Los Angeles – Sono due gli universi principali nel panorama sci-fi: quello lucasiano e cinematografico di Guerre Stellari, e quello presentato da Gene Roddenberry in una serie televisiva entrata prepotentemente nell’immaginario collettivo: Star Trek.Nel 2009, dopo una serie di produzioni per il cinema segnata da fortune alterne, il noto e poliedrico J. J. Abrams ha diretto un reboot della serie riuscendo nel compito di rilanciare la saga dell’Enterprise presso il grande pubblico. Visto l’ottimo successo della pellicola, nel 2013 Kirk e Spock torneranno sugli schermi di tutto il mondo per continuare le loro peripezie nell’universo parallelo ideato per l’occasione, e con loro arriverà anche la classica produzione videoludica di accompagnamento all’uscita nelle sale, anche se questa volta i presupposti per un titolo di qualità non sembrano mancare.
A bordo dell’Enterprise
Forse la forma non è contenuto, non sempre almeno, ma certo una buona presentazione può aiutare a veicolare il proprio prodotto e soprattutto a creare un’atmosfera coinvolgente. Lo sanno bene a Namco Bandai, visto che lo stand predisposto per presentare ai visitatori dell’E3 duemiladodici una primissima versione pre-alpha di Star Trek, è stato ideato per ricreare l’interno del famosissimo incrociatore in forze alla Flotta Stellare della Federazione dei Pianeti Uniti. Più nello specifico, la presentazione si è svolta in una piccola sala proiezioni dotata di ben due schermi in tre dimensioni, una scelta dettata dalla caratteristica principale del titolo Namco Bandai: la campagna cooperativa.
Al momento di scegliere il protagonista per la loro produzione, gli sviluppatori, devono essersi trovati di fronte ad un dilemma mica da ridere: optare per Kirk, ma lasciando così da parte forse il più iconico dei personaggi della serie, o affidare il ruolo di protagonista a Spock, andando a confrontarsi con una caratterizzazione complessa? La soluzione a questa impasse è tanto semplice quanto indovinata, e consiste nell’ideazione di una campagna pensata specificamente per due giocatori contemporaneamente, così da non dover rinunciare a nessuna delle caratteristiche vincenti del capitano coraggioso e del suo vulcaniano di fiducia.
Il rapporto tra i due, quindi, permette di creare due esperienze di gioco che si intrecciano pur nella loro diversità, individuando in Kirk il personaggio più propenso ad azione e sparatorie, e affidando a Spock un ruolo di supporto tecnico e morale, nonché di contrapposizione squisitamente britannica all’esuberanza del Capitano.
Il peggior combattimento di sempre
E’ lecito chiedersi se la scelta di presentare un nuovo nemico all’E3 sia stata dettata dal fatto che l’utente medio di videogiochi è particolarmente affezionato ai meme di internet, tra i quali ricopre un posto particolare l’epica scena di lotta tra il Capitano Kirk (interpretato da William Shatner) ed un esponente della razza dei Gorn, nella sua ingenua pochezza coreografica. Alla fiera losangelina sono infatti i Gorn a fare la loro comparsa sul nuovo pianeta adottato dai vulcaniani in seguito alla distruzione di Vulcan, permettendoci così di apprezzare una regia votata all’azione ed alla spettacolarità.L’impressione è che, grazie all’ampio uso degli script, si cerchi di dare al giocatore un’esperienza il più possibile simile a quella cinematografica, con scontri epici e inquadrature azzardate.Se dal punto di vista del ritmo di gioco questa decisione potrebbe rivelarsi vincente, da quello della libertà per il giocatore, invece, non ci convince pienamente, visto che intravediamo dietro l’angolo il rischio di trovarci per le mani un titolo completamente basato su eventi precalcolati.
Come abbiamo annunciato, script o meno, i due protagonisti sono al centro di due diverse tipologie di gameplay necessariamente intrecciabili così da risolvere i frangenti più complicati: Spock sarà chiamato, per esempio, a scansionare i nemici così da evidanziarne i punti deboli, permettendo a Kirk di sfruttarne le debolezze.
Non il solito tie-in
Se gli sviluppatori non si fossero premurati di sottolineare l’acerbo stadio di sviluppo raggiunto da Star Trek non avremmo certo immaginato di trovarci di fronte ad una pre-alpha: è vero che le animazioni non sono perfette, e che più di una volta abbiamo visto delle texture decisamente insufficienti, ma il livello globale sembra assolutamente promettente visto l’ampio margine di tempo disponibile per i miglioramenti. Ancora una volta, dunque, individuiamo nel rischio di una scriptatura eccessiva il principale dubbio riguardo al titolo.Nel capitolo riguardante la realizzazione tecnica dobbiamo poi menzionare il doppiaggio ad opera degli attori protagonisti della produzione cinematografica: un sicuro valore aggiunto che già in questa prima fase di sviluppo contribuisce enormemente nella creazione di un’atmosfera convincente.Se poi la sceneggiatura sarà in grado di reggere senza problemi lo scopriremo più avanti, al momento sappiamo solo che gli eventi raccontati nel gioco vanno a posizionarsi dopo la fine del film del 2009 e prima dell’inizio del sequel.
– Fedele allo spirito del franchise
– Tecnicamente promettente
– Di sicuro appeal per gli appassionati
Che si ami particolarmente Star Trek, o che lo si conosca solo superficialmente, non si può che rimanere almeno interessati ad un mondo tanto vasto ed iconico. La produzione Namco Bandai sembra riuscire alla perfezione nel ricreare l’atmosfera della serie, e l’unica perplessità che ci sentiamo di segnalare (per ora) è relativa all’uso degli eventi scriptati che, sebbene contribuiscano ad immedesimare il giocatore, se inseriti in eccesso rischiano di limitare l’esperienza ludica.