Vancouver – Più o meno tutti gli appassionati di videogiochi, e di Nintendo più in particolare, si aspettavano l’arrivo della più venduta simulazione calcistica anche per la nuova console della Grande N. Tra la consapevolezza del suo arrivo e l’effettiva conoscenza dell’offerta ludica, fino ad oggi, c’è stato però l’abituale periodo di insicurezza legato al fatto che una nuova console è sempre circondata da un affascinante alone di mistero, un velo fatto di voci di corridoio e rumors che stuzzica giocatori e giornalisti impazienti di scoprire cosa si nasconda nella prossima generazione.
Spaziogames è volato in Canada per dare una sbirciata sotto a questo velo e, grazie ad un’appassionante visita negli uffici canadesi di Electronic Arts, scoprire cosa ci offrirà la serie di FIFA in contemporanea con il lancio di Wii U.
La prima volta di Nintendo
Come sappiamo più o meno tutti, la serie di FIFA ha intrapreso, negli ultimi anni, un percorso di radicale rinnovamento che ha portato il titolo Electronic Arts in vetta alle preferenze dei giocatori grazie ad una giocabilità completamente rivoluzionata.Questo percorso è stato possibile grazie all’impegno degli sviluppatori ed anche al fatto che le piattaforme sfruttate fossero sempre quelle, così da facilitare il lavoro dei tecnici ogni anno più a loro agio su console ormai padroneggiate.
L’arrivo di una nuova macchina, dunque, porta con se due diverse consueguenze fondamentali: la prima, quella ovvia che viene citata da tutti, ma proprio tutti gli addetti ai lavori con cui ci confrontiamo, è l’arrivo di una nuova piacevole sfida per gli sviluppatori. La seconda, il rovescio della medaglia, è legata all’impatto iniziale con un nuovo hardware, un hardware da imparare a gestire e padroneggiare, operazione non sempre così immediata.
Se poi andiamo nello specifico ad analizzare lo sviluppo di
FIFA 13 per Wii U appare chiaro come la sfida da affrontare sia doppia, non solo ci si trova per la prima volta a mettere le mani su una macchina inedita, ma è anche la prima volta che il nuovo corso della serie calcistica di
Electronic Arts mette piede su una console Nintendo. E’ così che il nostro incontro con la versione Wii U dell’ultimo capitolo del calcio secondo
Electronic Arts si è rivelato particolarmente interessante e, lo diciamo subito, generalmente positivo.
Un punto di partenza
Visto che si tratta della prima volta del “nuovo” FIFA su una console Nintendo il primo problema da affrontare è stato quello legato al porting, un’operazione non eccessivamente complicata, ma che comunque richiede il suo tempo e soprattutto necessita di una certa stabilità del software per giungere a buon fine.
Non stupisce particolarmente, dunque, che il punto di partenza scelto sia FIFA 12, vista l’impossibilità di lavorare sul porting e sulle nuove caratteristiche contemporaneamente. Su Wii U troveremo infatti una specie di FIFA 12 1/2 dal punto di vista della struttura ludica, e cioè il titolo dell’anno scorso con diverse migliorie a livello tecnico e di gameplay. Non ci sarà il first touch control, non ci sarà la nuova modalità carriera, ma il cuore dell’esperienza pare più o meno lo stesso.In un primo istante si potrebbe storcere il naso di fronte a questa notizia, pretendendo anche per Wii U tutte le novità in arrivo per Xbox 360 e PlayStation 3, ma poi non si può fare a meno di riconoscere l’effettiva difficoltà che avrebbe accompagnato un’operazione del genere e finalmente essere contenti che, dopo anni di nulla, anche la Grande N finalmente abbia un FIFA al passo coi tempi.
