Anteprima

Scribblenauts Unlimited

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a cura di Mugo

Los Angeles – Non sono molti i titoli di terze parti ad essere stati presentati durante la conferenza che Nintendo ha organizzato il 5 giugno scorso al Nokia Theater di Los Angeles, a due passi dal Convention Center dove nel giro di poche ore è iniziato il frenetico turbinare dell’E3. Tra questi, però, un ruolo di spicco lo hanno avuto le produzioni di Warner Bros. Interactive Entertainment, tra le quali abbiamo visto citare Scribblenauts Unlimited, titolo in arrivo per Wii U e Nintendo 3DS che abbiamo provato nella sua versione per console casalinga. Il passaggio dalla portatile alla nuova ammiraglia Nintendo ci è parso subito un’ovvia conseguenza delle peculiari capacità di quest’ultima, vediamo insieme se il risultato è al livello delle aspettative. 

Le avventure di Maxwell 
La prima grande differenza tra Scribblenauts Unlimited e i precedenti capitoli della serie è la struttura del mondo di gioco: se fino ad oggi eravamo abituati a vedere dei mondi suddivisi in livelli singoli, ora l’intera mappa di gioco è navigabile ininterrottamente dall’inizio alla fine sotto forma di mondo bidimensionale. Si cammina (o si guida, si vola, si va a dorso di elefante o qualsiasi altra cosa venga in mente) da sinistra verso destra attraversando le ambientazioni più varie (dalle alpi alle piramidi, come si diceva una volta), pur mantenendo la possibilità di accedere ad una mappa più generale per saltare da una zona all’altra. Questa nuova struttura si riflette anche sul gameplay, visto che ora il nostro girovagare sarà un continuo incontrare personaggi bisognosi del nostro intervento e del nostro blocchetto magico. Un muratore avrà bisogno di utensili per sistemare una costruzione, un ambientalista vorrà aiuto nella difesa di un albero mentre un falegname ci chiederà uno strumento per abbattere lo stesso. 
Proprio in questo frangente abbiamo intravisto un’altra novità interessante: non sappiamo bene che tipo di riflesso abbia sul procedere dell’avventura, ma la possibilità di scegliere chi aiutare, magari a discapito di un altro personaggio, ci sembra un aggiunta in grado di dare qualcosa in più all’esperienza di gioco. Non attraverseremo solo questa sorta di open world a scorrimento orizzontale però, visto che alcuni personaggi ci permetteranno di accedere a livelli più simili a quelli visti in passato. 
L’unico limite è la fantasia 
La formula vincente dei primi episodi della serie torna anche in Scribblenauts Unlimited, forte delle maggiori capacità di Wii U e Nintendo 3DS che permettono una più interessante ed approfondita gestione degli oggetti. Arriva infatti un editor decisamente curato che da la possibilità ai giocatori di inventare un numero praticamente infinito di oggetti e di condividerli con tutta la comunità di utenti.Immaginiamo di prendere un drago come “oggetto” di base, di assegnargli un colore, di modificarne il comportamento e di alterarne le interazioni con il mondo e con gli altri oggetti. Il risultato è a tratti spettacolare, sia per la semplicità gestionale, che per i risultati conseguibili che sono tanto soddisfacenti quanto spronanti a provare qualcosa di nuovo. Si cerca dunque di spingere al massimo le possibilità offerte dall’editor inventando le combinazioni più improbabili per mettere a dura prova il database di termini, rimanendo nella stragrande maggioranza dei casi più che soddisfatti. 
Il valore aggiunto del touch screen 
Uno dei punti forti della versione Wii U, quella che abbiamo effettivamente provato nell’area dello showfloor di Warner Bros. Interactive Entertainment, è senza dubbio il touch screen del nuovo Wii U Gamepad: l’inserimento dei termini non è mai stato così facile ed intuitivo, nonostante il fatto che lo schermo tattile non sia capacitivo e necessiti di un input preciso.Potremmo cogliere l’occasione per spendere due parole sul Wii U Gamepad in sé, periferica che ci è parsa incredibilmente leggera e comoda da un lato, ed inspiegabilmente monca dall’altro. Monca perché il fatto di essere dotata di uno schermo solo resistivo non solo limita le possibilità, ma influisce negativamente anche sui comandi più semplici, del resto sono ormai diversi anni che siamo abituati a schermi decisamente migliori. 
Dal punto di vista tecnico, la produzione 5th Cell ci è parsa semplicemente un upgrade in alta definizione del motore grafico dei precedenti episodi, ma del resto la cifra stilistica scelta per la serie non richiede chissà quali incredibili guizzi tecnici, rimanendo dunque soddisfacente nella sua semplicità.Quello che sarà necessario approfondire sarà la bontà della localizzazione (non ancora confermata in italiano, ma probabilissima), e l’effettiva solidità delle funzionalità online, ma qui il discorso è più ampio e relativo al riserbo che ancora viene tenuto da Nintendo stessa sulla questione.

– Il Wii U Gamepad è sfruttato molto bene

– Fedele alle serie, ma attualizzato

– Editor spettacolare

Dopo avere terminato la nostra prova di Scribblenauts Unlimited ci sentiamo di indicare la produzione 5th Cell come uno dei titoli più interessanti per la nuova console Nintendo. Forse il concept non è più fresco come una volta, e forse lo zoccolo duro di core-gamers avrebbe preferito vedersi proporre qualche titolo dai contenuti diversi, ma nonostante questo l’ultima avventura di Maxwell ci pare fatta apposta per sfruttare ottimamente le potenzialità del Wii U Gamepad, e continuare a stupire grazie ai suoi contenuti.

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