Il continuo rilascio di dettagli ed informazioni riguardo
Dragon’s Dogma durante questi ultimi tempi sta accrescendo a dismisura l’enorme
hype che ruota attorno alla nuova creazione
Capcom. Dopo l’anteprima del
mese scorso e l’
hands on su quanto provato al
Captivate 2012, abbiamo avuto la possibilità di teletrasportarci nuovamente nel mondo di Gransys grazie ad un codice
preview pervenuto in redazione. Ecco a voi le nostre nuove impressioni.
Henz on!
La build messaci a disposizione ci ha visto vestire i panni di un guerriero, individuo facente parte di una gilda da sempre in conflitto con un imponente drago, il quale, grazie ai suoi enormi poteri, semina da tempo distruzione, caos e terrore tra gli abitanti delle terre di Gransys. In questa fase di gioco introduttiva abbiamo avuto modo di prendere confidenza con i comandi, apprendendo le basi relative all’offensiva e alla difensiva. I primi nemici che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino sono state le arpie, creature mostruose caratterizzate da un viso umano femminile e da un corpo di volatile. In breve tempo siamo riusciti ad avere la meglio su queste, grazie soprattutto al lavoro di squadra ed al supporto operato dai compagni presenti nel nostro team. Superata questa prima fase ci siamo imbattuti in una Chimera, figura animale mitologica composta da una testa di leone, una di capra posizionata lungo la schiena ed una coda di serpente. Ognuna di queste parti aveva un ruolo fondamentale: il serpente era infatti capace di castare potenti incantesimi offensivi e debilitanti, mentre il leone sfoderava la propria potenza grazie agli artigli. Per poter avere la meglio su questa imponente creatura era necessario, con un forte teamwork e la possibilità tra le altre cose di arrampicarsi sul mostro per colpire punti specifici del suo corpo, esaurire le tre barre vitali a sua disposizione. Consumatane una, il mostro si vedeva mutilato, perdendo conseguentemente determinate possibilità offensive.
Kill the dragon!
Dopo il breve prologo abbiamo assistito ad un filmato realizzato completamente in CGI che ha visto il risvegliarsi del tanto temuto drago. Una volta conclusosi abbiamo avuto la possibilità di creare il nostro Arisen, il valoroso eroe che avrà il compito di affrontare l’imponente creatura. Similmente a quanto visto in altre produzioni, anche in Dragon’s Dogma è possibile personalizzare in un modo totalmente libero il proprio personaggio. Si parte ovviamente da elementi di base quali il sesso ed il nome, selezionabili anche da una grandissima quantità di appellativi preesistenti, per poi arrivare alla modifica di quasi tutte le parti corporee tramite regolazione manuale o alcuni preset.
Terminato l’editing e apportate le dovute modifiche, abbiamo visto il drago invadere in breve tempo la cittadina di Cassardis e seminare paura e distruzione tra tutti gli abitanti. Solamente il nostro alter ego ha avuto il coraggio di mantenere sangue freddo e precipitarsi verso uno scontro dallo scontato epilogo: dopo un breve combattimento il drago ha inflitto un colpo letale al protagonista, strappandogli il cuore per poi divorarlo. Nonostante ciò il nostro eroe continuerà a vivere con una cicatrice sul petto che gli permetterà un contatto mentale con la bestia, la quale durante tutto il corso della main quest lo spingerà a cercarlo per un nuovo confronto all’ultimo sangue.
Solo per i più stilosi
Dragon’s Dogma offre una grandissima varietà di classi disponibili, ideali per consentire all’utente di trovare l’approccio che più lo soddisfa all’interno del titolo. Queste si dividono in tre diversi vocazioni: iniziale, avanzata ed ibrida.
