Anteprima

Star Wars: The Old Republic

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a cura di andymonza

Los Angeles – L’abbiamo visto più e più volte durante gli ultimi mesi, eppure la sua presenza all’E3 2011 era praticamente obbligata. Lo stand Electronic Arts presso la fiera losangelina ha dedicato un grandissimo spazio a Star Wars: The Old Republic, con tanto di Jedi e Sith in giro per il parterre ed un maxischermo che mandava a ripetizione il bellissimo video introduttivo (alla decima volta di fila ed a volume folle, forse un po’ meno bello). Una presentazione a porte chiuse ha riassunto i capisaldi di questo MMORPG dedicato alla “Galassia lontana lontana”, che, gli sviluppatori di Bioware ci tengono a sottolineare, rivoluzionerà letteralmente il genere.

La più grande storia mai raccontataCi sono quattro elementi indispensabili che devono necessariamente caratterizzare un GDR che si rispetti: esplorazione, crescita del personaggio, combattimento e storia. Quest’ultimo fattore è stato sempre trascurato dai MMORPG, perlopiù ancorati a setting tutto sommato statici, a personaggi tutti uguali senza una vera identità. Un punto debole che i ragazzi di Bioware sono intenzionati a trasformare nella colonna portante di The Old Republic, una mission perseguita con assoluta dedizione. Ogni classe avrà infatti una vera e propria storyline, paragonabile a quella di qualunque altro GDR firmato dalla casa canadese: origini ben definite seguite da un percorso basato sulla scelta, da sempre elemento portante del gameplay tipico degli sviluppatori, come i fan di Knights of the Old Republic, Mass Effect e Dragon Age ben sanno. Sul fatto che il background di Star Wars sia perfetto per fare da sfondo a storie ricche di bivi e personaggi affascinanti non c’è alcun dubbio, ed ecco che gli elementi per un titolo online massivo d’eccezione ci sono tutti. La formula è stata naturalmente bilanciata con un evidente fattore accessiblità, concretizzato da interfacce funzionali ed immediate, non dissimili da quelle ormai universali del colosso World of Warcraft. La demo mostrata dagli sviluppatori si è configurata come una serie di highlights delle possibilità offerte durante il gameplay, il primo dei quali dedicato al fattore scelta. Un breve estratto da una quest ci ha permesso di notare come il fattore decisionale possa influenzare tanto l’andamento della vicenda personale del proprio alter ego quanto il destino della Galassia: nello specifico, abbiamo visto uno Jedi posto di fronte alla scelta se uccidere un Sith precedentemente sconfitto e disarmato, oppure lasciarlo sopravvivere. Nel primo caso, il personaggio sarebbe semplicemente scomparso dalla partita del giocatore, facendogli perdipiù guadagnare una generosa quantità di punti Lato Oscuro, mentre risparmiarlo e dialogare con lui permetteva di convincerlo a passare al lato chiaro della Forza, farne in futuro un cavaliere Jedi, e di conseguenza incontrarlo nuovamente. Un pratico esempio di come i dialoghi a scelta multipla – tutti completamente doppiati e graziati da discrete animazioni facciali – possano modificare profondamente l’esperienza di ogni utente, rendendo inoltre rigiocabile più volte la medesima classe, una caratteristica inedita per qualunque MMO conosciuto. I ragazzi di Bioware non hanno tuttavia eletto la storia ad unica caratteristica del loro titolo, prendendosi grande cura anche dei restanti aspetti importanti per il GDR. La possibilità di esplorare sarà enfatizzata da una certosina riproduzione della galassia, completa di pianeti iconici per la serie, tra cui Tatooine, Coruscant e persino Alderaan (ricordiamo infatti che gli eventi hanno luogo ben 3000 anni prima dell’ascesa di Darth Vader come signore dei Sith). La progressione del personaggio avverrà sotto diversi aspetti: innanzitutto l’immancabile accumulo di punti esperienza e conseguenti livelli, affiancato dallo sblocco di abilità di combattimento e diplomatiche via via sempre più efficaci, ma non solo. Anche la customizzazione estetica e dell’equipaggiamento è stata seguita con grande dedizione, proponendo diverse migliaia di pezzi di equipaggiamento, set di armature con bonus, armi ed abbigliamento assortiti. Inoltre alcune scelte fondamentali andranno ad influenzare la crescita del character, il quale sarà in ultimo la somma delle decisioni prese durante il suo percorso. Ultimo, ma non meno importante, il combattimento, studiato in maniera che, nei limiti del possibile per un MMORPG, le mosse e le abilità dei personaggi ricalchino fedelmente quanto visto nelle pellicole: Jedi che saltano e menano spettacolari fendenti acrobatici, cacciatori di taglie che sfoderano le iconiche pistole, Sith che utilizzano i fulmini della Forza, tutto appare molto ben contestualizzato.

