Anteprima

Diablo III

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a cura di drleto

Irvine – California – A cospetto del gotha della stampa videoludica mondiale Blizzard ha finalmente tolto un altro velo ad uno dei suoi gioielli più preziosi: Diablo III. Come tutti i prodotti dei ragazzi californiani, l’hack’n’slash di stampo fantasy è soggetto alla maledizione/benedizione di veder annunciata l’uscita solamente quando i suoi creatori saranno sicuri della qualità e della completezza dell’offerta ludica. Dopo diverse fasi di avvicinamento, nelle quali sono state presentate le cinque classi presenti (Barbarian, Wizard, Witch Doctor, Monk e Demon Hunter) e diverse altre caratteristiche di gioco, siamo finalmente ad un passo dalla fase di closed beta, utile per provare e sperimentare la stabilità del codice di gioco e per stanare gli ultimi bug o gli ultimi problemi di bilanciamento del codice.La beta dovrebbe consentirvi di vivere i primi istanti di gioco, dall’ingresso a New Tristram al combattimento con il Re Scheletro. È proprio per visionare un’anteprima del codice che verrà distribuito su Battle.net che siamo volati al Blizzard Campus dove i gentilissimi Chris Matson, Rob Pardo, Wyatt Cheng e Jay Wilson ci hanno presentato il loro lavoro.

The story so farCome è facile immaginare dal titolo, Diablo III è il diretto seguito di due tra i giochi più celebri, amati e venduti di tutti i tempi su piattaforma PC. A coloro che hanno vissuto sulla luna negli ultimi 15 anni possiamo dire che la serie Blizzard può essere inscritta senza ombra di dubbio tra i giochi di ruolo hack’n’slash, ovvero quei titoli, in questo caso di stampo fantasy, nei quali dovremo ci si aggira per vasti mondi massacrando mostri di vario genere e fattezze. Il cuore dell’esperienza gravita intorno alla crescita delle capacità del nostro alter ego, oltre che al ritrovamento di equipaggiamento sempre più potente ed efficace, grazie al quale sconfiggere avversari incredibilmente possenti tra i quali anche altri giocatori online. L’universo nel quale tutto è ambientato si chiama Sanctuarium, tetro mondo creato da coloro che sono sfuggiti dall’eterna lotta tra angeli e demoni, stanchi dell’eterna competizione per prendere il sopravvento gli uni sugli altri. Qui i dissidenti delle due fazioni, vivendo in comunione e pace, danno vita all’uomo, potente creatura in grado di riunire i poteri di entrambe le parti. Gelosi di queste capacità e spaventati dalle possibili conseguenze, angeli e demoni decidono di cooperare contro l’umanità per imbrigliare i suoi poteri. Non tengono però conto della resistenza di questi ultimi, tanto da farsi sconfiggere da un manipolo di eroi. Per impedire il ripresentarsi di questo pericolo i prodi cercano di contenere al loro interno l’essenza dei nemici distrutti. Sfortunatamente questo sacrificio non è sufficiente, ed alcuni tra i demoni più potenti corrompono i corpi degli antichi eroi e, grazie alle ritrovate forze, cercano di impossessarsi della Worldstone, la pietra al quale tutto il mondo di Sanctuarium ed il suo creatore sono indissolubilmente legati. Per evitare che questo artefatto cada nelle mani di questi esseri diabolici Tyrael, un arcangelo, decide di distruggere la pietra con la spada delle giustizia, con risultati inaspettati. A distanza di circa venti anni da questo terribile scontro le forze del male torneranno a manifestarsi: ci sarà nuovamente bisogno di un manipolo di eroi pronti ad ergersi come ultimo baluardo dell’umanità.

