Anteprima

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn

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a cura di AleZampa

Los AngelesFinal Fantasy XIV è un nome capace di far tremare i polsi di molti in qualche quartier generale in Giappone. Il successore spirituale di Final Fantasy XI, primo MMORPG della compagnia quando ancora si chiamava Squaresoft, è stato nel suo piccolo un vero e proprio successo, con ancora centinaia di migliaia di giocatori attivi nonostante gli oltre 10 anni di onorato servizio. A Real Reborn al contrario è una scintilla, una piccola speranza che non tutto possa essere perduto per il titolo Square Enix.

Alzati e camminaPer riuscire a raddrizzare le sorti di un progetto che nonostante le ottime premesse si è rivelato fallimentare, Square ha cambiato radicalmente le carte in tavola, mettendo mano al prodotto originario sin dalle fondamenta e cambiando tutto quello che era possibile cambiare, dal team di sviluppo all’ infrastruttura grafica. Vi abbiamo già parlato di quanto secondo noi questo restyling sia riuscito a dare una reale nuova chance al titolo, e il materiale portato in questo E3 sembra confermare le nostre previsioni, nonostante ci vorrà la nuova fase di beta (che partirà il prossimo 16 giugno) per confermare le nostre fugaci impressioni.

Come spesso accade in questi eventi la sezione demo è preceduta da una piccola introduzione, nella quale uno dei membri del team di sviluppo cerca in poco più di 10 minuti di condensare il maggior numero di informazioni possibili. Il trailer mostrato ai giornalisti qui riuniti è in perfetto stile FInal Fantasy, e sembra anzi quasi non essere riferito ad un MMORPG, quanto più a uno degli episodi classici della serie. L’alto tasso di spettacolarità e la presenza di alcune figure iconiche della serie, come Cid, ancora una volta capitano dell’Airship o i sempre aggressivi Behemoth ed Ifrit danno quel senso di sicurezza ai fan, che si sentono sempre a casa quando sanno di poter menar le mani contro questi bestioni. In attesa dell’anteprima finale che dedicheremo al titolo prima dell’uscita prevista per il prossimo 27 agosto, vi anticipiamo che Final Fantasy XIV: A Real Reborn è un reale piccolo miracolo, reso possibile solo dal mea culpa di Square Enix e dalla ferma volontà di produrre un episodio che possa rimanere impresso nelle memorie dei fan.L’interfaccia è innanzitutto studiata per essere il più completa possibile ma allo stesso non eccessivamente invasiva, mentre la mappatura dei comandi è abbastanza classica per quanto riguarda la versione PC mentre decisamente brillante per quella console. Già Final Fantasy XI si distingueva in questo campo, e questo nuovo episodio non fa che rimarcare la natura fortemente votata al pubblico console di questo titolo. Tramite la pressione dei tasti dorsali infatti avremo accesso ad una serie di abilità che potremmo liberamente mappare sui tasti frontali, in modo da avere accesso a quanti più input senza doverci perdere nei menù.

Killing IfritSuperato il momento delle chiacchiere e destinato alcuni giocatori in ruoli chiave, è giunta l’ora di affrontare Ifrit, uno dei boss che incontreremo nel nostro girovagare per Eorzea. La demo a nostra disposizione vedeva otto persone impegnate nell’uccisione del nemico, in un evento che avrebbe tranquillamente potuto essere uno dei F.A.T.E Events (full active time event), e cioè quest pubbliche che si attiveranno in specifiche parti del mondo di gioco. Il gameplay dello scontro è quello classico dei MMORPG, con i tank in prima linea (che qui si chiamano Gladiator), gli healer (Conjurer) a far sì che i punti vita non scendano mai sotto la soglia di guardia, e poi la folta schiera di Damage Dealer a menare le mani, qua composti da Marauder (Warrior), Archer e Thaumaturge (il caro vecchio Black Mage). L’azione si è dimostrata dinamica, anche se forse all’inizio, visto il basso livello di difficoltà, troppo confusionaria. Nel corso dello scontro inoltre bisogna stare attenti ad alcuni sbuffi di magma che partono dal terreno e danneggiano in maniera massiccia i giocatori, così come prestare attenzione ai diversi obiettivi secondari dell’arena, da abbattere nel minor tempo possibile pena la morte dell’intero party. L’impressione che ne abbiamo avuto è quella della classica impostazione da MMORPG più vicina a Final Fantasy XI che a World of Warcraft, nella quale la microgestione delle abilità è molto più importante del posizionamento e della mobilità all’interno dell’economia dello scontro. In ogni caso è impossibile riuscire a farsi un’idea di un MMO in 10 minuti, tanto più se la sua genesi è tanto travagliata e ha così tanto da dimostrare. La versione provata è stata quella PS3, in uscita in contemporanea con quella PC, mentre è confermata la versione PS4, in uscita il prossimo anno.

– Nuova interfaccia più completa

– Meccaniche di combattimento ed exping riviste

– Visivamente impressionante

Final Fantasy XIV: A Real Reborn è ormai bene avviato sulla via della redenzione, e solo il tempo e la quantità di contenuti endgame ci diranno se la scommessa di Square Enix è stata vinta. La porzione di gameplay che abbiamo potuto provare ci ha lasciato ottime sensazioni, e non dubitiamo, conoscendo il background dello studio, che gli scontri si faranno sempre più difficili e complessi, rendendo anche A Realm Reborn, esattamente come il suo predecessore, uno dei titoli più difficili e gratificanti che abbiano visto la luce.

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