Un problema su AlderaanLa presentazione si è conclusa con una breve sequenza di giocato proveniente da una quest piuttosto avanzata (tutti i personaggi erano infatti al livello 32), la quale vedeva un party di quattro personaggi recarsi presso il palazzo di Bouris Ulgo (i fan di Kights of the Old Republic riconosceranno il cognome, lo stesso di Trask Ulgo, il quale con ogni probabilità ne è discendente). Ex generale della repubblica e successivamente portato al Lato Oscuro, l’influente personaggio va assolutamente portato alla giustizia prima che si unisca ai Sith, costituendo così un pericolo per il pianeta. Il gruppo vedeva protagonisti un Cavaliere Jedi, paragonabile al classico tank, un Jedi Counsellor, orientato verso la cura ed il buff, un Cacciatore di Taglie (Smuggler), ottimo per fare danno e tenersi defilato grazie alle coperture, ed un Trooper, soldato dell’esercito della Repubblica e esperto in fuoco di copertura, anche grazie all’enorme mitragliatrice laser in dotazione. Le diverse fasi di combattimento ci hanno permesso di vedere all’opera le dinamiche di gruppo, piuttosto tradizionali per un MMORPG, con il tank in prima fila a prendersi le attenzioni dei nemici più pericolosi, l’healer indietro ed i restanti due a distribuire danni. Interessante la possibilità del Cacciatore di Taglie di piazzare sul campo un piccolo scudo laser ed utilizzarlo come copertura, ed in generale ben riprodotte le movenze tipiche di ogni classe. Al termine delle diverse fasi di combattimento la quest si è conclusa al cospetto di Ulgo, dove gli sviluppatori ci hanno mostrato una novità assoluta, il dialogo di gruppo. Tutti al cospetto dell’interlocutore, i giocatori potranno liberamente scegliere una risposta tra quelle possibili: un tiro di dado virtuale deciderà chi sarà a parlare, rendendo così molto dinamiche ed interessanti anche le fasi dialogiche.Chiusa con successo la quest, gli sviluppatori hanno preso commiato con una velocissima carrellata delle molteplici possibilità offerte da The Old Republic: possedere una nave spaziale e guidarla personalmente in battaglia nella galassia, la presenza dei veicoli di terra (speeder e simili), il crafting di gruppo, le PVP area, i companion characters (ovvero NPC di compagnia ed occasionalmente utili anche in battaglia, come gli astrodroidi per i Jedi). Non mancherà neanche l’endgame per giocatori di alto livello: nello specifico, abbiamo assistito ad un breve trailer dedicato all’Eternity Vault, un’istanza Sith da affrontare rigorosamente in raid.

– Moltissime possibilità

– Importanza della storia

– Fedele al materiale originale

La densità di contenuti e le sostanziali novità che The Old Republic porta con sè potrebbero farne il primo vero MMORPG di nuova generazione. Per quanto si noti il recupero di certe strutture da World of Warcraft, il titolo Bioware si sgancia dalla concorrenza proponendo un focus maggiore sulla storia, e sfruttando al massimo la vastità dell’universo di Star Wars per offrire moltissime opportunità al giocatore. Qualunque appassionato di MMO dovrebbe tenerlo d’occhio molto da vicino. Rimanete con noi per tutte le novità, a presto su queste pagine.

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