Anteprima

Killzone 2

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a cura di Spetz

Sono ormai anni che si parla del nuovo titolo in sviluppo da parte di Guerrilla. L’audace e forse un po’ incosciente scelta di mostrare al mondo il famoso primo trailer, all’E3 2005, non ha fatto che innalzare all’inverosimile l’hype. Per di più ci si è messo di mezzo il tempo, con un sacco di mesi senza alcuna notizia certa. Bene ora invece le certezze ci sono eccome: dall’E3 di quest’anno, infatti, Killzone 2 non è più un oggetto misterioso, certo non raggiungerà le vette di quel filmato, ma la sostanza si vede già, anche se dovremo attendere ancora parecchio tempo.Nel corso della recente Games Convention il team di sviluppo ha mostrato il primo livello del suo sparatutto, di cui era stato dato un assaggio all’E3. Questa volta però il gioco è stato reso disponibile al pubblico specializzato invitato all’evento.Il livello in questione, come già saprete, si apre con una scena molto ad effetto che riprende il cielo e le navi madri da cui partono le truppe del nostro esercito, con l’obbiettivo di arrivare a terra ed iniziare l’invasione. Si scorgono l’azzurro candido e le nuvole chiare, poi compare il viso di un soldato e da questo momento si scatena l’inferno. I colori vivi ed accesi lasciano il passo a densi agglomerati di fumo grigio, oltre i quali si scorge poco o nulla. Grandi fulmini scuotono l’aria sprigionando tutta la loro violenza; alcuni di questi si abbattono sulle navette dei soldati che stanno cercando lo sbarco e un certo numero viene distrutto. A questo punto la vostra divisione giungerà a terra dove, nel mezzo del caos e del tumulto, riceverete gli ordini del vostro comandante e si inizierà immediatamente a combattere.

Assalto a HelganLa storia che sta alle spalle di questa guerra trova la sua origine nell’ennesimo scontro tra gli umani e la misteriosa razza degli Helgast. Questa volta però il conflitto si sposta direttamente sul pianeta di questi ultimi, chiamato Helgan, e l’inizio del gioco ci vede proprio giungere nella capitale del pianeta, una città ormai allo sbando, abbandonata dalla luce e sommersa da una tempesta perenne di fulmini che i suoi abitanti controllano. Il team di sviluppo ha confermato che il tempo giocherà un ruolo molto importante nel gameplay, poiché gli Helgast hanno sviluppato dei metodi per controllare il potere, insito nelle condizioni metereologiche, a loro vantaggio. E’ probabile quindi che non ci siano solamente nubi e fulmini nel corso dell’avventura, ma Guerrilla non si è voluta sbilanciare per il momento.Il personaggio principale si chiama Sev ed appartiene alla Legion, una forza speciale chiamata in causa nell’invasione della capitale aliena. Questi soldati scelti sono preparati a gestire situazioni di crisi e vengono utilizzati quando gli eventi stanno volgendo al peggio. E’ quasi superfluo quindi sottolineare quanto complessa si rivelerà la situazione sul campo di battaglia. Avremo a che fare con nemici spietati ed alleati che sanno il fatto loro, capaci di orientarsi in battaglia, ma in ogni caso umani, vulnerabili agli attacchi, in grado di gestire la paura in modo da non compiere gesti eroici sicuramente poco utili, senza però allo stesso tempo cadere nello sconforto o peggio nel terrore.

Un mondo duro e cupo, curato nei particolariNel corso della dimostrazione gli sviluppatori si sono voluti soffermare sull’accuratezza visiva. Gli aspetti più impressionanti risiedono negli effetti particellari, come le esplosioni e le dense colonne di fumo che si alzano verso un cielo cinereo e nei punti luce, addirittura 500 nel livello che è stato mostrato. L’utilizzo dei filtri tendenti al grigio rende l’atmosfera estremamente cupa, con colori tetri e spenti, che si accompagnano alla devastazione e desolazione delle strade e degli edifici. Le uniche pecche grafiche si possono riscontrare nella qualità di alcune textures, perché per il resto il frame rate appare stabile a 30fps anche nelle fasi più concitate, in cui esplosioni e detriti arroventano l’atmosfera.Uno degli elementi più accattivanti del comparto tecnico è proprio l’interattività, il gran numero di effetti che i proiettili e le granate sono in grado di imprimere a pareti, muretti, colonne ed oggetti circostanti. Anche i dettagli relativi ai soldati feriti sono importanti: è possibile vedere il sangue scorrere da una delle vittime e poter cogliere il suo inscurire mentre si sparge intorno al cadavere.A metà della demo è stato mostrato un boss, chiamato “The Heavy”, un enorme soldato coperto da una pesante armatura, che gli copre anche la faccia, imbracciante un’enorme e pesante mitragliatrice. Per batterlo è necessario colpirlo alla testa e poi puntare alle uniche zone vulnerabili, vale a dire i serbatoi di gas attaccati alle sue spalle.Per quello che riguarda il gameplay possiamo affermare che uno dei punti focali è rappresentato dal sistema di coperture: infatti per cercare di sopravvivere è necessario trovare dei validi appoggi dietro cui proteggersi dal fuoco nemico. Tramite L2 ci si può “appiccicare” ad un muro o ad una colonna, sbirciare oltre l’angolo restando riparati oppure fare fuoco mantenendo l’arma all’esterno. Certamente non si potrà pensare di essere molto precisi. Per aprire il fuoco invece bisogna premere l’altro grilletto, R2, mentre con R1 si lanciano le granate.Molto interessante la gran varietà di armi a disposizione. Gli sviluppatori hanno garantito che ci sarà materiale per tutti i gusti e gli stili di combattimento. Saranno accontentati così sia gli amanti della tattica e dei percorsi ragionati, sia i più spavaldi, pronti ad andare all’assalto presi da slanci eroici virtuali.Gli Helgast dal canto loro saranno molto recettivi, capendo in modo più completo e preciso da dove state sparando, e cercando riparo di conseguenza per rendere cara la pelle.Gli alleati potranno farvi molto comodo nelle situazioni più difficili da gestire, interagendo meglio con il protagonista e facendogli da spalla. Per questo sarà importante che li manteniate in vita. Nel vostro armamentario ci sarà anche una specie di defibrillatore da usare proprio in caso di necessità se qualche compagno è ferito.

ConclusioniDopo tutte le informazioni che abbiamo ricevuto non si può che essere fiduciosi per la versione definitiva. Di una cosa siamo certi: Killzone 2 non sarà solo grafica. E’ interessante il sistema di collaborazione con gli altri soldati e la sconvolgente gestione delle condizioni metereologiche da parte degli Helgast, che preferiscono flagellare la loro città con una tempesta di proporzioni epiche piuttosto che lasciarla nelle mani del nemico. Atmosfera ed interattività con l’ambiente circostante sono i punti chiave. Certamente la dinamica di gioco è piuttosto classica, ma il comparto armi variegato accrescerà l’esperienza degli utenti. In definitiva questo Killzone non sarà ai livelli di quanto mostrato più di due anni fa, ma si preannuncia lo stesso pirotecnico.

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