Anteprima

Fallout 3 Hands-On

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a cura di Shiryo

La redazione Spaziogames ha avuto modo di mettere nuovamente le mani sull’attesissimo Fallout 3, titolo Bethesda di prossimo approdo su PC, Xbox 360 e PlayStation 3, già in parte apprezzato alla Games Convention di Lipsia dove lo abbiamo potuto testare per circa mezz’ora. Questa volta l’hands-on, ci ha visti protagonisti di una buona ora di gioco abbondante, pad Playstation 3 alla mano.Diversamente dalle prove precedenti, che ci catapultavano immediatamente nel mondo post-atomico subito dopo l’uscita dal Vault 101, nostro luogo di nascita e scenario della nostra intera adolescenza, in questa occasione abbiamo avuto modo di partire dal menù principale del gioco, assaporando lentamente l’ingresso nel mondo post atomico creato da Bethesda.Resistendo alla tentazione di fiondarci subito nel gameplay vero e proprio, abbiamo dedicato qualche secondo all’esplorazione del menù e delle opzioni disponibili. Lo sfondo si presenta composto di fotografie dalle connotazioni storicamente contrastanti, con soldati dotati di armature tecnologiche, le ben note Power Armor, affiancati ad elementi e scenari decisamente in stile retrò, particolarità che ha da sempre contraddistinto il brand Fallout e che non poteva mancare nella sua ultima incarnazione Next-Gen. Curiosando tra le Opzioni, abbiamo posto attenzione alle possibilità di personalizzazione dei parametri audio/video e di controllo del character; ci ha particolarmente colpito la possibilità di regolare i volumi di singoli parametri audio: musiche, voci, dialoghi (che saranno doppiati in Italiano) ed addirittura il rumore dei passi hanno barre separate e regolabili a piacere. Per quanto riguarda le modifiche video, degna di nota la possibilità di cambiare la colorazione del nostro Pip-Boy 3000, selezionando tra i presets ambra, bianco, verde e blue. Eseguita l’immancabili verifica sulle assi dei controlli, ci fiondiamo finalmente nella storia.

La guerra non cambia mai,L’intro che ci accoglie, è quella del primo trailer ormai celebre, in cui l’inquadratura parte dall’interno di un pulmino, per poi allargare il campo ad una buona fetta di panorama, presidiata da un soldato in Power-Armor. War. War never changes , dice la voce fuori campo al termine del filmato, mostrandoci una nuova parte della introduzione in cui vedremo fotografie in bianco e nero della devastazione del globo e raccontandoci con tono malinconico gli avvenimenti che porteranno la nostra attenzione all’ingresso del Vault 101, dove inizierà la nostra avventura.

Primo sguardo al Vault 101 Diversamente dalle prove precedenti, abbiamo avuto modo di vivere in prima persona tutte le fasi iniziali della storia, a partire dalla nascita del protagonista. Un accecante bagliore ci accompagna dal ventre di nostra madre, al micro mondo del nostro Vault. Sarà questa l’occasione di scegliere il nostro sesso e nome. In una fase di gameplay mista a personalizzazione, dovremo effettuare scelte importanti già da subito, selezionando anche il nostro aspetto da adulto. Schiarita la vista, scopriremo che il look da noi scelto, testimonia testimonia che siamo figli dell’uomo che ci troviamo davanti: nostro padre porterà infatti tratti somatici simili a quelli da noi selezionati tramite l’apposito editor. Evitando di cadere in spoiler relativi alla storyline, possiamo dire che verremo presto colpiti dal primo triste avvenimento della nostra vita, che ci porterà al primo “salto temporale”, con il quale abbandoneremo il letto d’ospedale che ci ha cullato nei nostri primi attimi, e passeremo da neonato a bambino. Ad un anno avremo modo di effettuare i primi passi ed interagire con i giocatoli che ci faranno da tutorial per l’utilizzo di oggetti, oltre che tentare un dialogo con nostro padre, ovviamente impossibile. Anche in questo caso, il pretesto servirà a farci scegliere i nostri parametri fisico/psicologici: sono presenti Forza, Percezione, Resistenza, Carisma, Intelligenza, Agilità e Fortuna. Avremo 40 punti attribuibili tra le varie opzioni, e la scelta determinerà in modo fondamentale l’evoluzione del personaggio nella storia, come i fan dei precedenti Fallout ben sanno. Selezionati i nostri valori di base, ci ritroveremo cresciuti, ed a 9 anni vivremo il nostro party di compleanno più importante; al compimento del decimo anno d’età, infatti, è usanza fornire il bambino del primo Pip-Boy, fondamentale gadget tecnologico da cui gestiremo ogni tipo di oggetto, quest o mappa. Durante la festa avremo modo di interagire per la prima volta direttamente con altri character, atteggiandoci e parlando con il tono da noi preferito ai personaggi presenti e reagendo in maniera sommessa o orgogliosa, ai primi screzi. Presto nostro padre ci accompagnerà a provare la nostra prima vera arma, occasione per testare i controlli in fase di sparo, e per approfondire l’utilizzo del V.A.T.S, acronimo di Vault-Tec Assisted System, ovvero il sistema di mira guidato che ci permetterà di colpire, con precisione variabile a seconda delle nostre abilità di sparo, singole parti del corpo degli avversari che ci troveremo davanti.L’ultimo salto temporale ci porterà a 6 anni dopo, dove da sedicenni stabiliremo, appunto, i valori delle nostre skills. La scelta ripropone esattamente le possibilità di Fallout 2, con parametri variabili da un minimo di 10 circa a salire. Le categorie, di cui facciamo una panoramica vista la loro importanza nel gameplay, sono pressoché le medesime di Fallout 2. Teniamo a sottolineare che le spiegazioni sono tradotte “a mano libera” e non rappresentano quelle ufficialmente presenti nel gioco. Al momento dell’hands-on, infatti, tali diciture erano ancora in inglese.