SkillFaremo dunque ritorno a Tristram, risorta dalle sue stesse ceneri grazie all’opera di alcuni operosi ed ostinati mercanti. Qui l’eroe da noi interpretato incontrerà Deckard Cain, un personaggio storico della serie, sempre alle prese con lo studio di tutto ciò che lo circonda, come i miti e le leggende di Sanctuarium. Qui potremo cominciare a capire cosa è successo durante la nostra assenza e cosa si sta muovendo sotto la superficie. La cittadina è infatti assediata dai mostri e circolano voci sul risveglio del Re Scheletro nelle profondità della Cattedrale. Come se non bastasse, una stella cadente ha appena attraversato tutto il cielo ed ancora non si sa se sarà portatrice di speranza o dolore. Nei panni di uno dei cinque eroi dovremo aiutare Cain e sua figlia adottiva Leah a trovare le risposte alle loro domande, oltre che restituire a Tristram una parvenza di pace.Utilizzata come una sorta di tutorial, la beta ci aiuterà a rinfrescare e padroneggiare le meccaniche di gioco. Prima di tutto dovremo scegliere l’eroe da interpretare, tra le cinque classi disponibili. Ognuna di esse sarà caratterizzata da un background e da motivazioni differenti che andranno a svilupparsi durante la storia, sotto forma di specializzazioni (tramite le abilità passive) e filmati personalizzati. Inizialmente i parametri sui quali agire saranno pochi, come il sesso del nostro alter ego (che non inciderà minimamente sulla sua forza) ed il nome. Le possibilità di personalizzazione cominceranno ad emergere avanzando nel gioco, tramite le abilità che decideremo di equipaggiare o le armi da impugnare. Ogni guerriero partirà con una sola skill attiva, ma ne potrà ottenere fino a sei attive e tre passive. Gli slot aggiuntivi si sbloccheranno raggiungendo un determinato livello (le skill attive ogni 6 livelli, quelle passive ogni 10) e varieranno profondamente il nostro tipo di gioco. Potremo scegliere le nostre tra svariate abilità, dato che queste andranno a sbloccarsi automaticamente ad ogni level up. Questo significa che quando si sbloccherà il secondo slot per l’abilità attiva, ovvero una volta raggiunto il settimo livello, potremo sceglierla tra le sette sbloccate fino a quel momento. In ogni momento del gioco basteranno pochi click per cambiarle e rimapparle sulla tastiera, grazie a comodi menù click & drop. Grazie alle rune ogni abilità potrà acquisire effetti aggiuntivi, capaci di renderle molto diverse dall’utilizzo iniziale. Un potente colpo singolo potrebbe dividersi in più raggi o una resistente armatura potrebbe persino riflettere alcuni dei danni subiti. Ogni classe avrà abilità sia sulla lunga, sia sulla corta distanza, in modo da rendere ogni guerriero piuttosto versatile e flessibile, che lo renda ugualmente divertente e soddisfacente da usare.

