Anteprima

Lollipop Chainsaw

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a cura di Pregianza

Milano – Personalità note nel mondo del cinema e dello sport ce ne sono miriadi, nel mondo del gaming invece i volti riconoscibili sono pochini, vuoi per la tendenza degli sviluppatori più geniali ad essere schivi e riservati, vuoi per lo scarso interesse che gran parte dell’utenza ha nei confronti dei creatori dei giochi più famosi al mondo. Alcuni sviluppatori sono riusciti però a diventare delle piccole celebrità grazie alla grande qualità dei loro titoli, o per via della loro peculiare personalità. Suda 51 è uno dei pochi a esser famoso per entrambe le cose. E’ un pazzo scatenato che ad ogni apparizione riesce sempre a sorprendere, stupire e strappare qualche risata, ed è riuscito a traslare quest’eccentricità nei suoi giochi, creando prodotti fuori di testa che hanno appassionato moltissimi videogiocatori.Ultimamente il buon Suda è super impegnato nello sviluppo del suo ultimo progetto, Lollipop Chainsaw, un action game che per protagonista ha una cheerleader armata di motosega e ha già fatto discutere moltissimo per l’umorismo spinto e lo stile esagerato. Di recente in Italia c’è stata una presentazione del gioco negli studi di Warner, con dei contenuti nuovi di pacca mostrati in esclusiva. Noi ovviamente non potevamo farci scappare l’occasione di scoprire le ultime novità sulla procace Juliet Starling, quindi ci siamo avviati verso gli uffici dove si sarebbe svolto l’evento, pronti a incontrare di nuovo Scott Warr, producer del gioco che avevamo già conosciuto al Gamescom dell’anno scorso. Ecco cosa abbiamo scoperto di nuovo.

Buffy? Bah, una novellinaA inizio show Scott ha fatto le presentazioni di rito, elogiando il nuovo progetto di Grasshopper e affermando di essere incredibilmente esaltato per il fatto di esser parte di un team pieno di menti geniali, e di poter lavorare su di un titolo di questa portata. La sua passione è riuscita a stupirci, non per la tipica catena di complimenti al gioco da inizio demo, bensì per la luce ancora viva negli occhi di Scott: un uomo che ha girato il mondo provando Lollipop Chainsaw dal giorno dell’annuncio e avrebbe tutto il diritto di averne le scatole piene del gioco, ma invece sembra apprezzarlo ancora come se fosse all’inizio della produzione. Ottimo segnale, non c’è che dire.La prima cosa ad apparire sullo schermo in sala è stata la scena introduttiva, in cui la giovane protagonista Juliet si presenta ai giocatori parlando di sé e della sua particolarissima famiglia. La nostra eroina è il capitano delle cheerleader della San Romero High School, ha una stanza piena di arcobaleni, lecca lecca, peluche e oggetti rosa, adora la sua mammina e il suo ragazzo Nick. Fin qui tutto nella norma, un po’ meno normale però è il fatto che Juliet abbia una sorella minore occultista, una sorella maggiore invischiata nel traffico d’armi e un padre che sembra uno Yakuza. Ah, la ragazza è anche una cacciatrice di zombie dotata di poteri mistici, talento che si rivela presto molto utile, visto che la sua scuola viene invasa dai non morti il giorno del suo diciottesimo compleanno. A fare le spese dell’invasione è proprio il ragazzo della protagonista, che viene morso e si ritrova sul punto di diventare a sua volta un mostro affamato di cervelli. Juliet fa l’unica cosa possibile per salvarlo, tagliare la parte del corpo infetta, peccato che tutto il corpo di Nick sia ormai avvelenato e che quindi la cheerleader per salvarlo sia costretta a mozzargli la testa e a mantenerla in vita con un rituale magico. Nick comprensibilmente non la prende benissimo, ma si ritrova comunque appeso come un portachiavi alla cintura della fidanzata senza possibilità di scelta, suo unico alleato nella lotta contro l’orda che avanza.

