Anteprima

Defiance

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a cura di Specialized

Una beta è sempre un piccolo avvenimento, soprattutto quando c’è di mezzo un titolo interessante come Defiance, già trattato nelle nostre anteprime di giugno e di agosto. Grazie a una chiave d’accesso, abbiamo potuto giocare alcune ore con questo MMOTPS di Trion Worlds che dovremmo vedere in versione definitiva verso aprile, anche se non è ben chiaro quale sarà il modello di business proposto dal produttore di Rift. Su alcuni forum si parla di B2P (Buy to Play) come per Guild Wars 2, mentre altri propendono per un P2P (Play to Play) con un abbonamento mensile. Le uniche due cose certe per ora? Non si tratterà di un Free to Play come per il recente PlanetSide 2 di Sony e, oltre alla versione per PC qui provata, Defiance approderà anche su Xbox 360 e PlayStation 3.
Defiance contro tutti
Purtroppo l’esperienza dello scorso weekend con la beta non è andata nel migliore dei modi a causa delle continue disconnessioni dai server di gioco, ma siamo comunque riusciti a passare un tempo sufficiente in compagnia di questo sparatutto in terza persona online, individuandone già i possibili punti di forza ma anche gli indubbi difetti. Trattandosi di una versione beta, non ce la sentiamo di criticare troppo alcuni aspetti, che speriamo verranno risolti prima dell’uscita del gioco sul mercato, ma la sensazione generale è che di fronte a un ottimo esponente del genere come PlanetSide 2 e a un sicuro successo come Warface (che però al momento è solo per PC), Defiance dovrà sudare le proverbiali sette camicie per riuscire a ritagliarsi un posto di rilievo nel mercato MMO. Nel corso della beta abbiamo potuto provare solo la componente PvE di Defiance (che però offrirà anche l’immancabile PvP), ritrovandoci con altri giocatori a uccidere mostri, alieni e creature infette su uno sfondo sci-fi piuttosto anonimo e già visto in almeno una decina di altri shooter simili. Basi in mezzo al deserto, autostrade in rovina, aree industriali abbandonate; nulla di nuovo sotto il sole insomma e anche i nemici visti fin qui, a parte alcuni mini-boss particolarmente tosti e cattivi, ci hanno lasciati un po’ freddi.
Niente fuoco amico
La scelta del nostro alter ego avviene tramite una classica schermata di personalizzazione fisica, ma da quanto abbiamo potuto capire non esistono vere e proprie classi caratterizzate da skill e armi esclusive. I primi minuti di gioco scorrono piuttosto piacevolmente come una sorta di tutorial, utile soprattutto per fare pratica con le prime quattro abilità in nostro possesso. Possiamo infatti diventare invisibili (in stile Crysis), creare un nostro ologramma per ingannare i nemici (in stile Halo), compiere uno scatto o fare fuoco con proiettili incendiari. Lo stile di gioco è molto action e ricorda da vicino gli scontri a fuoco di Gears of War, anche se qui i movimenti sono decisamente più pesanti e legnosi (consigliamo caldamente l’utilizzo di un pad per Xbox 360). L’area di gioco vista fin qui è decisamente vasta, tanto che muoversi senza il quad vuol dire correre per decine di minuti verso un obiettivo (in una missione dovevano spostarci di quasi 15 chilometri). Da questo punto di vista le dimensioni di Defiance paiono notevoli, anche se la mappa appare a tratti fin troppo spoglia e povera di elementi. Gli scontri a fuoco sono sicuramente il punto forte del gioco; la mancanza del Friendly Fire ci permette di lanciare granate e svuotare caricatori senza preoccuparci di colpire un giocatore alleato, mentre le abilità sopra descritte non saranno delle più originali ma portano un minimo di varietà alle sezioni sparatutto, offrendo un approccio ai nemici tutt’altro che lineare o guidato.
Sarà un successo?
Alla fine però ci è parso di giocare a un classico sparatutto in terza persona come ne vediamo tanti oggi giorno, anche se la componente MMO rende sicuramente più piacevoli e divertenti i combattimenti con altri giocatori. Lo stesso comparto grafico presenta luci e ombre e si vede che Defiance è stato sviluppato con in testa le due console HD. Gli effetti delle armi non sono male, il character design è sufficientemente curato, e le cut-scene non deludono. Eppure, rispetto a un Halo 4 (giusto per rimanere in tema console), il livello globale è decisamente più basso e su PC, anche spingendo al massimo i dettagli grafici, ci si deve accontentare di una distanza di visione limitata e di una vegetazione non proprio esemplare. Abbiamo contato diversi bug (alcuni anche grossolani), ma trattandosi di una beta non ci sentiamo di infierire troppo su questo versante e confidiamo in una loro eliminazione da qui ad aprile. Lo stesso dicasi per il net-code, con disconnessioni molto frequenti, sbalzi di lag notevole e tutte quelle magagne che di solito capitano giocando a beta-test. Tirando le somme, Defiance ci ha convinto solo a tratti e per ora ci è sembrato peccare in personalità, ma come per ogni MMO il suo valore si potrà scoprire solo lunga sulla distanza, senza contare che tutta la parte PvP rimane ancora inesplorata e che su console, vista la penuria di titoli simili, un gioco del genere potrebbe attirare parecchi curiosi.  

– Area di gioco vasta

– Gameplay piacevole e immediato

– Il PvP è ancora tutto da scoprire

Difficile sbilanciarsi troppo dopo alcune sessioni di gioco a una beta, ma da quanto visto finora Defiance ha faticato ad attrarre la nostra attenzione. Al MMOTPS di Trion Worlds sembra mancare un po’ di personalità, le ambientazioni sanno di già visto e il comparto tecnico su PC non è proprio il massimo. C’è però da considerare tutta la parte PvP non ancora testata, e nel complesso i combattimenti più tosti in compagnia di altri giocatori divertono. Insomma, l’attesa per scoprire il gioco nella sua interezza tra qualche mese c’è tutta, ma per il momento l’entusiasmo iniziale si è un po’ raffreddato.

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