Dopo dodici anni di onorata carriera, il giorno della meritata pensione del capolavoro strategico di Blizzard si avvicina sempre più. L’entrata in fase closed beta di Starcraft 2 può infatti essere visto come il primo importante segno di come lo sviluppo di questo a dir poco atteso titolo abbia finalmente imboccato la strada verso la chiusura dei lavori. Ottenuta la nostra chiave, ci siamo quindi gettati nella mischia sui server Battle.net e, dopo aver preso non poche batoste dai vari pro-gamer sparsi per il globo, eccoci qui pronti per raccontarvi che cosa i geni di Irvine stanno preparando per voi.
MultiplayerDella modalità singolo giocatore parlammo già approfonditamente nel reportage in esclusiva prodotto in occasione di una nostra visita nelle sedi Blizzard. Come gli appassionati sanno, Starcraft è dotato di due anime ben distinte: le campagne in singolo dedicate alle trame delle tre diverse razze e una modalità multiplayer che infiamma ancora oggi i server di tutto il mondo. Quest’ultima è quella che finalmente siamo riusciti a provare con mano. All’avvio, il gioco si connette immediatamente ad un rinnovato Battle.net, permettendoci di creare un nuovo personaggio. Le icone poste in alto a sinistra consentono di accedere facilmente a diverse schermate: replay, leagues & ladder e profile. La prima, interessantissima novità di questo nuovo capitolo, molto semplicemente permette al giocatore di accedere alle registrazioni di tutti i match disputati. Le opzioni implementate comprendono la possibilità di osservare il proprio operato, ma soprattutto quello degli avversari, così da carpire tutti i loro segreti e di conseguenza cercare di migliorare le proprie capacità. La seconda schermata è invece utile per visionare il proprio livello nella classificazione mondiale, così da avere sotto controllo il proprio ranking. Questa aggiunta trova ragion d’essere nel nuovo sistema di match-making del Battle.net, che si propone di garantire partite contro avversari dello stesso grado di abilità, così da limitare al minimo la frustrazione derivante dall’elevatissima abilità dei vari giocatori appassionati di Starcraft. Infine dal menu dedicato al profilo giocatore si possono osservare svariate statistiche inerenti le vostre partite, obbiettivi raggiunti e così via. Una volta superata la schermata principale, sceglieremo il tipo di partita che si vuole disputare. La beta consente match uno contro uno o due contro due lasciando a Battle.net il compito di connettervi automaticamente all’incontro più adatto alle vostre esigenze o permettendovi di creare una nuova partita personalizzata. In questo caso è anche presente un opzione per giocare contro l’intelligenza artificiale, ma purtroppo è per ora implementato solo il livello di difficoltà più basso, rendendo questa una possibilità utile per prendere dimestichezza con i comandi e le varie funzionalità del gioco. Da questa prima panoramica di quelle che di fatto sono le più grosse novità del multiplayer presenti in Starcraft 2 si evince la volontà di Blizzard di andare incontro ai nuovi giocatori fornendo diversi strumenti utili sia a non scoraggiare i novizi, sia a permettere loro di migliorarsi.
Sul campo di battagliaLo si era già intuito dai vari materiali video rilasciati fino ad ora, ma avviare la prima partita ci ha immediatamente gettato indietro nel tempo di dieci anni: interfaccia, unità, mappe, scelte cromatiche, design generale, praticamente tutto è meravigliosamente rimasto come lo avevamo lasciato. Le razze sono le medesime, ovvero Terran, Zerg e Protoss, così come le unità, che hanno subito solo alcune variazioni, con piccole scomparse ed aggiunte unite a varie modifiche minori. Cominciando ad impartire comandi alle nostre unità, i vari aggiustamenti e novità vengono presto a galla. La maggior parte di queste sono già note ai più, quali ad esempio la mappa non più avvolta totalmente dalla nebbia, ma visibile sin dall’inizio e che alla vista nasconde solo le unità nemiche finché non verranno avvicinate dalle vostre. Non mancano anche svariate aggiunte e modifiche dedicate alle varie razze. I Ghost dei Terran, ad esempio, sono stati resi più costosi da creare, mentre i nuovi upgrade dedicati alle costruzioni, come i modular reactor che permettono di raddoppiare le unità generate simultaneamente, garantiscono nuove opportunità strategiche al giocatore. Il medesimo lavoro è stato svolto per i Protoss, che grazie ai Gateway possono ora teletrasportare le nuove truppe generate in un qualunque punto della mappa, a patto che vi sia abbastanza vicino un pilone. Inoltre alcuni aggiornamenti permettono ora a questa razza di accelerare notevolmente la produzione di nuovi soldati, come gli obelischi. Gli Zerg possono contare su una nuova regina, in grado di muoversi (più velocemente su terreno cosparso di creep) e rivelatasi un’efficace unità di difesa da tenere pronta nelle proprie basi. La scelta di Blizzard è stata evidentemente quella di mantenere inalterata la formula del primo glorioso capitolo e, partendo da questa, inserire tutta una serie accorgimenti e piccole novità (molte delle quali decise in base ai feedback della folta community) volte a migliorare l’esperienza di gioco. Mouse alla mano, le ore passate sui server ci hanno restituito sensazioni familiari, ma allo stesso tempo tantissimo divertimento ancora incredibilmente attuale. L’aspetto estetico, che ci riserviamo come sempre di giudicare in fase di recensione, si è rivelato a dir poco accattivante, dimostrando ancora una volta le capacità dei programmatori statunitensi di realizzare un comparto grafico eccellente senza per questo rendere il proprio prodotto troppo esigente in termini di richieste hardware.
– Feeling fedele all’originale
– Codice già stabile ed efficiente
– Graficamente accattivante
Questo primo assaggio ha messo in mostra un prodotto già perfezionato, in grado di garantire ore di divertimento online riproponendo meccaniche sostanzialmente identiche a quelle del predecessore, eppure ancora attuali e capaci di assorbire il giocatore nel turbinio di scelte strategiche, mansioni da svolgere, ordini da dare e così via. Il Battle.net, allo stesso tempo, pare in grado, grazie alle nuove funzioni, di avvicinare le nuove leve ad un prodotto divenuto sempre più dedicato ai pro-gamer, permettendo ai novizi di divertirsi anche online.
A tutt’oggi però Starcraft2 non ha ancora una data di uscita definitiva, non vi resta quindi che continuare a seguirci per non perdere tutte le prossime novità.