Milano – Tutti conoscono i Lego. I mattoncini colorati inventati da Ole Kirk Christiansen sono un’idea tanto semplice quanto spaventosamente brillante, e hanno letteralmente conquistato il mondo dei giocattoli, diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Da un tale stato di grazia a una trasposizione videoludica il passo è breve, e non c’è voluto molto perché comparissero titoli dedicati al brand. No, non parliamo di Minecraft (anche se le similitudini non mancano), ma dei videogiochi della serie Lego, che sono riusciti a conquistare grandi e piccini trasformando alcuni dei personaggi più famosi di sempre in simpatici pupazzetti di plastica virtuale, e offrendo un intrattenimento godibile da tutta la famiglia che fin troppo spesso viene preso sotto gamba dalle software house.Noi siamo andati nella sede milanese della Warner a dare un’occhiata all’ultimo di questi progetti, Lego Batman 2: DC Superheroes, e vi abbiamo trovato Matt Ellison, associate producer di TT Games, pronto a mostrarci l’ultima opera della sua società. Per il cavaliere oscuro gli ultimi anni sono stati a dir poco fortunati, e non stupisce quindi che Warner abbia voluto investire in un gioco in grado di diffondere la figura di Batman a tutti i livelli. Noi abbiamo potuto osservare una prova piuttosto approfondita del videogame in questione e, lasciatevelo dire, sembrano proprio soldi spesi bene.
Perché essere Batman se puoi essere tutto? Risposta: tutineLego Batman 2 presenta una caratteristica estremamente innovativa per la serie: il parlato. Poca roba, direte voi, ma non va assolutamente sottovalutata, poiché migliora nettamente l’umorismo “mugugnato” della serie, rendendolo decisamente più appetibile a un pubblico adulto grazie a battute semplici ma efficaci. La prima dimostrazione di tale cambiamento l’abbiamo vista praticamente subito, durante una scena animata introduttiva che mostrava Bruce Wayne e Lex Luthor in competizione per il titolo di uomo dell’anno nell’oscura Gotham City. Come da copione, la festa viene interrotta da una versione più soft ma sempre psicotica del Joker, accompagnato da una sfilza di compari e convinto di meritare più di ogni altro il premio. Finita la scenetta siamo passati quasi subito ad una breve fase di combattimento contro Harley Quinn e i suoi scagnozzi, durante la quale era possibile usare Batman o Robin cambiando in qualunque momento il controllo del personaggio. La fase non è durata molto ma è bastata per mostrare la quasi totale assenza di difficoltà nella creatura di TT Games (morire è impossibile, una volta sconfitti ci si limita a tornare in gioco senza la benché minima penalità), cosa normalmente molto negativa ma solo di contorno in un Lego game, considerando che si tratta di un prodotto pensato principalmente per i più piccoli le cui principali attrattive risiedono in altre qualità.Dopo la battaglia ci siamo spostati in un altro livello, stavolta all’interno di una filiale della Lexcorp e al comando di Batman e Superman. Ancora una volta gli sviluppatori hanno dimostrato di saperci fare con l’umorismo, sfornando una scenetta davvero spassosa. Esser per anni costretti a creare titoli nei quali era necessario divertire senza che i propri personaggi potessero parlare evidentemente ha pagato in termini di abilità comica. Questa volta le meccaniche del titolo sono state mostrate più nel dettaglio, in particolare la capacità dell’uomo pipistrello di cambiare tuta costruendo uno speciale guardaroba con i mattoncini trovati. Il cambio non è puramente estetico ma obbligato, perché Batman acquisisce nuovi poteri con ogni tuta, necessari a superare i molteplici enigmi sparsi per le mappe. Enorme la varietà, tra una “tutina” e l’altra Batman ha ottenuto rispettivamente: superforza, capacità di planare, onde soniche, bombe esplosive, invisibilità, e immunità alla kriptonite (utile per ovvie ragioni, visto che il compagno di squadra era l’uomo d’acciaio). Impressionante anche la cura del personaggio di Superman, invulnerabile e dotato praticamente di tutti i poteri di rito dalla vista a raggi x al volo. I puzzle mostrati erano estremamente variegati, ma si sono mantenuti accessibili per tutta la fase e sono bastati per mantenere ottimo il ritmo del gioco. In particolare abbiamo trovato piacevole un piccolo sottogioco alla Pipemania attivabile guardando attraverso un muro con il re dei supereroi americani. Ancora una volta a indicare il potere necessario all’avanzamento della fase c’erano dei mattoncini speciali, ad esempio pezzi d’oro distruttibili solo con la vista laser di Superman, o pezzi trasparenti eliminabili solo grazie alla tuta sonica, metodo chiaro e funzionale che ha sempre reso piuttosto bene nella serie.
