Ricordo ancora nel 2001 l’uscita del primo Empire Earth. Ricordo di come ero davvero esaltato all’idea di poter portare la mia civiltà dalla preistoria al futuro in una partita sola, e probabilmente molte altre persone hanno provato le stesse sensazioni perché il gioco ebbe un meritatissimo successo. Ora, dopo sei anni ed un secondo capitolo non all’altezza del primo, abbiamo avuto modo di incontrare i ragazzi della Mad Doc Software alla presentazione della line-up di Vivendi a San Francisco, dove ci hanno presentato il loro ultimo progetto: Empire Earth 3!
Dominazione mondialeNon solo si continua a coprire tutta la storia dell’uomo, ma in questo terzo capitolo è anche l’intero globo terrestre ad essere oggetto delle nostre brame di conquista. Infatti (come succede ormai in quasi tutti gli RTS) è presente una modalità definita World Domination. Una specie di Risiko, dove dovremo conquistare le province sulla terra, stabilirci delle basi, e da lì muoverci verso le province adiacenti e via di questo passo (da segnalare la presenza del World Editor, con il quale potremo creare il pianeta che più preferiamo). Quindi il gioco si divide in due fasi, una gestionale e una incentrata sul combattimento vero e proprio.Tra una battaglia e l’altra, potremo spostare le nostre truppe, crearne altre, e potenziare la nostra civiltà grazie ad un Talent Tree che accentua l’aspetto gestionale del titolo. Infatti avremo tre rami a cui dedicarci: uno militare, uno economico, e uno di sviluppo più in generale. L’obbiettivo è quello di differenziare il più possibile la nostra esperienza di gioco, anche perché questa volta ci sono soltanto tre “civiltà” tra cui scegliere. Gli occidentali (con unità forti, ma costose), i mediorientali (unita veloci, cavalcature e basi mobili) e gli asiatici (economici e focalizzati sulle armi a distanza).Il layout che abbiamo visto non è ancora definitivo, quindi è comprensibile che il mondo risulti un po’ scialbo, come le rappresentazioni delle basi, speriamo che venga caratterizzato meglio da qui agli ultimi mesi del 2007 quando è prevista la release.Una volta finito di gestire il nostro impero possiamo decidere di attaccare una zona nemica o neutrale, semplicemente trascinandoci sopra le nostre unità da una provincia adiacente.Nel caso di zona neutrale, incontreremo delle tribù di nativi che potranno allearsi a noi o considerarci come nemici. Per essere sicuri di avere buoni rapporti con loro potremo eseguire delle quest (come liberare la loro principessa rapita dalla tribù nemica) così da assoggettarli come nostri vassalli.Se invece la zona che abbiamo deciso di attaccare è controllata da un nostro nemico dal momento del nostro ingresso dovremo agire rapidamente per costruire le prime difese e una base che ci permetta di avere più truppe, dato che molto probabilmente saremo in inferiorità numerica.Tecnicamente parlando il gioco ha qualche pecca. Anche se la caratterizzazione volutamente deformed delle unità maschera un po’ la cosa, è evidente che il livello di dettaglio non è ancora sufficiente. I gruppi maggiori di uomini sono confusionari e poco distinti, e gli effetti necessitano ancora di un po’ di lavoro extra (ad esempio una mossa speciale, una specie di buco nero che dovrebbe risucchiare tutte le unità vicine, era approssimativo nella sua realizzazione). Da qui all’uscita del gioco c’è tuttavia il tempo per affinare e mettere a punto questi elementi e offrire al pubblico un risultato di qualità.
Concludendo, Empire Earth 3 è un titolo che risulta coinvolgente, ma che purtroppo non offre particolari spunti sul fronte dell’originalità. Rimane da verificare se i prossimi mesi di sviluppo saranno utilizzati sapientemente per perfezionare la grafica del gioco e introdurre degli elementi innovativi. Chiaramente non pretendiamo rivoluzioni ad ogni capitolo, però dato il meritato successo di questa serie, è lecito attendersi qualcosa che lasci il segno.