Che Playstation Vita non navighi in ottime acque in termini di vendite non è certo un mistero, ma Sony sembra avere dei piani ben precisi per la piccola portatile nera, primo su tutti la possibilità di utilizzarla come touch pad su Playstation 4, una feature che potrebbe spingere molti utenti a tirarla fuori dai cassetti e ricominciare ad usarla in maniera costante. Questo però non basterà sicuramente a risollevarne le sorti né tanto meno ad aumentarne la base installata, per quello ci vogliono titoli nuovi, giochi di qualità in grado di catalizzare l’attenzione delle masse. Quale genere migliore se non un bell’FPS quindi?Gli esperimenti precedentemente approdati sull’handheld non sono propriamente un esempio da prendere come riferimento. Sia Call of Duty: Declassified che Resistance: Burning Skies si sono distinti in negativo con la loro pochezza, tentando di agguantare buone vendite grazie ad un marchio forte alle spalle ma completamente privi di sostanza alla base. Guerrilla Games sembra aver invece intenzione di invertire completamente la tendenza e, basandosi sulla serie di Killzone, Mercenary dovrebbe saper spremere la nostra console come mai prima d’ora. Se la realizzazione della campagna singleplayer sarà all’altezza, potremo dire di essere davanti finalmente alla killer application autunnale per PS Vita.Per valutare i passi avanti fatti dalla produzione, dopo le varie apparizioni fugaci nelle fiere di settore, abbiamo quindi messo le mani su una versione preview del titolo, con una missione completamente giocabile capace di darci un’idea precisa del prodotto completo.
ReloadKillzone Mercenary, come fa intuire il nome stesso del gioco, ci metterà nei panni di Arran Darren, aggressivo mercenario schierato contro gli Helgast e capace di guadagnarsi da vivere nel modo più subdolo possibile: uccidendo i bersagli uno a uno per completare le missioni assegnategli dai suoi clienti. Nessuna fazione nella quale schierarsi o della quale mostrare con orgoglio la bandiera questa volta, il miglior offerente si garantirà i nostri servizi.La versione dimostrativa a nostra disposizione ci ha permesso di scegliere tra i tre classici livelli di difficoltà, Recruit Trooper e Veteran, anche se già a Trooper i primi obiettivi sono risultati tutt’altro che semplici da portare a termine. Con una tuta alare futuristica Danner si lancia verso l’avamposto Helgast designato: obiettivo della missione entrare nei circuiti di difesa e deviare il segnale per la difesa antiaerea contro le loro stesse navi.Un compito impossibile per un esercito ma non per un sol uomo silenzioso e scaltro.E’ così che inizia la nostra infiltrazione, e in meno di un minuto ci troviamo con il fucile spianato pronti a porre fine ai maledetti che ci ostacolano. Da subito si rende essenziale la mini mappa che spicca nella parte inferiore dello schermo, il mini radar sempre attivo indica con precisione la posizione dei nemici, il loro orientamento e, a seconda del colore delle icone presenti, anche se la nostra presenza sta passando inosservata o se invece abbiamo allertato l’intera area.Già, perché Killzone: Mercenary esce finalmente dai soliti canoni affiancando alla classica esperienza di puro shooting violento anche un’ottima inclinazione allo stealth. Osservando ronde e pattugliamenti per Darren non sarà affatto difficile arrivare alle spalle dei suoi nemici, per poi ucciderli con una esecuzione letale istantanea grazie al suo coltello. La violenza presentata è sicuramente sopra la media, con la lama che si infila nelle giugulari degli ignari, negli occhi o persino nelle parti basse per porre fine rapidamente ad una vita. Sebbene le immagini siano realmente forti, la mancanza di schizzi di sangue eccessivi o dettagli ancora più crudi evitano che il gore prenda il sopravvento, non infastidendo in alcun modo il giocatore.Nulla ci vieterà comunque di imbracciare il nostro adorato fucile e iniziare a sparare raffiche a qualsiasi cosa si muova. Ovviamente le cose in questo modo diverranno terribilmente più complesse e non sarà difficile arrivare a dover rinunciare a parte dei nostri crediti per tornare in vita. Mercenary si basa infatti su un sistema di guadagno molto particolare che ricompenserà il giocatore in base alle sue azioni. Le fasi stealth vengono in questo caso predilette alle kill classiche, ricompensandoci con quasi il triplo dei crediti rispetto alle uccisioni canoniche, sintomo che i Guerrilla vogliono spingere l’utenza ad approcciare il gioco nella maniera più ragionata possibile.