Il fascino cuboso di GothamLa parte più significativa della dimostrazione è stata quella conclusiva. Le ultime due scene “action” mostrate erano inseguimenti a bordo della Bat Mobile e in aria sull’elicottero di Robin, sequenze a torretta sui binari classiche che non ci hanno entusiasmato, ma rendono ad ogni modo ancor più differenziato il gameplay del titolo. Ciò che ci ha stupito è stato paradossalmente il “contorno” delle missioni, ovvero la versione Lego della città di Gotham, enorme e completamente navigabile in ogni suo anfratto (il producer l’ha sbloccata completamente tramite gabole, nel gioco andrà scoperta pezzo dopo pezzo a forza di missioni). La navigazione per la città è l’anima di Lego Batman 2, Gotham è stata trasposta magnificamente nell’universo Lego, è enorme e ricca di cose da fare e segreti da scoprire. Sono tornati ad esempio i gold bricks, sparsi per tutta la metropoli per la felicità dei malati del completamento, e le strade sono ricchissime di missioni da affrontare, alcune specifiche per determinati supereroi. Infatti una delle principali attrattive di questo nuovo Lego game è la possibilità di usare altri supereroi oltre a Batman, non solo nelle missioni in cui gli vengono appaiati ma persino nell’esplorazione, durante la quale potrete scegliere un personaggio a piacere tra una vagonata di eroi e supercattivi sbloccabili. Non bastasse ogni eroe è dotato di poteri specifici: Matt ci ha mostrato Flash durante il tour cittadino, in grado di utilizzare la super velocità durante gli spostamenti, Lanterna verde, che può interagire con mattoncini verdi a lui dedicati e volare, Hawkman, Supergirl, e Killer Moth, un personaggio comico che svolazza goffamente e usa una pistola a raggi. Impossibile poi non apprezzare alcuni tocchi di classe, quali il tema di Superman in sottofondo quando si vola con lui sopra i tetti della città. A impressionarci oltre al numero smodato di scelte è stata anche la libertà d’azione, visto che è possibile girare per Gotham usando tutti i mezzi della Batcaverna, farsi un giro sulle montagne russe nel parco divertimenti, utilizzare i veicoli lasciati in strada, e prendere addirittura la metropolitana per raggiungere rapidamente le varie zone. L’unica delusione è derivata dalla mancanza di uno splitscreen nelle fasi esplorative durante la co op. Gli sviluppatori hanno precisato che avrebbero voluto inserirla, ma hanno dovuto affidare il controllo a un singolo giocatore per limitazioni tecniche, visto il notevole livello di dettaglio di Gotham. Sembra infine che la campagna sarà molto longeva, e comprenderà missioni dedicate a quasi ogni supereroe e cattivo DC, tanto che in chiusura ci è stato mostrato uno spezzone che per protagonista aveva Sinestro. Con un tale numero di personaggi, missioni, enigmi, sottoquest, zone enormi da esplorare, oltre 250 mattoncini d’oro da scoprire veicoli e persino una macchina per personalizzare Batman nella batcaverna questo potrebbe tranquillamente risultare il videogame dedicato ai Lego più longevo e imponente mai creato.
– Il primo Lego game doppiato! Ed è pure divertente!
– Enorme e paradisiaco per i maniaci del completamento
– Gameplay accessibilissimo per tutta la famiglia, ma molto variegato
– Numero smodato di supereroi e supercattivi utilizzabili
Lego Batman 2: DC Superheroes ci ha piacevolmente sorpreso. L’ultimo progetto di TT games è molto ambizioso e sembra in grado di aumentare notevolmente la scala e la varietà della serie a cui appartiene, il tutto riuscendo a mantenere la stessa cura nel dettaglio e accessibilità che l’hanno portata al successo. Se volete giocare con il vostro fratellino o figliolo, e siete stanchi di giochini di poco conto, questo potrebbe essere uno dei pochi prodotti in grado di divertire voi tanto quanto lui.