Small guns – Determinerà la nostra abilità di mira con armi ad una mano come pistole o piccoli fuciliBig guns – Determinerà l’abilità nell’utilizzo di armi pesanti come mitragliatori gatlin, lanciamissili, lanciafiamme e via dicendoEnergy weapons – Determinerà la nostra abilità nell’utilizzo di armi laser o al plasmaMeele combat – è il parametro che varierà la nostra abilità nell’utilizzo di armi a mano come pesanti oggetti contundentiUnarmed – La nostra abilità di combattere senza armi, corpo a corpoExplosives Determinerà la concretezza nell’utilizzo delle nostre mine e granate, oltre che la possibilità di interagire con bombe ostili. S’è dimostrata determinante durante tutti gli hands-on avuti sino ad oggiMedicine L’abilità che determina l’efficacia degli Stimpack (i medikit) eccetera.Sneak La capacità di non essere visti, di agire in stealth. In questo gioco, il valore determinerà anche le capacità di furto di oggetti.Lockpick Utilizzata per scassinare porte, armadietti e quant’altroScience Rappresenta le nostre conoscenze scientifice, Ci sarà utile per interagire con computers e tecnologia.Repair La capacità di riparare armature e vestiti logori o danneggiati, cosi come la capacità di creare nuove armi. Barter Grazie a questo fattore, varierà la nostra capacità di interagire con venditori e mercanti, cosi da ottenere prezzi migliori in fase di compravenditaSpeech La nostra influenza nei dialoghi, e la possibilità di convincere persone che quello che stiamo dicendo è corretto

I più esperti avranno notato l’assenza dell’abilità Scout, Steal, Throwing, Traps, Gambling, First Aid, Doctor, Outdoorsman , mentre nuove appaiono Explosives e Medicine.Prevedibile l’assenza di Outodoorsman che determinava la possibilità di imbattersi in scontri casuali nella mappa di gioco in stile RPG, ormai non più esistente, cosi come saggia la decisione di includere Steal in Sneak, fondere le due abilità mediche ed unire Throwing e Traps alla nuova categoria esplosivi. Gambling manca e la cosa sorprende, ma presumibilmente la nostra abilità in eventuali giochi d’azzardo dipenderà dalla dote Luck.

Terminata questa lunga, ma gradevole, fase di tutorial “mascherato” da storyline, la nostra avventura prenderà una piega fondamentale quando ci troveremo costretti a trovare un modo per uscire dal vault alla ricerca di nostro padre, scappato nella notte. Anche in questo caso, evitando di generare spoilers, ci troveremo a fare scelte importanti, avendo occasione di interpretare il personaggio che vogliamo essere e compiendo azioni buone ed altruiste, oppure lasciandoci trascinare dalla rabbia e dall’indifferenza. La fase di esplorazione/azione ci porterà all’uscita del Vault 101, dove avremo un ultima possibilità di modificare nome, sesso, aspetto, abilità e skills, per poi finalmente uscire dal portone blindato del “bunker” e vedere per la prima volta nella nostra vita la luce del sole, scena grazie alla quale i videogiocatori più poetici rivivranno le emozioni provate un ora circa di gioco prima, al momento del nostro parto, come se l’uscita dal Vault rappresentasse in maniera metaforica, una nuova nascita del protagonista. Da qui in poi, parte l’esperienza raccontata nei precedenti Hands-On cui vi rimandiamo in quanto fondamentalmente identica nei contenuti. Sottolineiamo però che, dopo qualche passo nelle desertiche vie, ci verrà proposta l’ultima possibilità di personalizzazione, ovvero la scelta delle Perks, le specialità del nostro character. Diversamente dai precedenti Fallout non esistono “Traits” da scegliere all’inizio del gioco, percui di quei campi, ad esempio Bloody Mess che aumenta l’effetto “gore” delle morti, sono stati trasformati in perks; come ben saprete, però, molte delle Perks si sbloccavano gradualmente in proporzione al nostro livello, e cosi sarà nel terzo capitolo, perciò la lista completa è un mistero. Tra le prime perks selezionabili, oltre alle classiche, ne abbiamo notata una particolarmente “politically-scorrect” come l’abilità, se cosi si può definire, di fare danni addizionali se si combatte contro delle donne, potenziamento così stravagante da incuriosirci ancor più di quanto non lo fossimo già, su quelli che saranno i tratti distintivi acquisibili nel corso del gioco.