Datemi una S! datemi una Q! Datemi uno squartamento!La prima fase mostrata da Scott era quella iniziale, che avevamo già avuto modo di osservare. Juliet nel livello era impegnata a vagare per i corridoi della sua scuola, nel tentativo di liberarli dagli zombie sparsi un po’ ovunque e di salvare i pochi superstiti. Capita infatti di trovare alcuni compagni non ancora trasformati, che vanno soccorsi entro un tempo limite o rischiano di trasformarsi in pericolosi zombie potenziati, più veloci e resistenti del normale. I salvataggi garantiscono punti che vanno a incidere sulla valutazione finale (e probabilmente su eventuali trofei o bonus di fine livello).Per fare a pezzi l’orda Juliet ha a disposizione due tipi di colpi, i fendenti con la motosega e le mosse da cheerleader, quest’ultime estremamente rapide e in grado di stordire gli avversari. La protagonista si sposta con una certa rapidità, è in grado di schivare i colpi piroettando e di eseguire combinazioni e attacchi speciali. Una delle meccaniche più interessanti legate alle battaglie è lo “sparkle hunting”: Juliet può ottenere un gran numero di monete d’oro uccidendo più zombie contemporaneamente, elemento che spinge a raggruppare i nemici a forza di colpi stordenti prima di farli a pezzettini con l’arma primaria. Il denaro ottenuto potrà essere speso in piccoli baracchini sparsi per l’istituto, nei quali sarà possibile acquistare varie chicche tra cui poteri speciali per la testa del povero Nick, poteri  che non ci erano stati svelati nella precedente presentazione e che ora possiamo finalmente descrivervi. Nick può prendere il controllo di alcuni corpi senza testa, necessari ad aprire alcuni passaggi bloccati, ed è in grado di usare svariate abilità speciali, decise casualmente tramite una sorta di slot machine. La prima mostrata era il “Nick Shake”, che vedeva l’eroina scuotere la testa del suo ragazzo per ottenere monete extra, tecnica piuttosto ridicola che dimostra ancora una volta la volontà dell’opera Grasshopper di non prendersi sul serio. Sappiamo di per certo che la vostra testa da compagnia potrà anche venir lanciata come una palla da bowling, ed è dotata di varie abilità offensive, ma non c’è stato modo di visionarle tutte.Passata la starting zone, sono comparse altre novità. Juliet può usare alcuni pali sparsi nella mappa per eliminare avversari durante una devastante lap dance, e si ritroverà spesso ad affrontare dei quick time events più interattivi del normale, che richiedono di direzionare la motosega per aprire dei passaggi, o di correre in un punto specifico prima dell’arrivo di qualche minaccia (il qte mostrato vedeva un pullman avvicinarsi fin troppo rapidamente all’eroina nel corridoio della scuola). Non mancano neppure sottogiochi peculiari, come quello che vede la ragazza saltare sulle teste di un gruppo di zombie da una posizione sopraelevata, con tanto di citazione da Hokuto no Ken al momento dell’atterraggio. L’ultima parte mostrata è stata la più interessante, poiché si trattava di una nuova boss fight contro il terribile Lewis Legend, uno zombie rocker motociclista pericolosissimo. Lo scontro ci è sembrata al livello di quelli visti nei No More Heroes, in più fasi e completamente assurdo, con tanto di trasformazione del nemico in un gigantesco mech elefante. Interessante l’uso nella boss fight di un fucile a pompa personalizzato, che dimostra la presenza di armi da fuoco nella campagna. Non sappiamo cosa beva Suda per inventarsi roba del genere, ma vorremmo tanto dare un sorso.Il fatto che il gioco punti molto sull’umorismo è chiaro, anche perché dietro alla sceneggiatura di Lollipop Chainsaw c’è James Gunn, scrittore e regista di culto nel campo dei film di serie B, il cui tocco è a dir poco evidente nei dialoghi. Anche le musiche saranno indubbiamente un punto di forza, considerando che la colonna sonora è affidata a quel geniaccio di Yamaoka, appaiato al musicista electropunk Jimmy Urine. Di motivi per attendere l’ultima creatura di Grasshopper Manufacture ce ne sono parecchi.

– Completamente folle, in puro stile Suda

– Umorismo over the top molto divertente

– Gameplay piuttosto vario e interessante

La dimostrazione di Lollipop Chainsaw ci ha convinto con il suo folle umorismo e le sue assurde situazioni. Il tocco di Suda è pesante come un macigno e la sua nuova opera pare avere lo stesso carisma degli apprezzatissimi No More Heroes, ma essere accompagnato da un gameplay più solido e variegato. Aspettiamo impazienti di scoprire se Juliet ha le carte in regola per entrare a far parte dell’olimpo delle eroine videoludiche. Sicuramente è sexy quanto basta, sarà anche altrettanto letale?

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