Anteprima

Diablo III

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a cura di FireZdragon

L’uscita di Diablo III su pc e stata accolta alla grandissima dalle vendite, ma sottotono per quanto riguarda il responso dell’utenza. In molti hanno lamentato disagi durante i primi giorni a causa dell’obbligo di connessione online ai server Blizzard, l’assenza del pvp inizialmente promesso si e’ fatta sentire e non sono mancate le polemiche verso l’auction house a pagamento, rea di aver portato il gioco verso l’odiatissimo modello pay to win.
In cerca di riscatto e di nuova utenza Blizzard porta il diavolo su Playstation 3 e Xbox 360, con diverse variazioni al gameplay atte ad adattare il genere hack ‘n’ slash al mercato console. Durante l’E3 abbiamo avuto modo di giocare quindici minuti della nuova incarnazione consolara.
Tyrael, il grande angelo
Una statua enorme di Tyrael troneggiava proprio all’interno del booth Blizzard, circondato da una decina di postazioni di gioco. Nonostante tutti i difetti sopra riportati, noi abbiamo apprezzato comunque Diablo III e non è un caso se dalla sua uscita la nostra dedizione ci ha permesso di portare al cap più di una classe e raggiungere il livello sessanta con due personaggi hardcore.
Quando abbiamo preso in mano il pad quindi è stata forse l’eccessiva dimestichezza a farcelo sembrare estremamente semplificato, più di quanto la nuova interfaccia non lasciasse presagire. Le vecchie barre delle abilità sono state eliminate, così come i tasti dedicati alle diverse pozioni. La schermata è ora più pulita, e ogni singola mossa viene associata a uno dei tasti del pad, bumper e trigger inclusi.
In questa occasione specifica abbiamo scelto un barbaro con un set di skill predeterminato e, in compagnia di una cacciatrice di demoni seduta accanto a noi per una partita in locale, ci siamo gettati alla ricerca del bastone dei Khazra attraverso location che ormai conoscevamo a menadito.
Anche l’equip in nostro possesso purtroppo era sovrapotenziato e oltre ad un lifesteal esagerato, che praticamente ci rendeva immortali, la nostra velocità di movimento era nettamente superiore alla media. Impossibile quindi valutare in questo modo se il titolo sia stato reso più ostico o più accessibile per il nuovo pubblico, per un responso del genere dovremmo attendere la versione completa.
Non sono poche le novità però che ci sono balzate all’occhio, prima su tutte la possibilità offerta agli eroi di effettuare una rotolata per schivare gli attacchi grazie alla semplice pressione dell’analogico sinistro. 
In parole povere questa nuova feature permetterà non solo di velocizzare gli spostamenti per la mappa, ma anche di schivare i colpi con molta più facilità, magie ad area incluse.
Sarà altresì possibile tenere premuto il bottone d’attacco per continuare ad assaltare ripetutamente lo stesso bersaglio, magari lockandolo con la pressione del trigger sinistro. Se la cosa torna relativamente utile in solitaria, maghi e cacciatori ne potranno abusare tranquillamente: in multigiocatore questo permetterà in ogni istante di sapere sempre con precisione quale nemico stanno attaccando i nostri compagni. Informazione sicuramente utile visto che in coop la barra di energia dei mostri viene automaticamente, e inspiegabilmente aggiungeremmo noi, disabilitata.
Una cosa ad ogni modo è certa, essere seduti fianco a fianco con altri tre amici e affrontare insieme un’avventura come questa potrebbe per molti rappresentare il vero punto di forza della produzione Blizzard, vista anche la totale assenza di concorrenti sulle piattaforme prese in esame.
Il Diavolo veste prada
Se il gameplay quindi è risultato di difficile lettura, ci è stato possibile esaminare a fondo menù ed equipaggiamenti, trovando nuove interessanti idee ma anche vecchi problemi che da sempre il genere porta con sé. Nel tentativo di evitare di interrompere continuamente il gioco, Blizzard ha tentato di inserire questa volta uno switch degli equipaggiamenti attraverso il dpad. Dopo averli raccolti, non esiste in questo caso la divisione dei drop per personaggio ma, come succedeva un tempo, il primo che clicca si mette il loot in saccoccia. Sarà possibile premere il dpad e far ruotare tutti gli oggetti che abbiamo nello zaino. 
Tramite una comoda e didascalica finestra posta appena sopra le barre della vita si potrà anche scegliere quale oggetto equipaggiare o scartare, facendo affidamento su tutta una serie di frecce verdi o rosse che indicheranno con estrema chiarezza dove un oggetto è migliore o peggiore di un altro. Purtroppo questo meccanismo scricchiola con le statistiche di Diablo III, dato che non presenta eventuali poteri elementali, effetti secondari o la quantità di danno espressa precisamente.
Per poter vedere esattamente le specifiche di un equipaggiamento sarà obbligatorio mettere il gioco in pausa, entrare nel menù e confrontare uno ad uno i pezzi prima di scegliere il migliore. Il problema più grosso ovviamente emerge proprio in caso di cooperativa, dove i nostri compagni saranno obbligati ad attendere la nostra vestizione prima di poter nuovamente ricominciare a giocare. Allo stesso modo si potranno scegliere le abilità, attive o passive che siano, sfruttando i comodi menù radiali perfetti per essere utilizzati con gli analogici.
Graficamente infine il titolo non sfigura rispetto alla controparte PC, anche se abbiamo notato un maggior aliasing e un uso davvero eccessivo di colori sgargianti, cosa che va ad allontanare ancora di più se possibile il titolo dall’originale concept dark dei primi capitoli.

– Più accessibile

– Cooperativa fino a quattro giocatori in locale

– Concorrenza praticamente nulla su console

Diablo III è pronto a sbarcare su console, e l’assenza dell’auction house a pagamento potrebbe far la gioia di tutti i detrattori di questa feature. Per arrivare ad un’utenza così diversa rispetto ai fruitori PC, tuttavia, Blizzard è dovuta ricorrere a tantissime modifiche al gameplay, soprattutto dal punto di vista dell’interfaccia e dei menù che speriamo non abbiano influito eccessivamente sulla difficoltà del titolo. Al momento possiamo confermare l’immediatezza dei controlli e la divertente componente co-op in locale, ma per un giudizio più preciso bisognerà attendere di entrare in possesso del codice completo. Restate con noi.

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