Anteprima

Hunted: The Demon's Forge

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a cura di drleto

La seconda occasione nel giro di pochi mesi di visionare Hunted: Demon’s Forge ci ha dato la possibilità di constatare lo stato di avanzamento dei lavori di questa produzione inXile, nata dal desiderio degli sviluppatori di riportare in auge il genere dei dungeon crawl che diversi anni fa con la serie Ultima Underworld divertiva milioni di giocatori.Il risultato è un action in terza persona dalle forti tinte eroic fantasy, nel quale la bella e discinta E’lara ed il mastodontico Caddoc perpetrano un massacro indiscriminato nei confronti di orde di creature demoniache.

The story so farSviluppato partendo dall’onnipresente Unreal Engine 3 Hunted: Demon’s Forge sfruttale peculiarità del motore per fornire un impatto tecnologico eccellente e per dare una sua interpretazione delle classiche coperture “a la Gears”. Quello che abbiamo apprezzato è il lavoro degli sviluppatori atto a rendere un po’ più personale il loro lavoro, precedentemente troppo legato ai modelli e alle linee guida proprie del motore. Partendo dall’aspetto dei protagonisti, fino ad arrivare alle ambientazioni tutto è stato leggermente rivisto in modo che appaia meno testosteronico, con E’lara finalmente sensuale e non più solo mezzanuda e Caddoc non più un’anonima montagna di muscoli pelata.La ricerca di due protagonisti carismatici è comunque centrale nel bilancio del gradimento di Hunted: Demon’s Forge essendo un titolo costruito attorno all’esperienza cooperativa. I ragazzi di inXile presentano infatti con orgoglio la loro cooperativa a distanza, ovvero lo studio di interazioni tra i due personaggi che non richieda la prossimità, in modo da permettere un differente approccio all’azione. Per scelte di design, E’lara potrà specializzarsi solo nel combattimento a distanza, mentre Caddoc in quello ravvicinato, nonostante abbiano la possibilità di imbracciare rispettivamente una spada corta ed una balestra. Questo costringerà a variare il proprio gioco in base al personaggio scelto in modo da massimizzarne le capacità. Proseguendo nel gioco inoltre sarà possibile personalizzare i due protagonisti, che dunque risulteranno molto diversi da giocatore a giocatore. Così, quando in corrispondenza dei checkpoint sarà possibile scambiarsi i ruoli, ci potrebbe essere la possibilità che scendano in campo una E’lara e un Caddoc completamene diversi da quelli visti in azione pochi secondi prima. L’unica cosa nella quale i due eroi si equivalgono è l’utilizzo della magia. Essa è sfruttata principalmente per “buffare” il compagno in modo che possa sfruttare al meglio le sue capacità. È questo il cuore della cooperazione a distanza, ovvero che se E’lara congela un mostro, starà a Caddoc infrangerli con possenti colpi o, a parti inverse, se il gigante proietterà in aria i nemici toccherà alla guerriera decimarli mentre sono in volo.Altre peculiarità del gameplay sono l’utilizzo di alcuni eventi scriptati per avere la meglio dei nemici, la presenza di tanti segreti opzionali da provare a ricercare nel corso dell’avventura, seguendo i suggerimenti dati dai personaggi, capaci anche di variare le linee di dialogo a seconda di come si è svolto il combattimento.

Cosa bolle in pentolaNelle nuove ambientazioni mostrate abbiamo visitato una putrida palude infestata dagli scheletri ed un oscuro labirinto sotterraneo. Qui dovevamo usare l’abilità di E’lara di accendere i bracieri spenti, tramite l’utilizzo di frecce infuocate. Nell’oscurità più totale era necessario sparare alcuni colpi “a salve” per capire come orientarsi e per cercare delle torce da mirare e attizzare. Una sezione molto interessante e piuttosto originale, che promette di mettere alla prova i giocatori anche per via dei tanti corridoi ciechi e di qualche puzzle da risolvere tramite la pressione alternata di leve ed interruttori. Ad un certo punto occorrerà muoversi di soppiatto per non attirare i nemici. Caddoc è troppo veloce ed un muro viene improvvisamente abbattuto ed un enorme mostro ci catapulta direttamente al game over.Terminata la presentazione c’è stato spazio per alcune ulteriori considerazioni sul gioco, come della presenza di tre livelli di difficoltà che dovrebbero andare ad aumentare la sfida, piuttosto bassa, mostrata in questa presentazione. Inoltre ci sarà la possibilità di trovare nuove armi, i personaggi potranno infatti portare due armi primarie ed una secondaria, ma soprattutto dei cristalli, grazie ai quali governare le crescita del personaggio.Come ultimo dettaglio c’è stata un’ulteriore “non conferma” della presenza di altre modalità oltre alla classica cooperativa online, ma evidentemente questa rivelazione è stata programmata per qualche futuro evento, dove speriamo avremo finalmente la possibilità di provare con mano il gioco.

Tecnicamente Hunted: Demon’s Forge ha fatto dei discreti passi in avanti in questi mesi. La versione precedente, mostrata su pc probabilmente molto performanti, era decisamente meno riuscita di questa demo, capace di spremere una Xbox 360, grazie ad un buon livello di dettaglio ed ottimi effetti luce, conditi con qualche interazione fisica capace di far crollare le coperture o alcuni elementi dei fondali. Buoni gli effetti sonori, molto “pieni” e il dobbiaggio, abbastanza stereotipato, ma che si compone di linee di dialogo capaci di strappare qualche sorriso.

– Gameplay divertente ed immediato

– Buon comparto tecnico

– Il primo action fantasy da molti anni a questa parte

Hunted: Demon’s Forge sta pian piano mostrandosi come un titolo piuttosto completo, che con una trama godibile, una buona varietà di armi, ambientazioni e di situazioni di gioco potrebbe rivelarsi una sorpresa, soprattutto per coloro alla ricerca di un titolo leggero con il quale partire in compagnia di un amico alla ricerca di tesori nascoste ed intere legioni di mostri da affettare. Ora manca solo una prova diretta per poter farci un’idea definitiva delle aspettative da riversare nell’ultima fatica di inXile. Nel frattempo rimanete con Spaziogames per tutti gli aggiornamenti.