Anteprima

L.A.Noire

Avatar

a cura di Iori Yagami

Quasi a voler rimarcare il proprio territorio come un qualsiasi animale predatore, Rockstar Games sembra veramente intenzionata a voler ribadire la sua natura di regina nel settore dei free roaming. Dopo il quarto capitolo della serie GTA ed l’ormai prossimo Red Dead Redemption, la software house americana sta preparando il terreno per L.A.Noire, titolo in sviluppo da diverso tempo presso il Team Bondi e tornato recentemente in auge grazie ad una serie di foto ed informazioni trapelate oltreoceano. Come molti ricorderanno, L.A.Noire è stato uno dei primi annunci fatti da Rockstar durante le prime fasi di questa generazione di console: il gioco, inizialmente previsto solo su Playstation 3 ha tuttavia subito una serie di ritardi dovuti sia ad un plot molto complesso, sia soprattutto al peculiare sistema di motion capture utilizzato dal team per riprodurre fedelmente i volti e le animazioni facciali degli attori.

Benvenuti nella città degli angeliLos Angeles, anni ’40: la città più attraente ed allo stesso tempo misteriosa di tutta l’America all’indomani della grande depressione che mise in ginocchio praticamente tutto il sistema capitalistico occidentale. Una metropoli dai due volti in cui legalità ed illegalità vanno a braccetto in un improbabile binomio dove proibizionismo, gangster, traffici illeciti e maniacali delitti ne sono solo i logici corollari. Il set in cui si svolgeranno le avventure narrate in L.A.Noire attinge a piene mani dalla filmografia e dalla narrativa noir, in cui veniva descritta la parte meno nobile e desiderabile del nuovo continente. In questo affresco dalle forti tinte dovrà addentrarsi Cole Phelps un giovane ispettore desideroso solo di dispensare giustizia nella città degli angeli: omicidi efferati da risolvere, portare a galla la verità a tutti i costi e rischiando persino la propria vita. L.A.Noire dovrebbe dunque intraprendere una strada diametralmente diversa da quella vista nei suoi colleghi e fratelli free roaming, in cui tale componente di libertà ed esplorazione è associata solo ed unicamente alla criminalità ed alle malefatte da compiere. Nel titolo del Team Bondi la possibilità di addentrarci per boulevard e locali di Los Angeles sarà necessaria per scovare le prove, interrogare i testimoni ed ovviamente agguantare i criminali dei casi che volta per volta Cole Phelps dovrà risolvere. E pare proprio che sotto l’aspetto del gameplay L.A.Noire sia in grado di regalarci le soddisfazioni migliori: complice anche un’intelaiatura minuziosa ed accuratissima (grazie ad oltre duemila pagine di script) sia dal punto di vista della narrazione dei casi che da quello dei dialoghi, il titolo di Rockstar dovrebbe immergerci in un mix di azione, esplorazione, dialoghi ed ispezione della scena del crimine mai visto sino ad oggi in un “comune” free roaming. Altro particolare su cui il team di sviluppo ha calcato la mano all’interno delle varie press release d’oltreoceano è quello della fasi di interrogatorio a cui dovremo sottoporre indiziati e testimoni: sotto questo punto di vista il sistema di gioco messo a punto dagli sviluppatori dovrebbe essere molto simile a quello già ammirato nel capolavoro Mass Effect 2 sia come interfaccia grafica che per differenziazione fra profilo alto e basso per tentare così di estorcere preziose informazioni agli indiziati. La varietà e la quantità di risposte, domande, interiezioni ed affermazioni dovrebbe essere garantita proprio dal già citato copione in cui, sempre a detta degli sviluppatori, sarebbero stati inseriti persino i vari testi di colore e di contorno che potremo sentire durante le nostre perlustrazioni per i boulevard e gli appartamenti di Los Angeles. L’aspetto narrativo pare essere proprio uno dei due fattori a causa del ritardo accumulato durante lo sviluppo del titolo, principalmente dovuto alla minuziosa ricostruzione della metropoli americana (avvenuta tramite un maniacale lavoro di ricerca storica). La certosina documentazione ha coinvolto anche e soprattutto le vicende che dovremo vivere, le quali dovrebbero addirittura essere riprese proprio da alcuni casi di cronaca nera realmente accaduti al tempo. Sempre restando in tema di gameplay e di sviluppo all’interno del gioco, L.A.Noire dovrebbe fornire anche un interessante sistema di evoluzione e promozione del personaggio Phelps il quale, partendo da semplice poliziotto di primo pelo, dovrebbe essere in grado di scalare la gerarchia piramidale del corpo di polizia americano passando per le varie scrivanie da detective (scientifica, antidroga, omicidi), scontrandosi con la corruzione dilagante all’interno dei vari distretti e crescendo anche sotto l’aspetto caratteriale.

La sottile linea fra attori reali e digitalizzazioniCome già detto, il secondo fattore causa del ritardo nello sviluppo di L.A.Noire è strettamente legato all’aspetto tecnico del gioco. Il Team Bondi infatti, pur di spingere il proprio prodotto verso un grado di realismo ed immersione elevatissimo, ha adottato un particolarissimo sistema di motion capture per trasporre nel titolo i volti e le espressioni facciali delle decine e decine di attori arruolati per L.A.Noire. A differenza di quanto accade solitamente in fase di lavorazione, in L.A.Noire i programmatori sono riusciti a mettere a punto un sistema di digitalizzazione facciale in grado di bypassare la fase intermedia del processo, portando i volti degli attori direttamente dalla sala di digitalizzazione al codice del gioco. Se dal punto di vista meramente tecnico il procedimento è tutt’altro che di semplice spiegazione, il risultato sembra essere veramente incredibile. Osservando infatti i primi screen distribuiti da Rockstar, è impossibile non notare l’incredibile realizzazione di Cole Phelps, il cui volto è stato prestato (mai termine ci è sembrato più appropriato) dall’attore Aaron Staton, famoso soprattutto per la serie Mad Men. Oltre ciò dai pochi screen visti sembra emergere ancora una volta l’ottimo lavoro di ricostruzione della Los Angeles anni ’40, sia dal punto di vista delle architetture che da quello dei costumi e delle auto dell’epoca.

– Gameplay interessante

– Grande cura per la riproduzione di Los Angeles negli anni ’40

– Trama ed atmosfera affascinanti

L.A.Noire potrebbe ripagare la lunga attesa con un’esperienza di gioco unica ed originale: la commistione fra il genere free roaming, l’action e le fasi dedicate all’ispezione delle scene del crimine e gli interrogatori unita all’atmosfera anni ’40 ed al taglio cinematografico del gioco sono tutti fattori di sicuro interesse. Aspettiamo dunque nuove informazioni e nuovo materiale da parte del Team Bondi, sperando di riuscire a mettere le mani sul prodotto finito per la fine di questo scoppiettante 2010.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.