, in ogni caso, che la prova ci ha consentito di visitare solo un paio di locations, di scambiare informazioni solo con due o tre venditori e di sentire dialoghi limitati, pertanto rimandiamo l’analisi approfondita di questi elementi e delle linee di dialogo tra personaggi alla prova della versione completa.
Cinematiche stile anime e dialoghi dal taglio manga
La presentazione è proseguita sino ad alcune cinematiche ad alto impatto visivo, anch’esse sottotitolate in italiano, che nulla hanno da invidiare a quelle di produzioni cinematografiche, grazie ad animazioni fluide e musiche tipiche della cultura orientale, capaci di essere ricordate già dopo il primo ascolto e tra le quali spicca l’ottimo main theme intitolato “Conviction”
Apprezzabile la campionatura delle voci che, sebbene si presenti solo in inglese e senza la possibilità di passare alle voci giapponesi, mantiene nella lingua originale le parole chiave, al fine di amplificare lo humor degli eventi grazie alla naturale simpatia di termini giapponesi pronunciati in maniera volutamente esagerata, anche in questo caso ben tradotti dai sottotitoli in italiano. Particolarmente divertenti i filmati – Skits – dedicati alla mascotte del gioco, un pupazzo viola che strapperà più di un sorriso anche ai giocatori nostrani, ora che potranno comprenderne le battute.
L’attesa e immancabilmente domanda giunta dalle redazioni presenti, sull’eventuale possibilità di tornare all’audio completamente in giapponese ma fruendo dei tottotitoli nella nostra madrelingua, non ha colto in fallo Baba-san, che ha prontamente risposto confermando l’assenza di questa possibilità ma non ha escluso l’ipotesi di reintegrarla sotto forma di aggiornamento, considerata l’alta richiesta ricevuta, pur non potendo dare al momento alcuna conferma ufficiale
Riedizioni d’eccezione e ferme convinzioni
Dopo una panoramica sul funzionamento degli attachment, ovvero accessori quali ali, code, maschere applicabili al corpo dei protagonisti e ridimensionabili, al solo fin di rendere i characters più divertenti e buffi, si è passati alla presentazione dei box fisici con i quali il titolo verrà commercializzato nel nostro territorio, tra le quali spicca senza dubbio la Collector, contenente un albo di immagini, un cd con la colonna sonora, e una statuina assolutamente dettagliata della protagonista femminile, Milla, in edizione limitata ed acquistabile unicamente in questa soluzione.
Abbiamo avuto modo, prima dei saluti finali, di scambiare con Hideo Baba qualche parere in merito all’andamento del genere videoludico JRPG, dei manga e degli anime sul nostro territorio. Ci ha colpiti in questo senso, non solo la sua volontà di voler affrontare il nostro mercato nonostante il momento di flessione del Role Play Game orientale, ma soprattutto la ferma intenzione di volerlo fare non adattando il proprio prodotto alle meccaniche europee e rischiando quindi di scontentare i fan di entrambi i continenti, ma proponendo l’esperienza JRPG intatta, semplicemente tradotta. Una strada che certamente sentiamo di approvare.
– Hideo Baba
– E’ Tales of Xillia
– Uno dei pochi JRPG in italiano
La presentazione di Tales of Xillia per il mercato italiano è stata una soddisfacente panoramica del titolo, che ci ha lasciati con la curiosità di voler scoprire se, anche nella versione estesa acquistabile da Agosto, verrà mantenuta la qualità promessa dalla demo mostrata.
Senza dubbio ci troveremo per le mani un titolo di alto livello, in grado di strappare un quasi-perfect score alla rigida rivista Famitsu, ma che visto il rilascio originale giapponese avvenuto ben due anni fa, dovrà sapersi imporre, grazie alla localizzazione ad-hoc, in un mercato che nel frattempo ha visto migliorare nettamente i tecnicismi estetici.