Los Angeles – Nonostante quello che si possa pensare di Kinect, la periferica Microsoft in grado di leggere i nostri movimenti del corpo e tradurli in input utili per controllare una moltitudine di videogiochi, Fable: The Journey è stata una delle poche sorprese già tangibili annunciate dal colosso di Redmond al recente briefing pre-E3 2011. Il titolo Lionhead, riprendendo l’immaginario sviluppato da Peter Molyneux nei tre capitoli della saga principale di Fable, si propone di offrire un’esperienza per certi versi hardcore a tutti i possessori del sensore per Xbox 360.
Front man A presentare il titolo durante un evento parallelo organizzato da Microsoft a margine della fiera vi era lo stesso Mulinello, come al solito assolutamente entusiasta del suo lavoro e capace di contagiare con il suo carisma e la sua esperienza i giornalisti presenti.Fable: The Journey si propone come un complesso viaggio all’interno dell’universo di Fable da controllare direttamente con il Kinect. Nonostante la demo mostrata durante la presentazione media fosse, secondo lo stesso sviluppatore, piuttosto riduttiva il gioco finale dovrebbe garantire molta più libertà di quanto mostrato, grazie alla presenza di diversi bivi e di molte fasi nelle quali dovremo combattere appiedati.Una delle prime critiche emerse in questo E3, dimostrazione di come i programmatori comincino a pensare seriamente sulle implicazioni che tale sistema comporta e dunque elaborare nuovi modi per sfruttare la periferica Kinect, è quella che non è possibile prevedere lunghe sessioni di gioco se l’utente dovrà per forza stare in piedi per comandare il personaggio o dovrà mantenere posizioni innaturali (come per esempio le braccia tese per simulare un volante) per diverse ore. In questo modo Fable: The Journey potrà essere controllato direttamente da seduti, muovendo semplicemente le braccia all’occorrenza per spronare il cavallo o frenare la sua corsa esattamente come farebbe un conducente di un calesse. In questo modo attraversare tutta Albion potrebbe richiedere davvero pochissimo sforzo, rappresentato da qualche sporadica imbeccata al destriero per mantenere il passo. Tanto per far capire di non aver preso sotto gamba il progetto, Molyneux ha rivelato di come si potrà persino frustare la bestia, azione che comunque avrà delle forti conseguenze emotive nel gioco, dato che il cavallo sarà un essere vivente e come tale si comporterà di conseguenza, arrivando addirittura a morire nel caso lo sfruttiate troppo. Anche Fable: The Journey conterrà dunque alcune delle stramberie tipiche di Lionhead, vero e proprio marchio di fabbrica dello sviluppatore inglese.Oltre al movimento delle braccia Kinect sarà sfruttato per leggere i movimenti del capo, necessari per spostare la camera di lato o del busto, che indicherà la direzione da prendere. In questo modo sarà possibile spostarsi rapidamente e con precisione col carretto. Una volta scesi dal mezzo per affrontare i nemici ci troveremo di fronte a nuovi comandi da imparare. Lanciare le magie per esempio ci richiederà di alzare la mano per caricarle e poi compiere un movimento in avanti per lanciarla. In base al movimento fatto e alla posizione dell’arto decideremo il tipo di incantesimo da castare. Avvicinare le due mani farà per esempio formare una vera e propria palla di fuoco, in grado di incenerire gli avversari, mentre ruotando le braccia la palla si trasformerà in un missile. Questo darà quindi al giocatore la possibilità di scegliere il tipo di approccio allo scontro in modo da rendere i combattimenti decisamente più coinvolgenti. Solo in questi frangenti il gioco, per forza di cose, assumerà una struttura più lineare, su binari, concentrando dunque il gameplay non tanto sui movimenti, quando sul combattimento.La promessa di un titolo più vasto ed intrigante di quello mostrato nella breve demo dell’E3 e della stragrande maggioranza dei giochi dedicati a Kinect fa ben sperare per lo sviluppo futuro, così come la decisione di inserire maggior libertà di esplorazione di un semplice gioco su binari, soprattutto se verranno mantenute le promesse fatte sulla possibilità di influenzare gli avvenimenti del gioco, con decisioni che avranno ripercussioni sul comportamento dei personaggi non giocanti, che varieranno il modo di interfacciasi al protagonista in base alle sue azioni.
128 bitSfruttando le capacità della console Microsoft, decisamente non messe alla frusta da una struttura di gioco piuttosto semplice e lineare, Fable: The Journey riesce a sfoderare un comparto tecnico decisamente piacevole, capace di valorizzare l’ottimo design che ha da sempre caratterizzato la serie Lionhead. Personaggi grossi e ben animati ed ottimi effetti luce sono sicuramente i punti di forza della produzione. Per quanto visto anche la lettura dei movimenti del corpo sembrava ottimale, configurando dunque Fable: The Journey come una delle esperienze Kinect potenzialmente più complete sul mercato. Occorrerà comunque aspettare ancora diversi mesi prima di avere qualche informazione in più su sul gioco e per verificare se le solite roboanti promesse di Molyneux troveranno conferma.
– Sistema di gioco più complesso delle apparenze
– Bivi
– Si può giocare da seduti
Fable: The Journey è uno dei titoli più promettenti per Kinect. Nonostante una presentazione un po’ castrata dal punto di vista della libertà esplorativa il titolo Lionhead dovrebbe fornire un’esperienza decisamente più profonda ed articolata, soprattutto durante le fasi a bordo del calesse. Una buona lettura dei movimenti delle braccia durante i combattimenti dovrebbe consentire una buona profondità del gameplay, strutturato su binari e basato su combattimenti magici. Mancano ancora diversi mesi alla pubblicazione del titolo, rimanete in attesa di ulteriori approfondimenti, sempre sulle nostre pagine.