Un buon mercenario è sempre pronto a tuttoArren ha la possibilità di accedere durante le missioni a tutta una serie di shop digitali che gli consentono di spendere gran parte dei crediti accumulati per acquistare nuove armi, tra cui spiccano oltre ai classici fucili d’assalto anche fucili da cecchino, fucili a pompa, lanciagranate, lanciarazzi e pistole silenziate per un arsenale completo di circa 25 bocche da fuoco che, ci scommettiamo, aumenteranno poi di numero con il proseguo della campagna.Ma non è solo la mera potenza di fuoco a farla da padrone, come accennato, ed è per questo che droni di vario tipo e bombardamenti orbitali vengono in nostro soccorso. Indubbiamente l’oggetto più utile per il completamento delle missioni stealth è il Mantis Engine, un robot volante capace di terminare con un colpo secco i nemici forandogli il cranio. Per gli amanti delle esplosioni invece citiamo il Porcupine, un lanciarazzi da spalla a ricerca che mirerà in maniera automatica i nemici e potrà essere usato semplicemente tappando sul touch screen della nostra PS Vita i bersagli evidenziati. Ci sono poi radar orbitali per rivelare sulla mappa unità ed equipaggiamenti, ghost cloak per l’invisibilità, e anche scudi magnetici trasportabili e una manciata di altri gingilli interessanti: Guerrilla sembra non volersi far mancare proprio nulla. Ma Killzone: Mercenary non è solo sparare e correre, è anche ragionamento e arrivano immancabili alcuni piccoli puzzle da risolvere per entrare in possesso di dati criptati. Con una sorta di rebus geometrico Arran dovrà riuscire a superare le barriere che gli si pongono davanti, tentando di allineare esattamente una serie di sei ottagoni che impediscono l’accesso ai sistemi. Il tutto è particolarmente intuitivo ed anche in questo caso è l’utilizzo del touch screen il motore portante.
Spaccamascella?Ottimo l’impatto grafico e tecnico del titolo, le cutscene esaltano, le animazioni durante le esecuzioni sono ottime e i livelli assolutamente non lineari e strutturati su più piani ci hanno già convinto. Speriamo fortemente che tutti e nove i livelli della campagna promessi riescano a mantenere la qualità delle missioni da noi giocate.Qualche dubbio ci sorge circa la longevità che potrebbe attestarsi intorno alle cinque, sei ore di gioco, ma per una stima più approfondita ci riserbiamo di mettere le mani sulla versione completa.Ad aumentare la longevità ci penserà ovviamente la rigiocabilità della campagna per guadagnare crediti extra e migliorare le nostre prestazioni, e la corposa modalità multiplayer fino a otto giocatori che ad oggi, purtroppo, non siamo ancora riusciti a provare.Da rivedere infine invece le esplosioni, pixellose e sgranate in maniera davvero grossolana, cosa che speriamo venga sistemata prima della release finale del titolo, prevista attualmente per i primi giorni di settembre.
– Due approcci differenti alla campagna
– Buona quantità di Gadget ed equipaggiamenti
– Tecnicamente lodevole
Killzone Mercenary è sicuramente un titolo da tenere d’occhio, uno di quei progetti che potrebbero spingere l’utenza ad acquistare console e gioco in un unico bundle.
Il gameplay attualmente ci ha convinto e anche tecnicamente, tolta qualche piccola sbavatura, il gioco ha veramente pochissimo da invidiare alle altre produzioni. Interessante l’uso dello schermo touch della console, ben implementato e mai eccessivamente invasivo. La voglia di proseguire nella campagna è sicuramente tanta e questo non può essere che un ottimo segno per l’FPS targato Guerrilla Games.