Anteprima

Magicka

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a cura di Sidmarko

Parecchi publisher, piccoli o grandi che siano, stanno approfittando del frangente di tempo che si è interposto fra l’annuncio e l’uscita di Diablo III per proporre semicloni; anche se non sempre riusciti, utili, per lo meno, ad ingannare la stressante attesa dei fan. Attualmente, uno dei simil-Diablo maggiormente riusciti, risulta, senza colpo ferire, Torchlight: sviluppato dai ragazzi di Runic Games e capace di rendersi uno dei più fedeli tributi all’hack ‘n’ slash per antonomasia; anche grazie alla presenza di designer nel cui curriculum vantano, neanche a farlo apposta, titoli come Diablo e Diablo II. Diversa, invece, la storia di Magicka: sviluppato dai membri del giovane team svedese Arrowhead Game Studios e nato come prodotto indipendente, vincitore del titolo “Game of the Year” alla Game Awards 2008 Svedese (il più importante concorso per sviluppatori indipendenti del paese). Visto il grande successo ottenuto in patria, il team ha pensato bene di annunciare nell’Ottobre dello scorso anno lo sviluppo di una versione commerciale del loro prodotto, il cui rilascio è previsto per quest’anno. Andiamo ora a vedere cosa ci propone questo magicko hack’n’slash.

Il Cattivo, i Maghi e la solita fine del MondoLa storia di Magicka narra di un Oscuro Signore che, dopo essere stato rilegato ai confini della Terra dal potente ordine dei maghi, è deciso più che mai a rivendicare il proprio potere. Purtroppo, i maghi sono diventati troppo pigri e compiacenti per essere in grado di affrontare questa incombente minaccia. Ed è allora che il cattivo di turno riuscirà a riavvalersi del suo antico potere, assoldando al suo fianco creature mostruose e dando il via al suo progetto megalomane. Toccherà, allora, ad un quartetto di baldi e giovani maghi risollevare le sorti del Mondo. Insomma, ancora una volta, gli sviluppatori hanno attinto a piene mani dal ricco calderone di stereotipi fantasy per creare il proprio plot narrativo, ma non è in questa caratteristica che Magicka mostra il suo vero carattere.

Quattro allegri maghi Il gameplay di Magicka può essere considerato un mix fra Diablo e Castle Crasher, un action RPG dallo stile grottesco che punta molto sull’uso della magia. Tutti i maghi avranno a disposizione parecchi incantesimi che potranno combinare fra loro al fine di creare attacchi molto efficaci, ad esempio, sarà possibile unire un incantesimo di terra ad uno di fuoco provocando un imponente muro fiammeggiante che intimerà i nemici a non avvicinarsi. Visto che il problema di dover accumulare mana prima di evocare una magia non sarà presente in questo titolo, dilettarsi in moltitudini di magie sarà meno complesso e tedioso del solito, anche se durante l’utilizzo di queste magie il mago subirà un sensibile rallentamento che lo renderà maggiormente esposto agli attacchi nemici. Ovviamente, il giocatore avrà due strade alternative, oltre alla magia, per tenere a bada i nemici: il bastone personale, il quale può generare una potente onda d’urto in grado di spazzare via tutti i mostri nelle vicinanze, oppure sfoderare una piccola spada che provocherà però danni molto lievi. Ma ricordiamo che una delle caratteristiche più interessanti di Magicka risiede anche nella possibilità di giocare all’interno di un party composto da un massimo di quattro maghi, (analogia con Castle Crasher) il che permetterà ad ogni giocatore di poter contare sui propri compagni durante le difficoltà, visto che il modo migliore per avere la meglio sui nemici sarà proprio quello di eseguire attacchi combinati all’interno del party, ma bisognerà fare attenzione agli effetti collaterali delle magie dei compagni. La magia non avrà il solo ruolo di elemento bellico, ma si rivelerà molto utile anche per risolvere piccoli enigmi, come congelare un fiume per passare dall’altra parte. Un fattore molto importante sarà quello di equilibrare gli attacchi all’interno del party, gestendo in maniera intelligente gli elementi, senza danneggiare gli altri membri del gruppo, ad esempio, potrebbero esserci situazioni in cui utilizzare magie di fuoco potrebbe causare lo scioglimento del ghiaccio sotto i piedi dell’intera squadra, con conseguenze poco rassicuranti. Ciò obbligherà il giocatore a prestare molta attenzione nel considerare gli elementi di cui sono composti i vari scenari, così da potere proseguire senza creare situazioni svantaggiose nei confronti del party. E’ proprio in base a questo principio che i giocatori potranno sbloccare ulteriori livelli “segreti” durante il proseguo dell’avventura, rendendo l’esperienza di gioco maggiormente longeva e varia, permettendo anche di aumentare le caratteristiche del personaggio. Chi non avrà la possibilità di assoldare tre amici disposti a giocare a Magicka potrà intraprendere l’avventura nella modalità singolo giocatore, composta da tredici livelli dotati di una buona ramificazione e profondità, quindi piuttosto rigiocabili. Ma la modalità cooperativa è da considerarsi il cuore e l’anima di questo Magicka, giocare da soli implicherà un’esperienza simile, ma sicuramente meno divertente e spettacolare.

Magickamente minimalistaPrima di tutto, dobbiamo tenere presente che Magicka è nato come progetto indipendente, quindi sarebbe fuori luogo pretendere un livello tecnico hollywoodiano. Possiamo però affermare con certezza che, nonostante un design piuttosto minimalista, il prodotto confezionato dai ragazzi di Arrowhead Game si rivela sufficiente sotto il profilo grafico. Le tinte forti e gli effetti particellari di luci e magie la fanno da padrone e risultano molto scenografici in certe frangenti. Ovviamente, i modelli poligonali e gli ambienti sono di natura pressoché scolastica, ma ciò non si traduce in un aspetto brutto da vedersi, anzi, risulta tutto sommato piacevole; sempre tendendo in considerazione l’origine di un prodotto che fa leva su altre caratteristiche.

– Modalità cooperativa fino a 4 giocatori

– Magie combinabili fra loro

– Dungeon ramificati

Magicka è la testimonianza di come anche un prodotto “indie” possa provare a varcare gli affollati lidi del mercato videoludico. È ancora presto per dire con quale entusiasmo verrà accolto questo simpatico hack ‘n’ slash ma, se venduto ad un prezzo contenuto e con un po’ di fortuna, potrebbe ricalcare lo stesso successo raggiunto da altri titoli simili come i già citati Torchlight o Castle Crasher.

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