Anteprima

Splinter Cell: Blacklist

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a cura di AleZampa

Los Angeles – Sam Fisher è tornato. Punto. Dopo aver assistito alle prime immagini del nuovo capitolo della saga di Splinter Cell in quel della conferenza Ubisoft, probabilmente la migliore come ritmo, varietà e sorprese, abbiamo potuto assistere ad una dimostrazione a porte chiuse dello stesso livello, affrontata questa volta con maggiore attenzione ai dettagli, e con scelte diverse a quelle già viste nel keynote di presentazione. Inutile dirvi che le nostre aspettative non hanno fatto altro che alzarsi nuovamente.

Lista della spesaProvate a indovinare? L’ennesimo spietato gruppo di terroristi, il cui fine ultimo è la distruzione degli Stati Uniti D’America, inizia ad attaccare obiettivi sensibili in tutto il mondo, mettendo in allarme il governo a stelle e strisce che individua nella formazione di uno speciale team di intervento la soluzione al problema. Prendendo ordini direttamente dal presidente, il buon Sam si mette in moto sia per salvare il mondo sia per far dimenticare ai fan Conviction, titolo buono ma senza lo smalto necessario per eccellere. Ubisoft Toronto sembra aver recepito i feedback dei tantissimi appassionati, confezionando una versione dimostrativa che ha convinto fin da subito per verve e carisma, oltre che per averci consegnato uno dei migliori Sam Fisher dei tempi recenti. Scopo di questa specifica missione è interrogare quello che potrebbe sembrare il capo di una cellula terroristica, ovviamente ben protetto da tutta una serie di uomini e armi pesanti che non aspettano altro che abbattere ogni intruso. In perfetto stile Splinter Cell, l’arsenale a disposizione del protagonista è sterminato, e non attende altro che essere usato per mettere fine alla minaccia Blacklist. Le meccaniche di gioco sono simili a quelle già sperimentate nella serie, anche se il video mostrato esibiva una quantità di azione non indifferente. Di sicuro impatto il simil bullet time che tanta spettacolarità ha donato alla presentazione: quando l’indicatore posizionato in basso a destra sarà completamente carico potremo infatti selezionare fino a tre nemici (questo il numero massimo di obiettivi nella demo, ancora non è stato indicato fino a quanti si potrà arrivare mano a mano che le skill di Sam aumentino) da abbattere, che verranno eliminati in una sequenza con il tempo rallentato dall’efficacia senza precedenti.

Dieta variaSebbene la spettacolarità dell’azione sia importante, quello che ogni giocatore e ogni fan di Splinter Cell vuole è la libertà d’azione, l’autonomia di poter decidere come e quando attaccare un nemico od un gruppo nemici, piuttosto che decidere di avere un approccio più stealth o più fracassone. Da questo punto di vista gli sviluppatori si sono premurati di farci sapere che ogni situazioni avrà diverse vie d’uscita, da quella totalmente stealth (sempre presente) a quella da vero badass. Per quello che abbiamo potuto vedere in effetti le possibilità erano molteplici, visto che Sam è anche in grado di arrampicarsi su alcune sporgenze per evitare passaggi magari eccessivamente congestionati di nemici. Un altro focus su cui Ubi Montreal si è particolarmente concentrata è la varietà d’azione, che promette di essere ai massimi livelli (almeno nelle intenzioni di partenza). Nei pochi minuti della presentazione Sam ad esempio ha chiesto l’intervento aereo per asfaltare una postazione particolarmente ben difesa da mitragliatrici e, dopo aver terminato l’interrogatorio del suo obiettivo, l’azione si è spostata sul supporto aereo, chiamato per difendere il nostro agente segreto dall’arrivo di diversi nemici armati. La versione che abbiamo visionato è quella PC, e ci è sembrata già di un ottimo livello, con la parte del leone fatta dalle animazioni di Sam Fisher, curate in ogni più recondito dettaglio. L’unico punto su cui ci sentiamo di esprimere qualche dubbio è il bilanciamento della abilità e capacità del nostro alter ego con il resto dei nemici, visto che le instant kill sono una un’arma davvero difficile da equiparare. Bisogna anche ricordare che non è del tutto chiaro il bilanciamento tra le fasi stealth e quelle action, nella speranza che la natura del gioco non ne esca stravolta.

– Ottimo comparto tecnico

– Sam è in forma

– Varietà d’azione

Splinter Cell: Blacklist è un altra gran bella tacca della line-up Ubisoft. Che Sam Fisher meritasse un’altra avventura memorabile è sempre stato un dato di fatto, e grazie a quanto mostrato dalla casa franco canadese i presupposti sembrano esserci tutti. La varietà di azioni e strade percorribili, il gran numero di gadget utilizzabili e la rinnovata verve di un Sam Fisher più in forma che mai sono prodromi più che positivi per un comeback di primissimo piano. Lo studio di sviluppo dovrà però evitare di spingere troppo il piede sull’acceleratore delle sezioni action, per non snaturare un prodotto che fa della componente stealth uno dei suoi tratti più distintivi.

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