Anteprima

Syberia 3

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Correva l’anno 2004 quando abbiamo visto per l’ultima volta l’avvocatessa Kate Walker sui nostri schermi in Syberia 2, avventura che portava a termine la storia cominciata due anni prima con l’affascinante Syberia. I due giochi sono tutt’ora molto amati tra gli appassionati di avventure grafiche e per anni, anche prima dell’annuncio di Syberia 3, i fan chiedevano a gran voce un nuovo capitolo per la serie. Oggi, a dodici anni di distanza, Kate è tornata per portarci nuovamente in luoghi inesplorati e alla scoperta di antichi misteri. Ne varrà la pena?

Non un attimo di riposoIl gioco prende avvio subito dopo la fine di Syberia 2. Senza fare alcun tipo di spoiler per chi non ha giocato i primi due capitoli, ci limitiamo a dire che la nostra avvocatessa si ritroverà svenuta in una landa innevata e sarà soccorsa dalla popolazione locale, gli Youkols, vecchia conoscenza degli appassionati della serie. Il resto della storia rimane avvolto nel mistero, ma sappiamo che ruoterà proprio intorno a questa misteriosa etnia e alle loro peculiari usanze. Come in passato, l’ambientazione principale è un luogo ostico e impervio, caratterizzato da neve e ghiacciai. Probabilmente si vedranno altre location nel titolo completo, come la città mostrata per un breve scorcio di gameplay durante la kermesse tedesca. Tornano inoltre gli elementi steampunk, tanto cari alla mente della serie, Benoît Sokal, con automi di ogni tipo che faranno la loro comparsa durante l’avventura.
Come da tradizione per le avventure grafiche, la storia si dipanerà non solo attraverso cut-scene ma anche tramite oggetti opzionali, come diari o appunti dei personaggi che andremo a incontrare nel corso delle nostre peripezie; questi oggetti andranno ad approfondire il background di alcune persone, luoghi o eventi, mettendoci a conoscenza di quella che è la storia del mondo di gioco di Syberia e dei suoi abitanti.Per chi non avesse giocato i primi capitoli, il gioco prevede un riassunto disponibile nel menù iniziale. In alternativa, ci è stato assicurato che l’avventura sarà godibile anche per i neofiti che non hanno alcuna conoscenza degli eventi passati, anche se questo impedirà di cogliere riferimenti a personaggi o eventi dei primi due capitoli.

Syberia 3DA colpire del nuovo Syberia è l’aspetto grafico: stavolta Kate si muove in un ambiente completamente 3D, che poco ha a che spartire, se non stilisticamente, con i fondali pre-renderizzati dei primi due capitoli. Certamente non si tratta di una resa grafica superba, anzi: sia le ambientazioni che i modelli dei personaggi lasciano parecchio a desiderare. Considerando tuttavia che si tratta del progetto di un team piuttosto piccolo e sviluppato con un budget piuttosto ridotto, il risultato è tutto sommato accettabile.La speranza è che gli ultimi mesi che ci separano dall’uscita vengano usati per lavorare sull’aspetto tecnico, in particolar modo sulle animazioni dei movimenti dei personaggi e dei loro volti: la loro legnosità ricorda quella di un gioco della prima era HD piuttosto che quella di un gioco del 2016.
Se dal punto di vista grafico sono stati fatti dei timidi passi in avanti, possiamo dire quasi lo stesso del gameplay, che rimane saldamente ancorato alle avventure grafiche classiche tipiche degli anni ’90 e dei primi anni 2000. Ci troveremo dunque a navigare all’interno del mondo di gioco raccogliendo oggetti, unendoli e usandoli su tutto ciò che ci circonda per giungere alla soluzione dei molteplici puzzle che ci si pareranno davanti per ostacolarci la strada. Purtroppo si sente la mancanza di un vero e proprio salto generazionale: come nelle vecchie avventure grafiche, si possono controllare solamente gli oggetti strettamente collegati ai puzzle o alla storia, mentre quelli “inutili” non possono essere osservati o vengono liquidati con una sola battuta. Una novità è rappresentata dalla possibilità di osservare gli oggetti raccolti in tre dimensioni, ruotandoli in ogni direzione per carpirne i segreti: una meccanica nuova per la serie ma che di certo non si può definire innovativa, visto che è ormai un elemento ricorrente delle avventure grafiche più recenti.In quest’ultima categoria di “novità non così nuove” si mettono anche le scelte multiple all’interno dei dialoghi, una prima volta per la serie ma non di certo per il genere. Purtroppo sembra che queste scelte multiple siano in realtà solo degli imbuti che porteranno inevitabilmente allo sviluppo voluto dalla storia, lasciando quindi al giocatore solo una libertà di facciata.

– Ambientazioni ispirate

– Trama promettente

Syberia 3 non si propone come un passo in avanti per il genere delle avventure grafiche, ma come una lieve evoluzione per la serie. Come è ovvio per questa tipologia di gioco, la riuscita o meno del titolo dipende quasi interamente dal comparto narrativo, vera colonna portante dell’opera. Se la storia narrata saprà essere all’altezza dei primi due capitoli, avremo un gioco imperdibile per gli appassionati di avventure grafiche. Per chi invece non è avvezzo al genere, non sarà certamente questo titolo a fargli cambiare idea.