Cinque ragazze per meIl Barbaro è il classico personaggio melee, un guerriero alla costante ricerca dell’ultimo epico scontro della sua vita. Grazie alla sua forza ed abilità con le armi è il personaggio adatto per gettarsi nel mezzo della mischia, affrontando decine di avversari alla volta. Le sue skill gli consentono di aumentare esponenzialmente la velocità di attacco, grazie alla quale generare la Furia, l’elemento che gli permette di attivare le abilità speciali. Per renderlo più divertente e flessibile da usare gli sviluppatori gli hanno donato dei colpi “a lungo raggio”, come un possente balzo utile per entrare ed uscire da un combattimento in un secondo, o una lunga catena che gli permette di attrarre a sé i nemici troppo lontani. Un’altra delle sue abilità gli consente di trasformarsi in un essere ancora più grosso e potente in grado di distruggere un nemico con un unico colpo. Più nemici si distruggeranno e più a lungo sarà possibile mantenere questa forma.Il Witch Doctor è una classe molto potente ed originale, rappresentata da strani adepti del vodoo in viaggio alla ricerca di una verità che gli fu promessa anni addietro. Maestri delle evocazioni, i Witch Doctor saranno sempre seguiti da mostri di varia forza e natura, e sfrutteranno alcune forze elementali per procurare enormi danni agli avversari, ad esempio incendiando uno stormo di pipistrelli che falcerà le linee nemiche. Un’altra divertente abilità permetterà di trasformare un nemico in pollo, in modo da sfruttare questa sua temporanea condizione per infliggergli molti danni. Questa classe compenserà questa forza di attacco con un raggio di azione non particolarmente ampio ed una discreta fragilità.I Maghi saranno in viaggio dato che i loro costanti studi li porteranno a ricercare costantemente nuove informazioni riguardanti una profezia. Questa classe sarà la più fragile sulla corta distanza, ma sarà in grado di distribuire ingenti danni a qualsiasi distanza grazie a potenti colonne di fiamme capaci di distruggere tutto quello che trovano sul loro cammino, o a veloci fulmini in grado di passare automaticamente da un bersaglio all’altro. Un’altra skill consentirà loro di rallentare tutti i nemici e le magie avversarie inglobate in un’ampia sfera, dando il tempo a voi e ai vostri alleati di sfuggire ad una situazione troppo complessa. Un’altra abilità consentirà di essere coperti da una resistentissima corazza di diamanti, mentre un’altra scaglierà sul campo di battaglia un enorme meteorite. Infine il Mago potrà trasformarsi in Arcane, uno stato nel quale il personaggio moltiplicherà ulteriormente i propri poteri e nel quale sarà possibile rimanere fino a quando si sconfiggeranno nemici. Questa sembra essere, perlomeno ad una prima occhiata, la classe più flessibile e varia, che darà ai giocatori tanti diversi strumenti di distruzione.I Monaci combattono i demoni come esperienza religiosa, non hanno bisogno di altre motivazioni. Sono dei guerrieri sacri che amano la lotta ravvicinata, prediligendo la velocità ed il controllo del campo di battaglia alla forza bruta, grazie a potenti combo, che hanno un raggio superiore a quello dei guerrieri, alla possibilità di controllare gli elementi ed alla capacità di rigenerarsi. Infine, tramite alcune speciali iscrizioni sul terreno, saranno in grado di bloccare i nemici, dando il tempo di colpirli dalla distanza. Una delle abilità più avanzate effettuerà un attacco fulmineo che teletrasporterà letteralmente il monaco dalla sua posizione ai nemici, per poi tornare indietro illeso.Il Demon Hunter è un personaggio in cerca di vendetta contro i demoni, colpevoli di aver distrutto il suo villaggio ed ucciso la sua famiglia. È una classe votata al combattimento a lungo raggio, oltre che allo sfruttamento delle ombre. Grazie alla doppia balestra ed a potenti archi un Demon Hunter è già pericoloso grazie agli attacchi base, ma le abilità gli consentiranno di emulare gli effetti che fucili a pompa e mitragliatori potrebbero avere in alcuni titoli dal gameplay similare. In questo caso Diablo III potrebbe infatti somigliare ad un Alien Swarm, per via della necessità di stare distanti dai nemici e di muoversi mentre si colpiscono.

