Anteprima

Rocksmith

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a cura di Alex Overkilll

Il genere dei rhythm game ha registrato negli ultimi anni, con Guitar Hero e Rock Band, un’autentica rinascita, portando la simulazione musicale su nuove vette qualitative e assottigliando le linee separatrici tra fruizione virtuale di uno strumento e sua relativa interazione reale. L’enorme boom propagatosi, le vendite software stellari e la commercializzazione senza freni di nuovi titoli di settore hanno però anche portato a un declino violento, lasciando perire sul percorso verticalmente in discesa il brand Activision. Allo stato attuale il panorama sembra essersi congelato, apparentemente incapace di proporre nuove soluzioni in grado di reinventare il genere. Un’illusione appunto pronta a sbriciolarsi con l’innovativo concept offerto da Ubisoft e il suo Rocksmith, finalmente presentato con dovizia nel corso dell’appena conclusosi E3.

Suonare per davveroRocksmith riesce a porsi diversi gradini oltre le ritrite meccaniche dei rhythm game fino ad oggi conosciuti, sconvolgendo proprio la base dell’esperienza musicale allestita: lo strumento suonato. Invece di propinare nuovi set di periferiche di plastica con cui riprodurre i brani di gioco, il prodotto chiama infatti l’utente ad utilizzare una chitarra vera e perfettamente funzionante; una qualsiasi, collegabile alla propria console attraverso uno speciale adattatore incluso nella confezione. Niente tasti colorati, niente strum bar cigolanti, niente star power motion oriented, ma “solo” sei corde da pennare selvaggiamente col proprio plettro in mano.Naturalmente il titolo viene incontro tanto a chi la chitarra la sappia già suonare, quanto a coloro incapaci di produrre un singolo accordo sulla stessa. Per questi ultimi è previsto infatti un articolato tutorial e percorso d’apprendimento attraverso cui imparare i rudimenti del mestiere, presentati come vere lezioni d’insegnamento in maniera da saper divertire costruttivamente (rimane pur sempre un gioco, no?). Opzione questa valicabile dai musicisti più navigati, che potranno così passare al sodo senza soste intermedie, salendo sopra il palco virtuale per riprodurre le canzoni su licenza incluse. Suonare i pezzi offerti si presenta come un’attività parimenti flessibile, adattabile alle capacità del giocatore: a seconda delle personali abilità, il numero di note da riprodurre su chitarra aumenterà o diminuirà, rappresentando di conseguenza più o meno fedelmente l’originale esecuzione del brano, passando dal semplice pizzicamento di singole corde, a complesse combinazioni di accordi o assoli. Niente livelli di difficoltà a tarare il giusto equilibrio, solo l’adattamento in tempo reale alla performance, deficitaria o zoppicante, del giocatore.Il quesito più grande fino ad oggi era come tutti questi buoni intenti avrebbero potuto essere graficamente rappresentati all’interno dell’interfaccia ludica, capaci di essere facilmente compresi da una fetta molto eterogenea di pubblico. Le attese risposte sono arrivate proprio con l’evento losangelino, dove un intero pullman allestito per l’occasione ha svelato l’arcano.L’esecuzione musicale è rappresentata fondamentalmente da una riproduzione del manico della propria chitarra collocata a fondo schermo, con tutte e sei le corde contraddistinte da un colore specifico. Questa si incrocia con una rotaia a scorrimento, simile a quella di Guitar Hero, solo orientata appena più obliquamente, dove sopra sezioni corrispondenti al numero del tasto sul manico si collocano invece le singole note da riprodurre, colorate come la corrispondente corda su cui si posizionano. Sovrapponendo le informazioni visive così generate diventa allora possibile sapere quale corda premere su quale tasto del proprio strumento. Obiettivamente tale interfaccia ci è sembrata tanto stilisticamente poco ispirata quanto non molto intuitiva, caricata da una mole pesante di informazioni, mal digeribile da una buona fetta di utenza. Certo, non semplice era il compito prefissato dallo sviluppatore, e rimane comunque al momento difficoltoso poter dare un giudizio ben definito senza toccare con mano per un lasso di tempo sufficiente il prodotto. Probabile fin d’ora sembra sarà comunque la sua natura elitaria, disposta ad essere abbracciata solo da musicisti potenziali, in erba o già formati.