Tutto intorno al pad
E il pad in questione è ovviamente il Wii U Gamepad, la periferica che accompagnerà la nuova console Nintendo, vero e proprio centro dell’esperienza di gioco. Partiamo proprio dalle scelte adottate per sfruttarne al meglio le capacità e diciamo che ci aspettavamo esattamente quanto fatto dagli sviluppatori: il Gamepad è sfruttato, grazie ad un intelligente menù a schede, per fornire al giocatore tutte quelle possibilità che normalmente si trovano nella schermata di pausa. Si possono controllare le statistiche dei giocatori e di come si sviluppano le azioni, si possono impostare le sostituzioni e cambiare formazione, così come si può semplicemente giocare guardando la partita sullo schermo con la possibilità di trascinare i propri calciatori senza possesso palla in modo da disegnare i loro inserimenti. Le possibilità offerte dal nuovo controller Nintendo sono molte, ma non tutte ci sono sembrate allo stesso livello: fare le sostituzioni con pochi clic del dito è certo più rapido e intuitivo di quanto siamo abituati a fare navigando nei menù, ma questo non vuol dire che sia fattibile durante la partita senza richiedere un non indifferente sforzo di sdoppiamento dell’attenzione. Guardare contemporaneamente lo schermo del Wii U Gamepad ed il televisore non è particolarmente immediato e richiederà del tempo per diventare un’azione abituale.Integrato in maniera più fluida è, per esempio, il controllo della formazione invece, grazie ad una schermata che permette il cambio in tempo reale così da adattare la propria tattica allo stato della partita.
In linea generale, dunque, le innovazioni introdotte ci sono sembrate interessanti e nella giusta direzione, ma d’altro canto non si potrà prescindere da una prova più approfondita per valutarne l’effettivo apporto in termini di utilità.
La finestra sullo stadio
Non solo le funzioni elencate nello scorso paragrafo sono proprie della versione Wii U di FIFA 13, ci sono infatti altre novità forti delle peculiari caratteristiche del Wii U Gamepad. Scuotendolo in prossimità della porta avversaria vedremo apparire sullo schermo la riproduzione della rete e potremo scegliere con precisione dove indirizzare il tiro (chiaramente sperando che il nostro calciatore sia in grado di eseguire il gesto atletico), mentre sui calci piazzati si potrà, semplicemente orientando la periferica nello spazio, muovere lo sguardo nel mondo di gioco a trecentosessanta gradi. Se la prima possibilità non ci è sembrata particolarmente utile (rischia di spezzare il ritmo di gioco), la seconda è invece un’ottima funzione in grado di immergere ancora di più il giocatore, grazie alla possibilità di guardare in prima persona lo stadio dal campo di gioco.
Sembra una cosa da poco, ma girare il Wii U Gamepad e vedersi attorno i compagni di squadra pronti a scattare dopo il calcio piazzato dà veramente una bella sensazione, anche grazie ad un livello di pulizia tecnica ottimo.
Intervista a Matt Prior, producer.
Spaziogames: Quali sono le differenze tra le versioni Xbox 360 e PlayStation 3 e quella Wii U?
Matt Prior: La prima grossa novità è che per la prima volta siamo in grado di portare il motore di gioco in alta definizione su una console Nintendo, così come il motore di gestione di fisica e dribbling. Quello che non possiamo fare è portare alcune delle features che sono ancora in sviluppo: su un nuovo hardware devi avere una base solida, una base che non puoi continuare a cambiare, e quindi abbiamo dovuto trovare un punto di partenza che ci è sembrato logico individuare in FIFA 12. Siamo poi riusciti ad aggiungere qualche miglioria come le nuove licenze e qualche sistemazione tecnica (come un’illuminazione migliorata).
Poi chiaramente ci sono tutte le nuove funzionalità permesse dal Wii U Gamepad, questo non è solo un porting in cui usiamo le unicità in maniera superficiale.
SG: Non c’è il rischio che nelle partite in compagnia ci siano delle differenze di possibilità tra il giocatore con il Wii U Gamepad e quello che il impugna il Controller Pro o il Wiimote?
MP: Sicuramente c’è un certo vantaggio se usi il gamepad perché hai molte più funzionalità direttamente alla portata delle tue dita, diciamo che è un po’ come giocare in casa. Certo, si può anche fare come i gentiluomini e non usarlo! D’altro canto però devo dire che c’è una curva d’apprendimento per sfruttare bene le potenzialità del Wii U, una volta che hai superato il primo impatto però diventa tutto molto più intuitivo.
