Anteprima

Disney Infinity

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a cura di Pregianza

Il 28 gennaio non è iniziato nel migliore dei modi. Neve, freddo glaciale, e il terrore atavico di non riuscire a raggiungere The Walt Disney Company in tempo causa ritardi dei treni hanno accompagnato un risveglio tutt’altro che vispo e pimpante. Sprezzanti del pericolo ci siamo tuttavia buttati a bordo di un allegro trenino, diretti alla presentazione dell’ultimo progetto videoludico targato Disney
Molti giocatori navigati avranno già iniziato a fare smorfie intermittenti dopo aver sentito nominare la leggendaria compagnia. Dopotutto c’è da capirli: per quanto dotata di marchi e personaggi indimenticabili a non finire, la titanica D non sforna videogiochi di qualità eccezionale da anni e, tolti alcuni prodotti per i più piccoli di ottima fattura, è più o meno dai tempi di Ducktales e Aladdin che i core gamer la snobbano bellamente. Il titolo che siamo andati a vedere, però, potrebbe ribaltare una volta per tutte la situazione. Stiamo parlando di Disney Infinity, con ogni probabilità il videogioco più ambizioso mai creato dall’azienda e quasi certamente uno dei prodotti più ricchi di potenziale che abbiamo mai potuto osservare. Quietate la vocina dello scetticismo, e andiamo a vedere insieme perché la presentazione a cui abbiamo assistito è riuscita a scaldare persino una gelida giornata invernale nella grigia Milano. 
Little Big Skylandercraft?
Se avete letto le nostre opinioni su quella geniale macchina mangiasoldi chiamata Skylanders, avrete sicuramente notato che non sono mancate le occasioni in cui abbiamo elogiato l’estrema furbizia del modello economico del prodotto Activision. A quanto pare non siamo stati gli unici a notare i punti di forza del sistema, perché Disney ha pensato bene di riutilizzarlo come base per il suo progetto Infinity, modificandolo però sensibilmente e adattandolo a un gameplay ben diverso da quello visto nel succitato titolo. 
Per giocare a Disney Infinity avrete bisogno di una piattaforma e di miniature dedicate. Una volta posizionata una miniatura sulla base in plastica, la vedrete magicamente apparire nel mondo di gioco. In Infinity non saranno solo i personaggi a fare la partita, pertanto vi sarà richiesto anche di inserire uno speciale cubo contenente dei “set piece”: livelli dedicati a uno specifico brand Disney affrontabili solo con i personaggi appartenenti a quell’ambientazione. 
Durante la prima fase della dimostrazione i membri del team di sviluppo presenti ci hanno voluto mostrare la varietà dei livelli, affrontando alcune missioni ambientate nel mondo de Gli Incredibili e di Monster University. La fase dedicata ai supereroi di Pixar si è rivelata molto action, con missioni incentrate principalmente sul combattimento e personaggi dotati di abilità multiple particolarmente utili in battaglia. Per fare un esempio più concreto, Violet è dotata di invisibilità e campi di forza che le donano un attacco dall’ampio raggio, Mr Incredible può prendere e scagliare nemici di grandi dimensioni con la sua super forza, e Dash è in grado di correre a velocità elevatissime e di sferrare colpi a raffica. Mentre giocava, il tester ha sbloccato un’automobile poi utilizzabile per navigare le varie mappe e ci ha spiegato che, senza connessione, sarà possibile affrontare le varie missioni in coppia grazie allo split screen e alle due fessure presenti sulla piattaforma Infinity. 
Superata la prima parte siamo poi passati all’università dei mostri, nei panni del pelosissimo Sully. Qui il gameplay ha fatto un’inversione a U, concentrandosi sull’esplorazione delle locazioni e sulla capacità del protagonista di modificare la mappa con azioni contestualizzate. Abbiamo persino affrontato una missione stealth in un campus chiamato Fear Tech, con meccaniche semplici ma funzionali e una pistola spara carta igienica con cui sabotare il college rivale. 
Possibilità davvero illimitate
I livelli ci sono parsi curati e fedeli al materiale originale, e abbiamo apprezzato non poco la volontà degli sviluppatori di diversificare lo stile di gioco nei vari set piece, ma il vero potenziale di Disney Infinity non risiede nelle missioni preconfezionate, la sua forza sta nella modalità Toy Box e nel suo editor, sul quale la presentazione si è concentrata subito dopo.
Il Toy Box altro non è che un ambiente sandbox totalmente editabile, nel quale al giocatore viene data libertà quasi assoluta. L’editor parte dal personaggio e permette di passare a una visuale distanziata per facilitare il posizionamento dei vari oggetti. Tali componenti derivano dai vari Set Piece contenuti nei cubi di plastica di cui abbiamo parlato prima, ma nello starter pack il numero di scelte è già alquanto impressionante, soprattutto a livello di modifiche del terreno. Non si hanno a disposizione pennelli tridimensionali o tool classici per mutare la struttura geografica delle mappe, ma la presenza di numerosissimi avvallamenti, tipi di piattaforma, strade e altre chicche è parsa più che sufficiente per strutturare i livelli a piacere. 
