Anteprima

Sam & Max Season 1

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a cura di umbojami

Sam e Max, vi dicono qualche cosa questi due nomi? Se siete appassionati di avventure grafiche certamente sì, dato che nel lontano 1993 uscì l’omonimo gioco con il sottotitolo di Hit The Road, prodotto da LucasArts ed ispirato ai disegni del fumettista Peter Purcell. Dopo una lunghissima attesa, costellata da alcuni tentativi falliti e da molti fan ansiosi di nuove emozioni, è infine arrivato il momento della loro nuova apparizione grazie all’impegno di una piccola software house, quella TellTale Games già autrice del celebrato Grim Fandango.

Alcune novità, impostazione classica e distribuzione sperimentaleSam & Max: Season 1 non rappresenta solamente un grande ritorno ma porta con sé anche una nuova visione alla base della creazione e della distribuzione di un gioco: l’intera opera sarà infatti divisa in sei sotto capitoli, il primo si chiamerà Culture Shock ed è atteso proprio per Ottobre, rilasciati a distanza di un mese l’uno dall’altro e scaricabili a pagamento dal sito stesso dei producer o da GameTap.com. In questa maniera si potrà lavorare ai contenuti degli episodi successivi in base alle critiche riguardo quelli precedenti, gli utenti potranno decidere a quali storie prendere parte ed il gameplay assumerà di volta in volta differenti sfumature. Unico dubbio a riguardo è il prezzo, 8.95 dollari ogni volta ci portano ad un totale di oltre 50 euro, forse troppo tenendo presente l’assenza di distributori e negozianti, oltre che la mancanza della una scatolatura.Le storie narrate saranno quindi sei in totale e resteranno quasi sempre distinte, esclusion fatta per alcune citazioni, per Culture Shock le uniche notizie trapelate parlano dei nostri due prodi invischiati nei problemi di una band di giovani e famosi cantanti. Le ambientazioni e l’atmosfera invece saranno in comune e proporranno, come già chi conosce questo brand saprà, situazioni al limite del demenziale con i due protagonisti, Sam è un cane detective e Max il suo coniglio aiutante, sempre pronti ad indagare nei modi più bizzarri traendo le giuste conclusioni tramite i sistemi più folli.Il Gameplay è quello classico delle avventure punta e clicca, sia il movimento dei personaggi che l’interazione con gli ambienti avverrà tramite l’uso del mouse, il tutto in nome di una maggiore semplicità ed immediatezza. Gli enigmi dovrebbero essere piuttosto fantasiosi e saremo costretti a pensare fuori dagli schemi per risolverli, sperando nella loro sensatezza di fondo, mentre l’interazione con i personaggi non giocanti dovrebbe avere un’importanza superiore rispetto alla mera spiegazione della storia e degli avvenimenti che la caratterizzano.Durante le sessioni di gioco i nostri comandi muoveranno Sam mentre a Max spetterà il ruolo di comprimario, ci aiuterà tramite movimenti precalcolati e sottolineerà i momenti più importanti con buffe gag, anche se i programmatori non hanno escluso che in una delle sei avventure che formano Season 1 ci sia spazio per situazioni a lui dedicate.Sarà invece più arduo valutare la longevità, essendo necessario dare un giudizio ai singoli capitoli, mettendosi d’accordo su cosa si intenda per longevo in un prodotto che preso singolarmente ha un prezzo di nemmeno 9 euro e contestualmente ad un genere come quello delle avventure grafiche.

Sam & Max e la terza dimensioneGraficamente il lavoro svolto sembra essere buono, dalla prima apparizione nel 1993 sono passati moltissimi anni e la scelta più ovvia era quella di creare sia personaggi che ambientazioni in 3D. Così è stato fatto e da quanto siamo in grado di vedere non c’è modo di lamentarsi: di certo non saremo di fronte ad una rivoluzione ma il motore utilizzato riesce a ricreare un mondo di stampo cartoonesco davvero convincente, seppure i poligoni su schermo non siano moltissimi, grazie ad una paletta dei colori sgargiante, texture definite e lo stile inconfondibile di Purcell.

Sam & Max Season 1 si appresta ad arrivare, seppur a pezzi, sui nostri schermi dopo moltissimi anni di attesa. Le premesse per altre grandi avventure ci sono tutte, l’impostazione classica è certamente garante di solidità e garanzia contro brutte sorprese, mentre la natura modulare scelta per la distribuzione degli episodi permetterà ai programmatori alcune piccole ma significative varianti.

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