SG: Come sarà strutturato l’online?
MP: Le stagioni online per ora sono la modalità più popolare e le troverai anche in questa versione, però alcune modalità tra le più avanzate non ci sono perché Nintendo è ancora nella fase di sistemazione del suo network e dobbiamo usare le basi più solide che abbiamo. Per ora non so ancora come funzionerà il loro sistema, più o meno però direi che sarà simile a quello delle console della concorrenza.
SG: L’uso del Wii U Gamepad è permesso anche nelle partite online?
MP: In effetti per mantenere costante il framerate abbiamo dovuto bloccare alcune schede, come quella della formazione e quella delle tattiche. Non che non funzionassero, ma noi abbiamo il vincolo dei sessanta frame per secondo e se un giocatore continuasse a toccare lo schermo come un pazzo ci siamo resi conto che non riusciremmo a mantenerli.
SG: Dal punto di vista dello sviluppo a che punto siete, e puoi dirmi su quale devkit state lavorando?
MP: I devkit su cui hai giocato oggi sono gli stessi che c’erano all’E3, mentre quelli su cui lavoriamo sono modelli più avanzati, anche se non posso dirti con precisione di che numero si tratti! Per quanto riguarda lo stato dello sviluppo direi che siamo nella fase di pulizia, per esempio stiamo sistemando il framerate che ancora zoppica un po’ e, come dicevo, dovrà essere fisso solidamente sui 60 fps.
SG: Com’è sviluppare su Wii U?
MP: E’ una sfida, ma del resto è sempre così con ogni nuovo hardware più che altro perché noi continuiamo a ricevere nuovi aggiornamenti software che magari ci cambiano delle piccole cose e ci costringono a riscrivere del codice. In linea generale direi che il livello di impegno richiesto è uguale a quello di ogni altra prima volta.
SG: Come se la cava il Wii U con il framerate su due schermi?
MP: Tra le prime cose che abbiamo notato iniziando a lavorare su Wii U c’è il fatto che il gamepad non ha capacità di calcolo, quindi quando gli mandi un’ immagine è la console che fa tutto il lavoro. Certo non è facile mantenerlo solido su due schermi, però devo dire che il risultato è raggiunto e questo dovrebbe già da se far capire di cosa il Wii U sia capace.
SG: Pensi che Sony e Microsoft vorranno dare ai giocatori qualcosa di simile al Wii U visto il vostro buon risultato?
MP: Francamente penso di sì, penso che il touch screen sia talmente intuitivo per tutti che non se ne potrà fare a meno, ormai ne usiamo uno tutti i giorni.
SG: Un’ultima domanda, sappiamo che FIFA 13 Wii U sarà un titolo di lancio della nuova console, ma non sai dirci qualcosa di più sulla data?
MP: [ride ndr] Il fatto è che non lo so neanche io! Nintendo sta ancora programmando i suoi piani per i prossimi mesi e non hanno detto neppure a noi quando usciremo nei negozi. L’unica cosa che posso dire al momento è che il gioco sarà pronto per il lancio!
– Wii U Gamepad sfruttato a dovere
– Gameplay solido
– Tecnicamente soddisfacente
Ci siamo avvicinati alla versione Wii U di FIFA 13 con qualche dubbio e molte speranze e, dopo la nostra prova, possiamo dire che i primi sono stati fugati quasi del tutto e le seconde soddisfatte. Electronic Arts ha fatto un ottimo lavoro sia in fase di porting di contenuti che nello sfruttare le potenzialità del Wii U Gamepad, una periferica che apre certamente molte interessanti possibilità, ma che ci sembra necessiti di un certo tempo per essere padroneggiata. Alcuni utenti potrebbero storcere il naso nello scoprire che per Wii U non avranno tutte le novità previste per le altre versioni, ma non ci sentiamo di biasimare la scelta di EA, una scelta dettata chiaramente da comprensibili necessità tecniche.
FIFA 13 accompagnerà il lancio della prossima console Nintendo, ma per scoprire esattamente quando questo avverrà non ci resta che aspettare un annuncio della Grande N e continuare a leggere le pagine di Spaziogames!