Creare enormi edifici e strutture è divertente, ma il bello inizia quando si utilizzano le funzioni logiche. Si tratta di opzioni molto intuitive, che possono venir settate su piattaforme a pressione o vari altri oggetti per settarne l’utilizzo. Gli sviluppatori ci hanno dimostrato la loro utilità creando un campo da calcio in uno stadio, selezionando un contatore per il punteggio, e programmandolo per segnalare i goal con un paio di rapide scorciatoie. Potrà sembrare limitante, ma in realtà le funzioni logiche possono divenire estremamente complesse e l’editor trasformare completamente il gioco, usufruendo di numerose visuali e del mostruoso numero di parti presenti nei set piece.  Volete giocare a calcio armati di jetpack? Fattibile. Costruire una pista presa paro paro da Mario Kart e gareggiare con gli amici? Si può, con una selezione notevole di veicoli peraltro.
Per svelare tutte le potenzialità del Toybox Mode abbiamo visto un’ultima serie di video con livelli creati dagli sviluppatori. Si è passati da un paio di copie di Contra e Gauntlet fino ad arrivare a un tower defense game e a una variante tridimensionale di Angry birds, possibile grazie al motore fisico del gioco. I modder e gli amanti delle creazioni complesse potranno realmente sbizzarrirsi nella creazione delle mappe.
A quel punto è sorta spontanea una domanda: “sarà possibile scaricare e provare le creazioni dei giocatori?”. Fortunatamente gli sviluppatori ci hanno confermato che sì, sarà possibile, anche se l’infrastruttura online al momento permette solo a quattro giocatori di affrontare un livello in contemporanea. 
Le varie opere della community verranno passate al vaglio da Avalanche Software e da Disney, dopodiché le migliori verranno riproposte per essere apprezzate da tutta l’utenza. Sarà inoltre possibile invitare gli amici nelle proprie creazioni a piacere.
Statuine, e dischi, e cubi…
Anche tecnicamente Disney Infinity è riuscito a sorprenderci, con modelli tridimensionali stilizzati ma riuscitissimi, e uno stile grafico che ben amalgama i tantissimi personaggi dei brand Disney. Anche le miniature dei protagonisti ci sono sembrate molto ben fatte, praticamente identiche alle loro controparti ingame, salvo per la staticità della posa. Gli Avalanche si sono detti molto fieri del risultato, anche perché inizialmente non abituati a creare giochi non virtuali. 
Attorno a tutta questa qualità aleggia ad ogni modo un’ombra che non può venir sottovalutata. Si tratta dei costi, del quale ovviamente non si è parlato, ma che potrebbero lievitare sensibilmente con l’introduzione di nuove ambientazioni e personaggi. Infatti, oltre alle miniature, la piattaforma Infinity supporta dischi di plastica circolari ed esagonali. I primi funzionano a mò di potenziamenti, vanno piazzati sotto ai personaggi e donano caratteristiche potenziate o effetti speciali agli attacchi. I secondi modificano invece il mondo nella modalità Toybox, riprogrammando il terreno e le texture del cielo per avvicinarsi all’atmosfera desiderata (durante la prova è stato usato un disco di Nightmare Before Christmas, che ha mutato il giorno in notte e trasformato una pianura verdeggiante in un lugubre ammasso di terreno scurito). Sono trovate interessanti, ma prima di partire con gli applausi è il caso di scoprirne i costi. Disney è indubbiamente consapevole che chiedere una quantità eccessiva di denaro agli utenti ora come ora non è una mossa intelligente, e sembra sulla buona strada con l’implementazione di uno starter pack estremamente sostanzioso, contenente tre eroi con i rispettivi set piece e numerosi dischi extra. Vedremo come verrà gestito il resto delle aggiunte, ma siamo fiduciosi, visto che la casa può mettere in campo personaggi di brand irraggiungibili (specie nell’ultimo periodo, in cui Topolino si è fatto improvvisamente jedi…).

– Potenzialità impressionanti grazie alla modalità Toy Box

– Personaggi leggendari

– Set piece estremamente curati e variegati

– Modello economico di furbizia stellare

Era da tempo che non guardavamo a un videogame Disney con occhi pieni di speranza e desiderio. Disney Infinity è riuscito a sorprenderci con le sue enormi potenzialità, la libertà notevole data al giocatore, e la cura per il dettaglio dimostrata dagli sviluppatori. Si tratta di un progetto incredibilmente ambizioso, sul quale nutriamo ancora qualche dubbio, ma già ora dà l’impressione di poter essere una futura hit per giocatori di tutte le età . Non resta che attendere una versione giocabile.

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