La prima classe appartenente alla vocazione iniziale è il Mago, domatore delle arti incantate capace di scatenare una furia mistica contro i nemici e di curare gli alleati con spell ad area. Una volta presa confidenza con la classe saremo capaci di scatenare violente tempeste di neve e muri di fuoco, a volte decisamente indispensabili per bloccare l’avanzata nemica. Non mancheranno di certo le evenienze in cui bisognerà fungere da buffer, con la possibilità di curare i compagni oppure di incantare le armi alleate per poter infliggere ingenti danni. Si trova successivamente il Combattente, classico guerriero dotato di una spada ad una mano ed uno scudo. La grande varietà delle armi a sua disposizione consentirà allo stesso di divenire anche un vero e proprio tank della squadra, dato che gli altri compagni potranno colpire da diverse distanze il medesimo nemico senza preoccuparsi della propria salute. Molto valida anche la possibilità, tramite lo scudo, di lanciare in aria alleati così che possano raggiungere eventuali nemici alati. Conclude queste prime classi il Falco, individuo capace di muoversi con estrema scioltezza in combattimenti a corto e a lungo raggio, grazie alla possibilità di poter equipaggiare pugnali o archi. La rapidità dell’azione, la gittata dell’arco e la possibilità di poter aggrapparsi su enormi nemici consente a questi di configurarsi come la classe iniziale più interessante.
Proseguendo è possibile trovare le vocazioni ibride ed avanzate. Analizzando il primo gruppo, una proposta è quella del Cavaliere Mistico, guerriero capace di infliggere danni notevoli agli ostili con una spada o una mazza, e di difendersi grazie allo scudo magico il cui scopo sarà quello di proteggerlo contro la grande quantità di attacchi esistenti. Tra i sortilegi si annoverano anche dei buff che possono essere castati ad area, così che possano beneficiarne anche i compagni di squadra. Questa non è tuttavia l’unica classe che crea un perfetto connubio tra attacchi magici e fisici, poiché l’Arcer-mago non è affatto da meno. Esso avrà a sua disposizione dei pugnali per l’attacco ravvicinato ed un bastone, oltre che un arco magico indispensabile per scoccare dardi incantati caratterizzati da alcune interessanti peculiarità quali l’autoaim, che permette di inseguire i nemici in fuga. Ottima anche la presenza di differenti abilità che consentono, per esempio, di dar vita ad un muro di fuoco semplicemente conficcando l’arma a terra, oppure scoccare diverse frecce che potranno colpire anche più nemici alla volta.
Per chi è alla ricerca di un approccio di tipo stealth, sicuramente l’Assassino fa al caso suo. Caratterizzato dalla possibilità di portare differenti armi primarie e secondarie, come spade, pugnali, scudi e archi, questa classe si configura come la più poliedrica, capace di combinare diversi stili di combattimento mantenendo comunque un’impostazione furtiva. Grazie a ciò, gli Assassini avranno la possibilità di cogliere totalmente alla sprovvista i nemici, eliminandoli senza lasciare alcuna traccia oppure avvelenarli mediante tossine letali o svariati esplosivi.
Per quanto riguarda le vocazioni avanzate, è possibile trovare lo Stregone, maestro di arti magiche capace di lanciare pericolosi ed efficaci incantesimi, capaci di sbaragliare l’armata nemica o di potenziare le armi dei propri commilitoni. Interessante inoltre la possibilità di lanciare magie debilitanti, le quali potranno, tra le altre cose, rendere i nemici del tutto innocui accecandoli o pietrificandoli, o sortilegi che provocheranno l’ira di Madre Natura, con la generazione di tornado, lance di ghiaccio o auree magiche che elimineranno ad area i nemici. Tornando alle armi bianche, non è possibile non citare il Guerriero, classe che predilige di gran lunga l’offensiva corpo a corpo insieme alla propria arma a due mani. La sfrontatezza del personaggio e il suo coraggio lo rendono inoltre un elemento capace di infliggere danni a più nemici, data l’estensione delle lance e dei bastoni che potrà equipaggiare. Molto valide inoltre le sue abilità, tra le quali figura la possibilità di attaccare il nemico con impeto, creare un’offensiva devastante mediante l’accumulo di energia oppure squarciare gli avversari in un men che non si dica, grazie alla roteazione della spada. La pesante armatura rende inoltre possibile resistere ai più forti attacchi nemici. Presente per questa terza fase anche il Segugio, classe dotata di grandi archi capaci di bloccare l’avanzata nemica e di pugnali, ideali qualora sorgesse una situazione che possa porre le basi per un combattimento corpo a corpo. La possibilità di poter utilizzare l’arco lungo, frecce speciali per poter paralizzare i bersagli nemici e le molteplici abilità dei pugnali permetteranno ad ogni amante di hunting di trovare la propria classe preferita.
