E’ passato diverso tempo da quando abbiamo parlato per l’ultima volta di Diablo III, quasi un anno in cui diverse news si sono susseguite senza tuttavia che ci fosse la chance per mettere finalmente le mani sul prodotto. Per quanto la presenza di Blizzard alla GamesCOM 2009 sia stata decisamente limitata, un generoso numero di postazioni permetteva di testare una piccola porzione di gioco con tre delle quattro classi finora svelate (il Monk è stato infatti svelato solo poche ore fa durante il BlizzCon 2009), ovvero il Barbarian, il Witch Doctor ed il Wizard.
Oggi mi sento BarbaroDato il limitato tempo a disposizione abbiamo optato per la classe del Barbarian, di gran lunga la più user friendly ed immediata di quelle finora proposte. In grado di impugnare sia armi a due mani, ad una mano in dual wielding oppure in accoppiata con lo scudo, questo concentrato di muscoli e furia omicida è in grado di sviluppare una grandissima quantità di danni e tenere a bada interi gruppi di nemici. Il tasto sinistro del mouse è come ci si aspetta legato agli attacchi da mischia mentre il destro all’abilità Cleaver, la quale danneggia due avversari in una volta, mentre sulla barra delle abilità abbiamo trovato il Battle Cry, un buff (un tipo di skill che fornisce un temporaneo vantaggio al personaggio) per l’armatura, ed il War Stomp, abilità in grado di stordire tutti i nemici nella sua generosa area d’azione.L’interfaccia si presenta in maniera classica per il brand Diablo, con una sfera rossa sulla sinistra a rappresentare la salute, ed una sulla destra che mostra il quantitativo di Rage (il nome è provvisorio, e potrebbe cambiare da qui al rilascio): la Rabbia del Barbarian si accumula uccidendo i nemici in rapida sequenza e viene spesa utilizzando le skill presenti sulla barra.Non manca chiaramente la barra delle abilità, utilizzabile con i tasti numerici da 1 a 0, ed il consueto pannello di gestione dove troviamo l’inventario, la mappa del mondo, gli alberi delle skill e le opzioni.La salute si rigenera sia con l’utilizzo delle classiche pozioni, sia passando sopra i globi rossi che i nemici sconfitti lasciano di tanto in tanto sul campo di battaglia; a questo proposito, in alcune situazioni critiche la carenza di pozioni può essere compensata con questo espediente di fortuna, a patto di avere i riflessi ed il sangue freddo necessari per abbandonare temporaneamente la battaglia e muoversi tempestivamente verso il globo.La quest a disposizione era ambientata in un’area desertica e desolata, costantemente battuta da un forte vento. L’unico obbiettivo, raggiungere tutti interi la città di Alcarnus, così da poter informare la popolazione del ritorno del famigerato Diablo. Come da programma, il percorso verso la città era infestato da un’incredibile quantità di nemici famelici di carne umana, che si aggirano in gruppi per le lande desolate. Impugnate saldamente le due mazze da combattimento ci siamo gettati nella mischia. La lunga fase di combattimento che è seguita ha rispecchiato in tutto e per tutto il classico stile tanto caro ai fan dei precedenti Diablo e degli hack’n’slash in generale: un furioso cliccare su tutto quello che si muove a schermo, con le uniche “soste riflessive” fornite dal War Stomp, utilissimo per utilizzare pozioni dell’ultimo minuto, oppure eliminare in fretta i nemici più deboli prima che lo stordimento esaurisca il suo effetto. Il percorso verso la città presenta una difficoltà crescente, con i gruppi di nemici che si fanno via via sempre più numerosi e talvolta guidati da miniboss. Tra le creature affrontate citiamo degli aggressivi lucertoloni, alcuni predoni del deserto, e le Vespe della Sabbia, particolarmente noiose in quanto in grado di generare gruppi di quattro mini-vespe che avvelenano il personaggio.La fatica accumulata nel massacrare le orde di nemici è stata spesso ricompensata con loot di qualità, come pezzi d’armatura e nuove armi, ed una cospicua somma in oro da spendere presso i mercanti presenti nelle città.
Side questingSe la missione oggetto della demo non presentava spunti che andassero al di là dello scoprire le ottime capacità del Barbarian nel combattimento da mischia, è da notare che il cammino si è rivelato ricco di side quest da affrontare facoltativamente. Ci siamo trovati ad esempio a difendere un minatore intento a sollevare dal sottosuolo una cesta d’oro ed altri preziosi. Mentre l’NPC era intento a manovrare la carrucola, orde di Caduti ed un assortimento di altre creature ci hanno circondato, costringendoci ad un lavoro di rapido arginamento a base di War Stomp ed abbondanti mazzate.Pochi passi più avanti ci siamo imbattuti in una donna destinata ad un orribile destino da parte di un gruppo di Cultisti: dopo averla liberata in maniera rapida e violenta, siamo stati ricompensati ed incaricati con una nuova missione che non abbiamo potuto purtroppo seguire a causa della scarsità di tempo a disposizione.Abbiamo approfittato del momento di pausa dai furiosi combattimenti per dare un’occhiata agli alberi delle skill, i quali si presentano in maniera molto simile a quelli di World of Warcraft: tre sono le vie percorribili, ognuna caratterizzata da un nome che ne esplicita il punto di forza. Berseker fornirà al Barbarian la capacità di massimizzare la Rage per distribuire incredibili quantità di danno lasciandolo però più scoperto contro gli attacchi nemici, Juggernaut lo renderà molto resistente agli attacchi in stile tank, mentre Battlemaster rappresenterà la tipica via di mezzo.Raggiunta finalmente Alcarnus la nostra quest si è conclusa e con essa il tempo a disposizione. Fortunatamente siamo riusciti ad implorare a sufficienza uno dei ragazzi di Blizzard perché ci concedesse qualche altro minuto per provare velocemente le restanti classi.