Un po’ di novitàGiocando a Diablo III noteremo immediatamente come sia stata cambiata la gestione dell’energia vitale e delle pozioni. Queste in precedenza potevano essere usate liberamente e in quantità, consentendo in tal modo di affrontare a viso aperto qualsiasi tipo di scontro. Questa possibilità è andata a diminuire drasticamente l’importanza di alcune abilità di supporto, come quelle per rallentare o stordire i nemici, dato che un attacco frontale risultava sempre più efficace, grazie alla possibilità di guarire indiscriminatamente. In questo terzo capitolo le pozioni, oltre ad avere un periodo di cooldown, ovvero una pausa di alcuni secondi prima di poterne ingerire una seconda, saranno decisamente meno comuni. Per bilanciare questa mancanza, non da poco, considerata soprattutto l’importanza degli scontri nell’economia del gameplay, sono stati introdotti dei flaconcini di energia fatti cadere sul campo di battaglia dai nemici sconfitti. Questa meccanica va a modificare l’atteggiamento dei giocatori, i quali saranno obbligati a muoversi lungo tutto il campo di battaglia per raccogliere queste pozioni e rigenerare l’energia, oltre a dover sfruttare più efficacemente le proprie abilità per provare a rallentare l’avanzata nemica e conservare la forza vitale. Un cambiamento all’apparenza solo superficiale, ma che introduce tutta una serie di nuove strategie, oltre a configurarsi come una caratteristica legata al cuore del gioco, essendo questi flaconi rilasciati in maniera casuale dai nemici. Inoltre sono comparsi tutta una serie di aiuti figli del gaming moderno, come i checkpoint dai quali ripartire in caso di dipartita, portali per il teletrasporto o pietre per uscire immediatamente da un dungeon. Queste ultime richiederanno un determinato tempo per l’attivazione, che impedirà loro di essere utilizzate durante gli scontri o durante le boss fight.Inoltre, in un gioco che fonda gran parte del suo fascino sul ritrovamento di un equipaggiamento sempre più potente ed efficace, grande importanza la rivestirà il crafting system. Durante l’avventura potremo comprare i servigi di tre diversi artigiani, ovvero i fabbri, i gioiellieri ed i mistici. I gioiellieri creeranno nuovi anelli e collane per aumentare i poteri di danno ed altro, i mistici saranno specializzati in oggetti antichi, mentre i fabbri potranno realizzare nuove potentissime armi ed armature. Inizialmente questi potranno creare solo oggetti molto semplici, ma avanzando di livello avremo la possibilità di portare loro nuove istruzioni e con una discreta somma di denaro potremo renderli capaci di realizzare queste ultime creazioni. Per usufruire dei loro servigi basterà semplicemente avere a disposizione il giusto quantitativo di materie prime ed ovviamente una sufficiente quantità d’oro: pochi secondi e l’arma – magari proprio quella che nel secondo capitolo non avevamo mai posseduto per un intestardirsi della sfortuna – sarà nostra! Grazie a questo sistema potremo, infatti, riutilizzare tutte quelle armi o armature precedentemente sprecate: basterà farle a pezzi e portarle al fabbro, lasciandogli il compito di creare qualcosa di più utile ai nostri scopi. Ovviamente la potenza degli oggetti che otterremo sarà direttamente proporzionale al nostro livello (ed a quello dell’artigiano): sarà comunque impossibile riuscire a ricreare oggetti del valore o della forza dei set leggendari, rarissimi a Sanctuarium.Se volessimo invece trasferire degli oggetti trovati agli altri nostri personaggi basterà depositarli in apposite casse comuni (anche queste potenziabili comprando nuovi slot), grazie alle quali semplificare il passaggio degli oggetti tra il nostro barbaro e il nostro monaco. Infine, l’ultima possibilità sarà quella di mettere all’asta gli oggetti più preziosi, nella speranza che qualche giocatore decida di acquistare la nostra mercanzia. Le case d’asta saranno due, una che utilizzerà l’oro di gioco e l’altra che utilizzerà la moneta corrente del proprio paese. Per un maggior approfondimento abbiamo preparato un lungo speciale

In alcune missioni potremo trovare dei personaggi non giocanti che sceglieranno di seguirci per una breve porzione dell’avventura. Questi follower ci daranno una sostanziosa mano nello sconfiggere i mostri, oltre che saranno sfruttati per portare avanti le narrazione, dato che attraverso i loro dialoghi verremo a conoscenza degli sviluppi della trama o dei rapporti che legano i vari protagonisti. Nonostante il loro ruolo marginale i ragazzi di Blizzard hanno deciso di fornire diverse opzioni di personalizzazione per questi personaggi, in modo che sia possibile plasmarli a seconda del nostro stile di gioco (ad esempio dei guerrieri corpo a corpo nel caso fossimo dei maghi, o dei compagni di supporto nel caso fossimo barbari). 
Per quanto riguarda il comparto multigiocatore poche sono state le notizie rilasciate da Blizzard: sappiamo sicuramente sarà possibile affrontare la campagna in modalità cooperativa, per ora quattro è il numero massimo di partecipanti individuato dai ragazzi di Irvine per garantire la migliore esperienza possibile, ma non è ancora detta l’ultima parola, ulteriori studi potrebbero far cambiare loro idea. Sappiamo anche vi sarà una corposa componente competitiva, probabilmente sviluppata intorno a un PvP organizzato a squadre che si sfideranno in arene. Come questo sarà organizzato è ancora un mistero, ma in Blizzard stanno cercando di evitare tutte quelle caratteristiche del PvP che possono rovinare le partite di altri giocatori, come per esempio la possibilità di diventare ostili senza preavviso. Sarà oltretutto istituito un sistema di matchmaking basato su graduatorie, progressi e altro, liste amici condivise tra tutti i giochi Battle.net oltre che la possibilità di chattare con amici impegnati anche in sessioni di gioco esterne a Diablo III, ma interne al sistema Blizzard.Come piccola curiosità riportiamo la sorpresa e la difficoltà dei ragazzi di Irvine a rispondere ad una semplice domanda, ovvero se il gioco supporterà o no un pad. Dopo un secondo di panico ed una risata un po’ nervosa, Ray Wilson ha affermato che i lavori sono in corso e le ricerche ancora in atto. Che gli utenti console possano ancora sperare?