Sala proveL’aspetto che più ha piacevolmente sorpreso di Rocksmith è il suo voler mettere a disposizione del giocatore un condimento alla modalità principale (il classico giro in locali dove tenere concerti) di primissimo ordine. In un’apposita sezione del gioco, tale Amp Mode, è infatti possibile interagire con decine di diversi effetti per il proprio strumento, modificandone il suono a piacimento come se si disponesse di una completa e costosissima pedaliera professionale. La propria console viene così trasformata in un vero amplificatore digitale potendoci liberamente suonare con la chitarra in possesso, con o senza brani di sottofondo. Imperativo in questo senso possedere un impianto stereo all’altezza, capace di perforare le mura di casa come si confà a un vero rocker. Non paga di tutto questo, Ubisoft ha inserito nel prodotto anche Guitarcade, una gradevolissima compilation di minigiochi atti a incrementare la destrezza sul manico della propria sei corde. Un esempio? “Ducks”, sparatutto di chiara impronta retrogamer in cui bisogna abbattere anatre selvatiche pennando la giusta corda sul giusto tasto del manico. Ulteriore sapiente tassello incastrato nel progetto educativo proposto dal titolo.In America Rocksmith uscirà in edizione standard insieme a un buono di 25 dollari sull’acquisto di una vera chitarra presso i punti vendita Guitar Center, oppure in un bundle da 199,99 dollari con una Epiphone Les Paul Junior. Si attendono intanto notizie sulle sorti della sua commercializzazione in territorio europeo, ancora in questo senso priva di utili dati informativi.

Per concludere vi riportiamo la lista aggiornata di brani e artisti inclusi nel gioco, ancora aperta a nuovi inserimenti da parte del team di sviluppo:

Best Coast – When I’m With You Blur – Song 2 The Animals – House of the Rising SunThe Black Keys – I Got Mine The Black Keys – Next Girl The Boxer Rebellion – Step Out Of The Car The Rolling Stones – (I Can’t Get No) SatisfactionCream – Sunshine Of Your Love The Cribs – We Share The Same Skies The Cure – Boys Don’t CryDavid Bowie – Rebel Rebel Interpol – Slow Hands Jenny O – Well OK Honey Lynyrd Skynyrd – Sweet Home Alabama Nirvana – Breed Nirvana – In Bloom Pixies – Where Is My Mind? Radiohead – High and Dry Red Fang – Number Thirteen The Rolling Stones – The Spider and the Fly Silversun Pickups – Panic Switch Soundgarden – Outshined Spoon – Me and The Bean Stone Temple Pilots – Vasoline Taddy Porter – Mean Bitch Titus Andronicus – A More Perfect Union White Denim – Burnished The White Stripes – Icky Thump Yellow Moon Band – Chimney

– Oltre la barriera della simulazione musicale

– Completo percorso d’insegnamento virtuale

– Trasforma la console in un autentico amplificatore

Rocksmith si configura come l’esperienza videoludica definitiva per chi volesse imparare a suonare davvero la chitarra, proponendosi di insegnarne l’utilizzo dalle fondamenta fino ad arrivare a riprodurre con le proprie forze le canzoni offerte. La difficoltà adattabile alle capacità di ogni giocatore rendono il prodotto idoneo ad ogni tipo di musicista, sia esso alle prime armi oppure temprato da anni di esercizio alle spalle. Non convince pienamente l’interfaccia grafica, esteticamente povera ed eccessivamente dispersiva, ben lungi dai livelli di immediatezza e semplicità assaporati con il franchise di Activision, metro di paragone inevitabile malgrado la diversità nelle meccaniche. Ad esaltare forse anche più dello stesso gioco in sé è la ricchissima Amp Mode, capace di trasformare il software in una vera sala prove virtuale con cui mettere a repentaglio l’incolumità uditiva dei propri vicini. Qualche mese per migliorare il prodotto ancora c’è e le potenzialità insite fanno ben sperare, lasciando che solo una prova in prima persona possa dare spazio a valutazioni più solide e concrete. Restate con noi.

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