Anteprima

Star Wars 1313

Avatar

a cura di jewel

Los Angeles – Purtroppo non abbiamo precisi dati statistici a nostra disposizione, ma andando a braccio non ci sembra affatto esagerato affermare che Star Wars è il franchise che vanta il maggior numero di reincarnazioni in altri media, e non solo. Film, cartoni animati, fumetti, tazzine, posate, costumi, maschere e perfino religioni hanno subito l’influenza del potentissimo marchio nato in quel lontano 1977 con il primo film di Geoge Lucas, fino a trasformare le storie dei Jedi e dei Sith in veri e propri fenomeni culturali. Risulta quindi naturale e scontato che anche il mondo videoludico ci propini su base periodica prodotti ambientati nel vastissimo universo di Guerre Stellari, da giochi di ruolo a action in terza persona per finire agli strategici. Ma la conseguenza di una tale saturazione è che reinventarsi e creare una storia particolarmente interessante diventa sempre più difficile, e che come se non bastasse, i fan di un colosso del genere sono sempre particolarmente esigenti. Tutto questo bell’intro per dire che soltanto pochi giorni fa LucasArts ha ufficialmente annunciato l’arrivo di Star Wars 1313, titolo che proverà a raccontare un’originale storia dai toni dark ambientata in quel di Coruscant, permettendo al giocatore di vestire i panni di un letale cacciatore di taglie. Alla fiera losangelina abbiamo avuto occasione di incontrare gli sviluppatori del gioco e assistere a una presentazione più che soddisfacente, tenutasi peraltro in una stanza trasformata in una vera e propria nave spaziale. Il lato oscuro delle guerre stellariIl titolo prende il nome dall’ambientazione del gioco, ovvero il “Level 1313” nascosto sotto la superficie di Coruscant, un mondo popolato tanto dalla peggior feccia della galassia quanto da personaggi carismatici che si spera aggiungeranno spessore alla narrazione del gioco. Il progetto è senza dubbio dannatamente ambizioso, e per dimostrarlo gli sviluppatori ci hanno subito sbattuto in faccia la collaborazione con affiliati hollywoodiani pronti ad aiutare soprattutto per quanto concerne il comparto tecnico. Parliamo di Skywalker Sound, Lucasfilm Animation e Industrial Light & Magic, quest’ultima una delle aziende maggiormente specializzate nella realizzazione di effetti speciali. Da tutto questo non può che trasparire un’enorme interesse a sviluppare un titolone a tutto tondo, ipotesi che è stata poi avvalorata dalla presentazione di un primo video dedicato quasi interamente alla descrizione del sistema di motion capture e all’influenza che questo avrà nel puro e semplice gameplay. Il metodo utilizzato per catturare i movimenti degli attori e trasportarli in gioco sarà pressoché lo stesso presentato da David Cage di Quantic Dream tanto per la tech demo Kara quanto per la promettente esclusiva Playstation 3 intitolata Beyond Two Souls. Essenzialmente gli interpreti dei movimenti sono costretti a indossare una mocap suite e a registrare contemporaneamente sia le parti fisiche che le battute dei personaggi, così da trasmettere il feeling di una vera e propria produzione cinematografica di alto profilo. La differenza con le opere di Cage è che i ragazzi di LucasArts hanno deciso di utilizzare telecamere fissate alla testa e posizionate di fronte al viso degli attori, cosa che il boss di Quantic Dream ci aveva confessato di non amare poiché, secondo la sua esperienza, diventa impossibile rapportarsi ad altri essere umani in modo normale: non ci si può baciare, abbracciare, né salutarsi sfregando le guance. D’altra parte utilizzando telecamere così vicine al viso di una persona è possibile catturare ogni piccola imperfezione della sua pelle, ogni ruga e ogni movimento che si riflette sulla cute, al punto da interpretare al dettaglio qualsiasi espressione umana. Subito dopo questa introduzione alla tecnologia primordiale che animerà ogni singola situazione di gioco, ci è stato mostrato un filmato introduttivo che vedeva il protagonista del gioco discutere con un altro personaggio in una sorta di briefing antecedente l’azione vera e propria. Tutto si muoveva con grandissimo realismo, al punto da regalare per alcuni istanti l’impressione di essere davvero al cinema a gustarsi un film in altissima definizione. Purtroppo le parti in CG, in particolare quelle che mostravano l’ambiente esterno di Coruscant, hanno rivelato cali di frame rate e piccoli blocchi davvero disturbanti, ma in realtà non c’è da preoccuparsi: il gioco è ancora in fase di pre-alpha e anzi, a questo stadio, possiamo già considerarci molto fortunati del risultato raggiunto.

Non vorremo mai dire una cosa del genere ma…Per quanto abbiamo visto finora, Star Wars 1313 somiglia tantissimo a una versione galattica, spaziale ed esagerata di Uncharted. Solitamente gli sviluppatori si imbestialiscono come scimmie volanti quando il loro prossimo titolo viene paragonato ad altri di enorme successo, e anche se generalmente anche noi preferiamo fare analisi più approfondite prima di nominare un altro gioco per avere un termine di paragone, in questo specifico caso la cosa migliore per spiegare il gameplay di questo titolo è partire proprio dalla considerazione fatta all’inizio del paragrafo. Il gioco è essenzialmente un titolo action in terza persona: nella demo che ci è stata mostrata dagli sviluppatori abbiamo visto prima una sessione di shooting a bordo di una nave spaziale, dove è stato presentato un sistema di copertura ancora molto simile alla serie di Naughty Dog. Poi la nave ha iniziato a precipitare velocemente, andando progressivamente in pezzi e dando così modo al giocatore di iniziare una fase prima di platforming e poi di arrampicata. Quest’ultima si è rivelata veramente molto adrenalinica, mettendo il protagonista nella terribile condizione di dover saltare da un pezzo all’altro della nave in caduta libera appigliandosi a punti d’interesse evidenziati con colori maggiormente sgargianti e/o oggetti di forme facilmente riconoscibili. Quest’espediente ormai è certamente fin troppo diffuso nel panorama videoludico, ma dobbiamo ammettere che vederlo applicato in un setting sci-fi prettamente Star Wars-iano ci ha spinto a emettere non pochi gridolini di goduria fortunatamente eclissati dal volume atomico del booth Activision.

– Una storia dark e matura, diversa dal solito

– Graficamente e tecnicamente sopra le righe

– Gameplay adrenalinico, anche se non originale

In questo E3 non sono stati esattamente pochi i titolo a regalarci una buona impressione, ma Star Wars 1313 sembra davvero una roba pazzesca. Dal punto di vista action gli ultimi titoli che hanno portato il nome della serie di George Lucas sono stati certamente buoni, ma mai capolavori da possedere a ogni costo. Grazie a collaborazioni hollywoodiane e un gameplay già collaudato in altre produzioni, 1313 sembra invece in grado di regalare un’esperienza di tutt’altro livello, con una storia dark e matura di cui per ora sappiamo veramente poco. In ogni caso vi consigliamo di restare incollati sulle nostre pagine: presto torneremo con nuove info, nuovi video e sicuramente nuove anteprime ricche di dettagli a riguardo

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.