Comparto tecnicoE’ bene essere chiari e diretti nel parlare dell’impatto che Fallout 3 regala al videogiocatore: Maestoso.Sin dalla nostra nascita, gli effetti audio/video che ci avvolgeranno sono scelti saggiamente e ci regalano un coinvolgimento unico. Il bagliore della luce, il differente suono degli spari prodotti dalle armi, nulla sembra essere lasciato al caso. L’impatto nel vedere l’immensa linea di orizzonte appena usciti dal Vault è assolutamente impressionante, cosi come d’impatto sarà il momento in cui realizzeremo che tutto quello che stiamo osservando è raggiungibile ed esplorabile. Addentrarci nelle terre desertiche e devastate, alla ricerca della città più vicina, è una sensazione unica. Da una parte la gran voglia di vedere tutto ci farà venir voglia di correre in qualsiasi direzione, dall’altra la necessità di familiarizzare ancora bene con il sistema di mapp del nostro Pip-Boy e con il giroscopio-guida, ci limiterà cosi come limiterebbe una persona reale, vissuta per tutta la fanciullezza in un bunker, trovarsi inaspettatamente nel mondo aperto.Gradito ritorno dell’intero set di suoni dei precedenti capitoli: la navigazione del Pip-Boy ripropone gli stessi effetti audio sentiti in Fallout 2, cosi come la selezione dei punti avversari a cui sparare tramite il V.A.T.S., è un collage dei suoni apprezzati durante i combattimenti a turni della serie. Unica nota davvero stonata è la visuale in terza persona, ancora simile a quella di Oblivion, precedente titolo Bethesda, ed invariata dalle precedenti prove effettuate. Purtroppo risulta ancora inutilizzabile sia all’aperto che al chiuso, a causa di un inquadratura per niente comoda, piuttosto lontana e leggermente laterale, che mostra la figura intera del personaggio svelandone qualche difetto di definizione e rendendo sgradevole visivamente anche solo camminare dritto, anche a causa dell’evidente pattinamento dei piedi sul terreno durante gli spostamenti.

A che punto siamo?L’impressione, seppure un gioco cosi vasto non possa essere valutato in poche ore di test spezzate tra vari eventi, è di un titolo pressoché finito. La completa localizzazione in italiano, che comprenderà anche il doppiaggio, è in fase di realizzazione: l’hands-on mostrava una traduzione già completa e precisa di tutte le parti grafiche del gioco, con frasi e scelte linguistiche perfette per mantenere lo stile della serie, mentre i testi ed i dialoghi erano ancora in inglese scritto e parlato, sottotitoli compresi. Tecnicamente il gioco è già ottimo, ad esclusione dell’inquadratura esterna di cui abbiamo parlato. Durante l’hands-on s’è verificato qualche piccolo inconveniente, come un personaggio atterrato al centro di un saloon attraverso il soffitto, o la mancata modifica dei parametri di abilità dopo l’assunzione di una Mentats, che avrebbe dovuto innalzare i valori di alcune Skills del character permettendogli azioni altrimenti inibite. Piccoli intoppi immancabili in una versione non ancora completa e sicuramente in fase di fix: considerando che glitch simili sono stati tra i peggiori difetti di Oblivion, con quest impossibili da finire e situazioni bloccanti, siamo certi che il team di sviluppo di Bethesda porrà particolare attenzione al controllo generale di ogni minima funzione in-game prima del rilascio del gioco, previsto per il 31 Ottobre 2008.

ConclusioniFallout 3 trasmette già da ora quella sensazione di capolavoro che ogni fan dei precedenti titoli ha sperato di poter provare. Personalmente, un simile impatto emozionale e un senso di rivoluzione in un videogame è stato provato solo con l’acquisto del primo Grand Theft Auto in 3D. Tutti gli elementi presenti in Fallout e Fallout 2, sono stati gloriosamente trasposti in un mondo tridimensionale angosciante, tutto da vivere. L’attesa all’uscita del titolo si fa sempre più estenuante: anteprime ed hands-on sono ormai come antipasti che anticipano l’arrivo della portata migliore, ma che diversamente dai reali stuzzichini, di cui spesso si abusa rovinandosi l’appetito, ogni anticipazione sul titolo Atari non riesce a saziare la nostra incontenibile fame di notizie.

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