Anteprima

Ryse

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a cura di FireZdragon

Colonia – Durante lo scorso E3 non tutte le esclusive Xbox One erano riuscite a convincerci. Tra queste spicca sicuramente Ryse, titolo che, dopo essere nato come progetto dedicato completamente a Kinect, è stato più e più volte rinviato fino a tornare alla ribalta come gioco di lancio della console next gen targata Microsoft. Eppure il sistema di combattimento semplicistico, una linearità marcata e soprattutto una quantità di QTE davvero esagerata non ci avevano permesso di apprezzarlo in toto. Negli scorsi mesi diverse voci e dichiarazioni si sono rincorse circa un cambio di rotta degli sviluppatori in seguito ai numerosi feedback ricevuti, una nuova demo mostrata in quel di Colonia è quindi la prova del nove perfetta per vedere come procedono i lavori. Ci abbiamo messo le mani sopra, eccovi le nostre impressioni.

Imbracciamo le armiCrytek ha scelto questa volta di cambiare completamente target per la demo: abbandonata la spettacolare campagna singleplayer, la versione dimostrativa qui portata ha messo in mostra due missioni secondarie, in una sorta di modalità orda gladiatoria dove collaborare spalla a spalla con un altro legionario romano nel tentativo di sopravvivere in co-op alle continue ondate di nemici.La prima arena mostrata non poteva che essere il Colosseo, gremito di pubblico e pronto ad accogliere un massacro senza paragoni. A intervalli regolari i cancelli dell’arena si aprono e da essi iniziano a fluire come una fiumana straripante le ondate di barbari che dovremo via via affrontare. Si inizierà con un paio di coraggiosi soldati in avanscoperta, per poi proseguire con intere squadre di energumeni equipaggiati con armamentari differenti, che non solo li renderanno più pericolosi e resistenti ma ci obbligheranno a cambiare tipi di approccio e combinazioni per superare le loro difese.Il sistema di combattimento è rimasto praticamente invariato rispetto a quello mostrato alla fiera losangelina e fa affidamento come sempre ad una semplicissima combinazione di quattro tasti. Avremo i colpi base, veloci o potenti a seconda della durata della pressione degli input, la parata, un colpo di scudo per aprire le difese degli avversari e un tasto dedicato unicamente all’esecuzione delle finisher.Il tutto trasforma Ryse in un semplicissimo hack and slash “button mashing”, dato che l’intelligenza artificiale nemica non ci è parsa particolarmente brillante e tutto questo nonostante Crytek si sia sforzata di inserire qualche piccolo tecnicismo, come la necessità di temporizzare la parata sugli attacchi avversari per renderla efficace o esecuzioni basate su QTE, ancora presenti anche se segnalati ora tramite auree di colore diverso intorno agli avversari piuttosto che con i più palesi tastoni su schermo da premere al momento giusto.I quick time event sono stati ridotti in maniera significativa e anche l’eccessiva linearità vista in precedenza qui era lievemente ridotta, modifiche tuttavia che non elevano ancora sufficientemente il prodotto, lasciandoci oggi qualche perplessità.

Lo script ti fa belloUno dei punti di forza della presentazione di Ryse vista all’E3, ovvero la spettacolarità di alcune scene come lo sbarco sulla spiaggia sotto una pioggia di frecce infuocate, ha lasciato il posto a location e situazioni leggermente più anonime influendo direttamente sulla qualità del prodotto finale. Se da una parte il Colosseo riesce a rendersi estremamente godibile grazie al suo carisma, altrettanto non si può dire della seconda mappa, una sorta di villaggio negli acquitrini davvero poco rilevante.Ad inficiare la demo inoltre ci si sono messe tonnellate di problemi, a partire da vistosissime compenetrazioni poligonali, bug nell’IA e hitbox completamente sballate: Ryse insomma è ancora lontanissimo dalla sua forma migliore sebbene qualche passo avanti si sia fatto vedere, specialmente nel gameplay.Non poteva mancare il reveal di alcune nuove feature, come la possibilità di esaltare la folla, eseguendo combinazioni in sequenza e uccisioni spettacolari, o attivando le trappole mortali sparse per le diverse arene e spingendoci all’interno i barbari. Una volta ottenuto il plauso del pubblico potrete poi esibirvi in una mossa speciale incendiaria grazie alla quale lanciare fiamme in ogni direzione.Particolarmente belle e violente le animazioni delle mosse finali, sia quelle in singolo che quelle attivate in sincronia con il proprio compagno, spettacolari da vedere e crude al punto giusto. Durante i cinque secondi di animazione diverrete inoltre completamente immuni ai danni, cosa che vi permetterà di godere in tutta tranquillità della scena. Sgozzamenti, decapitazioni e amputazioni sono solo alcuni dei numerosissimi modi per porre fine alla vita degli avversari e in più di venti minuti di giocato sono stati rarissimi i casi nei quali le animazioni si sono ripetute, per una varietà complessiva davvero pregevole.Nel malaugurato caso in cui il vostro compagno venga messo al tappeto, sarà sempre possibile curarlo per rimetterlo in sesto e le arene offriranno inoltre decine di elementi scenografici con i quali interagire, tra cui, oltre alle sopracitate trappole, calderoni con olio bollente da riversare sui nemici o cadaveri sparsi qua e là dai quali estrarre armi da lancio per eliminare gli arcieri appostati.

– Ottime animazioni

– Arene co-op divertenti

– Meccaniche immediate

Ryse si mostra alla Gamescom con una demo giocabile in cooperativa incentrata quasi completamente sul gameplay. Sicuramente apprezzabile, ma ancora lontanissima dalla qualità del prodotto finale, che dovrà settare ben altri canoni. I combattimenti, a nostro modo di vedere, andrebbero approfonditi e speriamo che i numerosi problemi sulle hitbox e sull’IA vengano risolti prima della release.

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