Il Mago ed il buon DottoreLa classe del Witch Doctor è stata svelata pochi minuti dopo l’annuncio stesso di Diablo III al BlizzCon 2008, e già sin dalle prime sequenze di giocato era possibile intuirne la grande versatilità e lo stile di combattimento unico.Provarlo con mano ha confermato quelle aspettative: oltre al colpo da mischia esso ha a disposizione un attacco secondario che gli permette di evocare per pochi secondi quattro ragni che attaccano immediatamente il nemico più vicino. A questo vanno aggiunte le skill: la più divertente è senza dubbio Horrify, che vede il Dottore mettersi sul volto una maschera tribale, spaventando i nemici che per un paio di secondi corrono in preda al delirio. Summon Zombie Dog richiama invece per 8 secondi un cane non-morto, ma molto fedele, che combatte a fianco del padrone. Questo carnet di skill lascia ben sperare per questa classe, che si mostra come la più eterogenea e folle di tutto il roster finora svelato.Il Wizard è invece il classico mago, dotato di incantesimi, una bacchetta magica e persino un inusuale attacco da mischia. Quest’ultimo prende il nome di Spectral Blade, e vede il mago evocare delle lame di luce che feriscono il bersaglio da distanza ravvicinata. La bacchetta magica rilascia invece delle sfere di energia, la cui velocità molto lenta le rende spesso inefficaci contro i nemici più rapidi negli spostamenti. A questo vanno aggiunte le skill: Ice Armor fornisce una temporanea ulteriore protezione dagli attacchi da mischia, Frost Nova ghiaccia per qualche secondo i nemici sul posto e Mirror Mage crea un duplicato del mago con il 40% della sua salute, che combatte per 8 secondi al suo fianco.Un’importante differenza quando si usano classi magiche rispetto a quelle da mischia è la sfera destra dell’interfaccia, che si tinge di blu, ed invece della Rage va a segnalare il Mana. A differenza della salute, quest’ultimo si rigenera automaticamente in tempi abbastanza rapidi, ma esistono comunque pozioni in grado di rimpinguare ancora più velocemente le scorte quando ve ne sia bisogno.
Comparto TecnicoLa regione desertica che abbiamo attraversato in lungo ed in largo durante il nostro hands on si è presentata come ricchissima di dettagli, a cominciare dalla grande quantità di sabbia e pulviscolo che portata dal vento batte incessantemente le terre desolate. Piccoli animali come scorpioni e serpenti si muovono nella sabbia e le texture che caratterizzano i diversi tipi di terreno, dalla strada pavimentata alle dune del deserto, sono molto dettagliate e ben differenziate. Il design è quello tipico di Blizzard efficace, evocativo e molto autoreferenziale: i giocatori di World of Warcraft ed altri titoli della casa californiana riconosceranno senza dubbio molti modelli e dettagli familiari. I requisiti hardware rimangono un mistero tutto da risolvere, ma l’attenzione degli sviluppatori è sempre andata anche ai possessori di PC di fascia media e scommettiamo su un occhio di riguardo anche per loro.Il look complessivo è davvero piacevole, dettagliato e molto caratteristico, e non deluderà gli appassionati.
– Gameplay immediato ed impegnativo
– Ottimo design
– Comparto tecnico curato
– Classi e relative skill interessanti
La tanto sospirata prova con mano su Diablo III ha riservato ottime sorprese: nonostante la missione a disposizione non fosse particolarmente interessante di per sé, la scoperta delle skill di cui sono dotate le tre classi testate e del modo in cui esse possono essere combinate in combattimento ci ha piacevolmente intrattenuto. Per quanto le meccaniche dell’hack’n’slash siano presenti in tutta la loro semplicità ed immediatezza, l’utilizzo ragionato dei punti di forza e debolezza delle diverse classi è necessario per sopravvivere nelle situazioni più concitate. La conferenza del BlizzCon 2009 tenutasi poche ore fa ha confermato che Diablo III di sicuro non uscirà nel 2010, il che accende fortissime speranze di vederlo entro la fine dell’anno. Rimanete con noi con il fiato sospeso, fino al prossimo aggiornamento.