Per quanto concerne il sistema di crescita, una volta saliti di livello si potranno acquisire nuove skill o cambiare, addirittura, la propria classe. Tale possibilità permetterà dunque di sperimentare più varianti e trovare quella adatta al proprio caso. Unica vera pecca potrebbe essere l’impossibilità di aumentare singoli parametri, tuttavia la personalizzazione dell’equipaggiamento, il quale consta di una grandissima quantità di armi ed armature forgiabili grazie all’ausilio di un fabbro, dietro reperimento dei materiali e il pagamento in denaro, rende meno sofferta questa mancanza.
Giovini ed impavidi alleati
Per tutta l’avventura non saremo assolutamente da soli. Grazie all’introduzione dei pawn, o pedine, ci sarà concesso di essere affiancati da tre personaggi aggiuntivi che entreranno a far parte del nostro party. La prima di queste sarà totalmente personalizzabile, con un editor analogo a quello già visto per il protagonista, mentre gli altri saranno dei veri e propri freelance, che seguiranno qualsiasi ordine impartitogli. La scelta dei comprimari non risulta tuttavia casuale, anzi, si potranno selezionare quelli che più ci aggradano mediante l’utilizzo delle faglie, magiche pietre che ci permetteranno di giungere in un universo parallelo, una sorta di limbo, dove sono presenti tutti i pawn. Collegandoci a Xbox Live o Playstation Network sarà possibile trovare tra le pedine disponibili all’assoldamento anche quelle primarie di giocatori reali di tutto il mondo. Mediante il pagamento di un costo variabile in base al livello e alle abilità dei personaggi, avremo la possibilità di assoldarli e utilizzarli nel nostro team. Questo si tradurrà in una sorta di multiplayer asincrono, poiché l’elemento acquisito da un altro giocatore potrà, durante le battaglie cui prenderà parte, ottenere punti esperienza e, di conseguenza, potenziarsi. Oltre a ciò, l’ottimo sistema di combattimento farà sì che qualora questi reincontrassero i medesimi nemici saranno in grado di elaborare una diversa strategia, volta a colpire i loro punti deboli ora noti. A tal proposito, è da sottolineare la valida intelligenza artificiale implementata dagli sviluppatori: i pawn agiranno sempre nel miglior modo possibile, evitando di ostacolare in qualsiasi modo il corretto svolgimento della battaglia. Durante le nostre scelte dovremo infatti dar vita ad una formazione varia, che sappia unire una devastante offensiva ad una discreta componente di supporto.
Fortunatamente, o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, non sarà possibile sottrarre equipaggiamento dalle pedine assoldate provenienti da altri giocatori, ma al contrario si potranno donare loro oggetti come armi ed armature. Nel caso in cui si rimanesse particolarmente soddisfatti da determinati guerrieri, sarà possibile votarli mediante un ottimo sistema di rating che permetterà, tra le altre cose, di migliorare il loro posizionamento all’interno di un motore di ricerca accuratamente studiato.
Grazia dogmatica
Tecnicamente parlando, rispetto alle vecchie build provate è possibile notare un notevole miglioramento per quanto riguarda il frame rate, ora più stabile anche con numerosi elementi a schermo, che elimina quasi del tutto eventuali episodi di tearing. La modellazione poligonale non riesce ancora a convincere appieno, anche a causa di texture non sempre all’altezza. Piuttosto deludente la presenza di notevoli compenetrazioni poligonali, sia per quanto riguarda gli oggetti presenti nelle lande di Gransys che con alcuni boss: durante uno scontro con un’imponente idra, infatti, durante la scalata sul mostro per giungere ad una delle teste il nostro personaggio è sparito all’interno del busto, per poi ricomparire misteriosamente. Considerata però l’offerta proposta, queste piccole sbavature tecniche non compromettono notevolmente l’esperienza di gioco.
– Buon sistema di combattimento
– Grande varietà nelle classi
– Sistema delle pedine e multiplayer asincrono
– Vasto mondo esplorabile
La nostra ultima prova con Dragon’s Dogma si è rivelata decisamente soddisfacente: i combattimenti spettacolari, il potente editor per customizzare il nostro personaggio ed il comprimario, così come la vastità del regno di Gransys, hanno saputo stupirci notevolmente. Quello su cui rimane qualche riserva è il comparto tecnico, tuttavia confidiamo che durante quest’ultimo periodo che ci separa dal rilascio del titolo il team di sviluppo riesca a correggere queste piccole imperfezioni, così da rendere Dragon’s Dogma un must have per tutti gli amanti di RPG occidentali.