Milano – Le variabili da calcolare, nello sviluppo di una simulazione calcistica, sono tante e complesse. Non parliamo solo della gestione di ventidue uomini a schermo, del pallone, e dell’intelligenza artificiale dell’arbitro, è anche tutto quello che circonda il gioco vero e proprio ad avere la sua parte nella valutazione del prodotto finito. La serie di FIFA, ammiraglia di EA Sports nel Vecchio Continente, cerca ogni anno di migliorare ogni aspetto della sua offerta, pare dunque ovvio che anche l’edizione di quest’anno si prefigga come obiettivo quello di perfezionare l’esperienza, senza sacrificarne gli elementi fondamentali. Siamo stati invitati da Electronic Arts a provare la più recente build di FIFA 14 e, soprattutto, a scoprire quali novità incontreremo nella modalità Ultimate Team.
Dalla Polonia con amore
E’ Nicholas Wlodyka, Producer di Electronic Arts, ad introdurci alle novità previste per la prossima versione di FIFA, presentandoci una build vicina al 75% di completamento. Si tratta di un notevole passo in avanti rispetto a quella vista nei nostri precedenti incontri, che si fermava al 60% dei contenuti, un passo in avanti che ci permette di avere un’idea più precisa di come sarà il prodotto finito.
La presentazione parte da uno dei punti di forza del titolo calcistico EA, ed è subito chiara la passione del producer polacco, quando si appresta a raccontarci le novità che troveremo nell’Ultimate Team di FIFA 14. Forte della bellezza di 3.4 milioni di partite giornaliere, e dell’incredibile cifra di 17 milioni di trasferimenti al giorno, la modalità Ultimate Team si conferma come la più apprezzata dai giocatori di tutto il mondo. E’ dunque ovvio che Electronic Arts faccia il possibile per avere contenuti freschi ogni giorno, valorizzando l’attenzione della community ed offrendo un’interazione sempre più forte tra le varie piattaforme di gioco, con potenziate funzionalità mobile e PC.
Si parte dalla leggibilità delle informazioni a schermo. Quando si hanno per le mani quantità di dati così importanti, è fondamentale coglierne il valore al colpo d’occhio. Le modifiche apportate dagli sviluppatori, dunque, ci sono sembrate guidate da criteri di ordine e chiarezza, riuscendo nell’arduo compito di veicolare con semplicità l’imponente mole di informazioni.Tutto molto bello, dunque, ma è chiaro come il pezzo forte della presentazione ci stia aspettando dietro l’angolo. Ancora qualche slide, infatti, e Nicholas Wlodyka ci presenta la vera novità dell’Ultimate Team di FIFA 14: i Chemistry Styles.
Stile a non finire
Milioni di partite, milioni di trasferimenti, ma poi se tutti ci ritroviamo a giocare con gli stessi identici giocatori ecco che la sensazione di avere per le mani qualcosa di personale e particolare va a farsi friggere. Proprio per ovviare a questo inconveniente arrivano i Chemistry Styles, dei potenziamenti dei giocatori sotto forma di carte lootabili, capaci di aumentarne le prestazioni in due, o tre in rari casi, aree d’abilità. Prendiamo ad esempio la carta Finisher, si tratta di uno stile che permette di potenziare l’abilità nel tiro e nei colpi di testa del giocatore prescelto, andando a creare l’uomo perfetto per la chiusura di ogni azione, capace di scagliare palloni con forza e precisione dopo averli ricevuti dai compagni. Immaginiamo ora di voler provare qualcosa di nuovo, di avere visto che il nostro Finisher non ha beneficiato così tanto dal potenziamento: nel giro di un attimo si può cambiare il Chemistry Style assegnatoli, offrendo così anche la possibilità di studiare strategie specializzate a seconda delle peculiarità del nostro avversario.
Il futuro è user generated
Che il ruolo degli utenti sia sempre più attivo è cosa sotto gli occhi di tutti, si tratta di un ruolo sempre meno vicino a quello storico di passivo fruitore, e sempre più vicino a quello di chi i contenuti li crea. Non ci stupisce, dunque, che gli sviluppatori di tutto il mondo stiano studiando sempre nuove metodologie di coinvolgimento per i giocatori, per assicurarsene la fidelizzazione e per garantire un’esperienza di gioco che li renda protagonisti. Anche Electronic Arts, ovviamente, sembra avere intercettato i nuovi movimenti di mercato, e con FIFA 14 fa un ulteriore passo in avanti verso l’utenza, dando la possibilità ai giocatori di scontrarsi in partite libere non classificate, e offrendo la chance agli youtubers di dedicarsi al gameplay senza temere di rovinare le loro statistiche.A facilitare il ruolo dei giocatori, poi, ci penseranno anche dei nuovi motori di ricerca interni, rinnovati nelle loro capacità e pensati per rendere ancora più intuitivo il movimento tra le tante informazioni contenute nel database della serie FIFA.
– I Chemistry Styles promettono di dare maggiore personalizzazione
– Interfaccia chiara e leggibile
– Database immenso ed aggiornato
FIFA 14 ci sembra seguire la filosofia dei precedenti capitoli della serie, una filosofia costruita attorno ad un cuore solido, e fatta di tante migliorie in ogni direzione. Anche quest’anno Electronic Arts sembra in grado di migliorare il sistema di gioco, non limitandosi al perfezionamento del gameplay, ma andando ad agire anche su tutte quelle caratteristiche di contorno che impreziosiscono l’esperienza ludica. L’Ultimate Team, su tutte, si presenterà ai giocatori forte di un nutrito gruppetto di ritocchi, sui quali spicca l’introduzione dei Chemistry Styles, aggiunta che saprà sicuramente stuzzicare i giocatori. Curiosi di saperne di più? Non vi resta che leggere l’intervista che abbiamo fatto a Nicholas Wlodyka, ovviamente su queste pagine.
Nel caso abbiate qualche altro dubbio da chiarire, non mancate poi al nostro LIVE, nel quale risponderemo a tutte le vostre domande.