Distribuito su Steam lo scorso anno, e ancora oggi in Early Access, l’opera prima di Peter Molyneux sta lentamente prendendo forma, una forma a dire il vero scolpita nella roccia tempo fa ma che solo ora, dopo l’erosione continua degli sviluppatori, inizia ad arrotondarsi e modellarsi per andare incontro alle esigenze dei giocatori.Dopo quasi un’era passata a riposare sul nostro hard disk, abbiamo piacevolmente riaperto solo di recente la beta del progetto per verificare lo stato dei lavori e per vedere se e in che modo le cose sono cambiate in questo lasso di tempo.
Tempo di dare vita a un nuovo mondoPer chi non conoscesse ancora Godus, stiamo parlando di un god game dove impersonare un essere onnipotente, capace di creare la vita e modificare in tempo reale il mondo di gioco attraverso pochi e semplici click.La nostra precedente popolazione purtroppo è stata completamente rasa al suolo dopo un pesante wipe avvenuto negli scorsi mesi e ci siamo dunque trovati a dover ricominciare tutto da zero. Poco male comunque, su Godus iniziare da capo una partita significa avere un’ambientazione completamente diversa dalla precedente data la generazione casuale dei layer che compongono le montagne, le spiagge e gli oceani mettendo sul piatto anche una certa rigiocabilità.Inizierete con un paio di follower (anche Dio si è arreso a Facebook a quanto pare) e dovrete iniziare a creare spazio a sufficienza per permettergli di costruire una prima abitazione. Da essere supremo potrete sbriciolare palme e rocce semplicemente cliccandoci sopra e per ogni oggetto così eliminato vi verrà corrisposta una quantità ben precisa di fede, la risorsa fondamentale per eseguire miracoli.La vostra capacità di terraforming ha infatti un costo, obbligandovi a pianificare con cura tutte le mosse, onde evitare di trovarvi in una situazione di stallo. Il gioco è comunque strutturato per evitare che ciò accada e non appena creata la prima capanna i follower inizieranno ad adorarvi, dandovi ogni tot di minuti parte della loro fede grazie alla quale continuare il processo di modellazione.Il mondo è creato a strati e se per modificare il primo, cioè quello a livello mare, non sarà necessaria alcuna risorsa, questa crescerà esponenzialmente più a fondo si scaverà o più in alto si cercherà di andare, rendendo forzatamente graduale l’espansione del villaggio.È una meccanica che funziona egregiamente ma troviamo ancora non abbastanza preciso lo strumento di modellazione, cosa che spesso ci porta a sprecare preziosa fede a causa di errori involontari dovuti per l’appunto alla poca accuratezza.Scopo dell’intero gioco è ovviamente quello di riuscire a governare la popolazione più vasta possibile, svilupparla attraverso diverse ere e riuscire a portarla ad uno stato evolutivo tale da poter affrontare altre popolazioni e sconfiggerle in guerra.Il PVP, rigorosamente istanziato al momento, è presente solo sotto forma di missioni extra ma in futuro potrebbe essere integrato come parte integrante dello stesso mondo di gioco, per partite multiplayer particolarmente dinamiche.
Si salpa!Attualmente tuttavia, prima di poter arrivare alle suddette missioni speciali, bisognerà espandersi e raggiungere il primo porto disponibile grazie al quale salpare verso nuove e mirabolanti avventure. Con i nostri sudditi dovremo riuscire quindi a superare tutta una serie di puzzle ambientali e battaglie che andranno oltre il semplice punta e clicca ma che richiederanno anche una buona dose di strategia per essere portate a termine. Uno strumento potente se messo nelle mani di modder capaci che potrebbe regalare al titolo una longevità praticamente infinita.Non mancano ovviamente le cose da fare sull’isola principale, con un’enorme mappa da esplorare e in cui perdersi letteralmente, alla ricerca di preziosi tesori sommersi il cui contenuto vi garantirà l’accesso a tutta una serie di carte speciali grazie alle quali sbloccare miracoli extra, nuove tipologie di abitazioni e nuovi compiti per la popolazione. Avanzando nelle diverse ere infatti, sarà possibile impostare centri cittadini nelle zone più popolose e da li assegnare ai piccoli umani diversi compiti a partire dalla semplice coltivazione fino ad arrivare a dispensatori di buon umore e addetti alle preghiere.Un mondo vivo insomma che può andare avanti agilmente anche senza il vostro intervento ma che non sarà in grado di espandersi a meno di non ricevere qualche aiuto dall’alto. Ecco allora che il gioco inizia a porre i primi paletti di difficoltà con l’arrivo di disastri naturali a cui dovrete celermente porre rimedio.Un gioco sicuramente rilassante, dotato di musichette piacevoli e dal ritmo lento e ragionato, perfetto per le lunghe sessioni in solitaria.A contorno di un buon gameplay, che approfondiremo in sede di recensione, si pone un comparto visivo piacevole da osservare in movimento anche se non curatissimo. Lo stile stilizzato ci piace ma texture e dettagli speriamo vengano definiti maggiormente con i prossimi aggiornamenti.
– Piacevole e rilassante
– Decine di ore di gioco
– Stilisticamente azzeccato
Godus è un titolo che ci sta conquistando piano piano. È un gioco lento e rilassante che fa trasparire la vera essenza di Peter Molyneux e che, pur nella sua semplicità, riesce a catturare il giocatore e incastrarlo nei panni di una divinità per ore e ore. Ci aspettiamo comunque diverse aggiunte da qui alla release finale che possano dare al tutto un maggior senso di profondità e strategia, cosa che al momento sembra mancare. Per ora dal mondo delle divinità è tutto, al prossimo aggiornamento!