BetaA disposizione dei giornalisti presenti c’erano diverse postazioni, grazie alle quali provare la beta che verrà distribuita nei prossimi giorni a pochi fortunati, a partire dagli utenti nordamericani. Sarà possibile provare tutte e cinque le classi disponibili, collegarsi a una partita esterna o ospitare un party con un massimo di quattro giocatori, capaci di uscire ed entrare in maniera molto flessibile e veloce, per poco più di un’ora di gameplay, giusto il tempo per conoscere Deckard Cain, sterminare qualche centinaia di zombie ed infilarsi nelle catacombe per sconfiggere il Re Scheletro, tornato direttamente dai primi capitoli. Sarà possibile sperimentare anche le Auction House, peccato che tutti i progressi accumulati verranno resettati per il lancio del gioco. Tutti gli amanti della serie non faranno fatica a riabituarsi a Diablo III: telecamera isometrica fissa e controllo quasi esclusivamente tramite mouse, a parte qualche hotkey per le abilità assegnate al tastierino numerico. Centinaia di mostri da strapazzare e decine di pezzi di equipaggiamento da collezionare ed usare. Grazie al cambiamento nella gestione delle pozioni il titolo diventa piuttosto dinamico e divertente, e non si ha l’impressione di invincibilità, nonostante il livello di difficoltà non fosse alto, che poteva scaturire potendo contare su di un numero molto alto di pozioni. Le cinque classi sono molto diverse da utilizzare e tutte piuttosto divertenti, e se utilizzate al meglio riusciranno ad esprimere una discreta potenza. Il sistema di crafting e di recupero di materiali è subito molto utile, dato che consente di gestire in maniera più intelligente il surplus di equipaggiamento, lasciando al giocatore la scelta se conservarlo, riciclarlo o venderlo.Dal punto di vista grafico il lavoro è molto buono, ottime le animazioni, il design dei personaggi, degli ambienti, gli effetti luce, oltre che la varietà di mostri. L’unico appunto lo si potrebbe fare alla scelta di una telecamera fissa piuttosto distante dall’azione, che non consentirà al titolo Blizzard di impressionare i giocatori abituati ai moderni motori grafici e fisici. Gioiranno invece tutti coloro con un computer non più all’avanguardia, dato che possono nutrire discrete speranze di far girare Diablo III, con qualche dovuto compromesso.

– Gameplay classico

– Cinque classi divertenti da usare

– Crafting system

– Integrazione con Battle.net

Diablo III non può che confermarsi come uno dei titoli più attesi da tutti i possessori di PC e Mac, che tra pochi mesi (si spera) potranno tornare in un mondo ricco di fascino, ma soprattutto di divertimento. La formula di base appare assolutamente immutata, ma arricchita da aggiustamenti al gameplay ed alla riformulazione delle cinque classi che dovrebbero conferire maggior profondità e strategia a tutto il gioco. La profonda integrazione con Battle.net, il sistema di crafting e di vendita degli oggetti, la modalità cooperativa e quella competitiva dovrebbero garantire tantissime ore di gioco. A breve partirà la beta, che dovrebbe rappresentare l’occasione per eliminare gli ultimi bug e testare il sistema delle classi e l’infrastruttura online, poi si spera che potremo finalmente mettere le mani sull’ultima fatica Blizzard. Rimanete con noi per tutte le novità.

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