Anteprima

Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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a cura di Nitro

Colonia – Passando per lo showfloor di Square-Enix durante la recente Gamescom 2013 era praticamente impossibile non notare tutte le postazioni dedicate ai titoli della serie Final Fantasy. Alla fiera tedesca, infatti, la compagnia ha deciso di portare sia Final Fantasy X/X-2 HD sia Lightning Returns: Final Fantasy XIII, entrambi titoli molto attesi e previsti, rispettivamente, per il mese di ottobre 2013 e per il 14 febbraio del prossimo anno. Poco prima di lasciare la manifestazione ci siamo buttati a capofitto su una delle tante postazioni a nostra disposizione, e oggi vi proponiamo le nostre prime impressioni sul nuovo capitolo dedicato a Lightning.
Il ritorno
Il livello presente al booth della compagnia nipponica non differiva di molto da quello presentatoci allo scorso E3 2013, ma in quest’ultima prova siamo riusciti a dare meglio un’occhiata alle meccaniche di gioco principali e al comparto tecnico di questa nuova iterazione. Ci trovavamo nuovamente nel dungeon di Yusnaan, e il nostro compito era quello di trovare e inseguire Snow, guidati dalla voce di Hope Estheim. Rispetto ai capitoli precedenti il combat system è mutato moltissimo, e ora punta sulla frenesia e sull’azione immediata, cercando di ridurre al minimo i tempi morti tra un attacco. Innanzitutto nemici saranno come sempre visibili a schermo durante le fasi di esplorazione, ma riuscire ad attaccarli prima che essi possano vederci o fare lo stesso ci consentirà di ottenere alcuni bonus utili a sconfiggerli più velocemente, come una loro riduzione degli HP di base nell’ordine del 10 o del 25%. Entrati in battaglia, il combattimento avviene solamente con la pressione di alcuni tasti, senza la necessità di doversi muovere per i sottomenu di gioco per caricare un nemico o castare una magia, e ogni mossa che decideremo di fare consumerà, come sempre, un quantitativo della barra ATB. La novità in Lightning Returns: Final Fantasy XIII risiede però nella possibilità di switchare tra diversi tipi di schemi (analogamente a come accadeva con gli Optimus e le rarosfere di Final Fantasy X-2) e beneficiare, oltre ovviamente ad attacchi di diverso genere, di ben altre due barre ATB indipendenti tra di loro.
Nella build messaci a disposizione erano presenti solamente alcuni dei tanti schemi disponibili nella versione finale del titolo, tra cui troviamo Dark Muse, Sorceress e Divinity. Il primo set di attacco si basava sui combattimenti corpo a corpo, il secondo lanciava magie elementali di diverso tipo, mentre il terzo era una sorta di fusione tra i due stili di attacchi. Tramite la pressione dei dorsali superiori era possibile cambiare lo schema in maniera istantanea, e la già citata diversificazione delle barre Active Time Battle spingeva a utilizzarli tutti a rotazione, così da permetterci di infliggere danni in maniera continua. 
Dat Lightning
Oltre all’offensiva, Lightning Returns: Final Fantasy XIII permette agli utenti di bloccare gli attacchi nemici tramite la semplice pressione di un tasto. A seconda della tempestività con cui reagirete a un attacco potrete infatti ridurre notevolmente il danno inflitto o, ancora meglio, riuscire ad azzerarlo totalmente e a stordire il nemico per pochi secondi. Una meccanica del genere non ci è dispiaciuta affatto, poiché spinge l’utente a non fossilizzarsi sulla semplice posizione difensiva e a tentare di cogliere il momento giusto per la parata. Non manca ovviamente la possibilità di curarsi o di utilizzare oggetti collaterali, accessibili mettendo il gioco momentaneamente in pausa.
Questo nuovo capitolo della serie introduce infine una piccola rivisitazione della già nota modalità Crisi. Colpire un nemico nel suo punto debole, utilizzando magie o attacchi melee a seconda dei casi, permetterà l’accumulo della barra Stagger che, una volta piena, infliggerà dei malus all’ostile che ne abbasseranno notevolmente la difesa e ci permetteranno di infliggere un quantitativo di danni decisamente superiore. Alla conclusione della Crisi, inoltre, Lightning potrà accedere alla modalità Overclock: in questo modo la protagonista aumenterà in maniera sensibile la propria velocità di movimento provocando di fatto un rallentamento del tempo, e sarà dunque possibile sfruttare fino all’ultimo il bonus garantito dallo stato in cui è caduto l’ostile. Alla fine della nostra prova abbiamo decisamente apprezzato le ingenti modifiche applicate al bs, anche se siamo sicuri che molti fan della serie potrebbero non condividere questa nostra opinione.
A livello tecnico la build presentata non aveva problemi di alcun tipo. Nonostante il gioco sia ancora in completo sviluppo il comparto grafico non mostra affatto il fianco, con animazioni più che discrete e un frame rate che riesce a mantenersi stabile. Ottima anche la caratterizzazione di Lightning, in particolare la modifica dell’outfit ad ogni cambio dello schema, e dei livelli in generale, che promettono molte più fasi platform rispetto a prima.

– Nuove meccaniche di gioco

– Combat system frenetico

La nostra prova di Lightning Returns: Final Fantasy XIII non ha introdotto nuove sequenze di gioco o location, ma ci ha dato modo di mettere nuovamente le mani sul combat system e di provare alcuni schemi. Il titolo promette sin da ora grandi cose, e siamo sicuri che nel corso dei prossimi mesi continuerà a stupirci.

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