Situato a qualche decina di chilometri dal capoluogo piemontese, il comune di Mazzè si caratterizza per la sua collocazione geografica all’interno di un’ansa tratteggiata dalla Dora Baltea. Attrattiva maggiore del piccolo paese è senza dubbio lo splendido Castello di Mazzè, costruzione nella quale si mescolano più stili architettonici con preminenza di quello gotico, che dall’alto di Colle San Michele permette una vista senza pari sulla pianura che precede le Alpi. Cosa ci porta a parlare delle bellezze del nostro territorio? I videogiochi ovviamente, e più nello specifico Halifax che ha scelto questa suggestiva location per la presentazione alla stampa specializzata di Il-2 Sturmovik.
La guerra sopra le nuvoleGià durante la Prima Guerra Mondiale era stato possibile intuire la fondamentale importanza che stava acquisendo l’aviazione nelle operazioni militari, ma è con il conflitto scaturito nel 1939 che l’arma aerea divenne fondamentale per la buona riuscita delle campagne. Vi sono addirittura episodi della Seconda Guerra Mondiale che vedono come esclusive protagoniste le macchine volanti, basta pensare ai vari attacchi della Luftwaffe su Londra che avrebbero potuto portare a conseguenze ben diverse da quelle storiche se non avessero trovato l’eroica resistenza della Royal Air Force a farvi fronte. Onore dunque, avventura, rischio. Tutte caratteristiche che hanno animato la fantasia di scrittori, cineasti e da ultimo game designers. Il-2 Sturmovik si inserisce in questo contesto con l’ambizioso obbiettivo di ricreare le maggiori battaglie nei cieli del secondo conflitto mondiale, ma soprattutto di farlo in maniera da incontrare i gusti di giocatori dalle più diverse esperienze e capacità. Durante la presentazione è stato posto molto accento sulla grande scalabilità del livello di difficoltà: giocato a livello arcade quindi il titolo proporrà un’esperienza adrenalinica e decisamente accessibile. Per padroneggiare i velivoli quindi non sarà necessaria una qualche competenza particolare. Il discorso cambierà decisamente decidendo di affrontare il gioco a livello simulazione: l’unica visuale possibile sarà quella dall’interno dell’aereo, l’HUD scomparirà e dovremo affidarci ai nostri soli occhi per leggere la strumentazione o per distinguere nemici e commilitoni ed in ultimo anche il nostro mezzo sarà più complesso da governare e più realisticamente suscettibile ai danni. Per quanto riguarda questi ultimi poi è stato fatto un ottimo lavoro in fase di sviluppo: ogni singolo proiettile che incontrerà il nostro aereo lascerà un foro nell’esatto punto d’entrata andando a danneggiare realisticamente, sia dal punto di vista visivo che da quello della manovrabilità, il velivolo. Questa cura non fa che aumentare l’immersione nell’azione dato che sarà possibile, dopo uno scontro con un caccia nemico, girare la visuale verso le ali e constatare con i propri occhi i danni subiti. Non saranno però i soli aerei da caccia ad essere controllabili, tra le circa cinquanta missioni disponibili suddivise in cinque campagne principali (Inghilterra, Stalingrado, Berlino, Sicilia e Korsu) che rappresentano i più importanti teatri di scontri aerei sul suolo europeo, ci sarà spazio per tutto quello che ci si aspetta da un gioco di volo militare: rapidi scontri tra caccia, sì, ma anche grossi bombardieri da pilotare sulle città nemiche, missioni di scorta e missioni di difesa di obbiettivi sensibili.A beneficio della longevità andrà poi anche la modalità multiplayer, nella quale fino a sedici giocatori contemporaneamente potranno scontrarsi dopo avere personalizzato livrea ed armamentario del proprio velivolo.
Nel blu dipinto di bluIn linea generale tra grafica e gameplay è senza dubbio il secondo da preferire, ma quando si analizza un titolo della tipologia di Il-2 Sturmovik non si può certo prescindere dalla realizzazione tecnica che deve essere curata per contribuire in maniera importante all’esperienza di gioco. Per fugare ogni dubbio diciamo subito che il lavoro svolto da Gaijin Entertainment sulle versioni Xbox 360 e PlayStation 3 è decisamente buono. I maggiori pregi, con nostro grande piacere, non si limitano alla realizzazione dei velivoli (peraltro ottimamente definiti, sia per quanto riguarda la strumentazione che l’aspetto esterno), ma permeano ogni aspetto degli scenari che attraverseremo. Molto spesso capita infatti di vedere meravigliose distese di campi e cittadine diventare sempre meno definiti con l’avvicinarsi al suolo. Nel caso di Il-2 Sturmovik questo non succede ed anzi case, alberi, fiumi, ponti e quant’altro sono realizzati molto bene rendendo l’esperienza di un volo rasoterra più che soddisfacente. In una missione abbiamo visto il nostro caccia volare ad un centinaio di metri da una suggestiva foresta innevata, l’atmosfera era fredda, siberiana, ma tirando la cloche e trafiggendo la fitta coltre di nuvole grigie ai nostri occhi si è presentato un ampio cielo azzurro dove sfruttare il riflesso di un luminosissimo solo per cogliere impreparati gli avversari. Gli occhi dei giocatori poi saranno appagati anche dall’impeccabile fluidità con cui si muoveranno le immagini a schermo: anche nelle situazioni più concitate, si parla di un centinaio di velivoli impegnati in epocali battaglie, si avrà sempre la sensazione di sfrecciare senza alcun calo di frame-rate.
– Stile arcade e simulativo
– Grande cura nel comparto tecnico
– Modalità online potenzialmente molto valida
Tecnicamente il potenziale appare già valido, e grazie alla difficoltà scalabile dall’arcade alla simulazione, questo Il-2 Sturmovik farà senza dubbio la felicità di tutti gli appassionati di titoli di volo bellico. Sia l’utente più esperto che il neofita del genere potranno trovare materiale adatto a loro e rivivere i principali combattimenti aerei della Seconda Guerra Mondiale. Il “decollo” del titolo è previsto per il settembre del corrente anno, e se tutto andrà per il verso giusto si potrà parlare di un prodotto davvero interessante. Restate sintonizzati su Spaziogames.it per tutti gli aggiornamenti che si renderanno disponibili fino alla recensione completa.