Mancano meno di tre settimane all’arrivo di Dead Space 3 e la curiosità ha ormai raggiunto le stelle. Siamo ansiosi infatti di vedere come Electronic Arts e Visceral Games hanno deciso di gestire la modalità cooperativa, se le atmosfere oscure e l’aura di tensione rimarranno inalterate in questo capitolo come nei precedenti e se la trama riuscirà a rapirci ancora una volta. Nel tentativo di calmare le orde di fan scalpitanti, il colosso statunitense rilascerà il prossimo 22 gennaio una demo contenente molte delle principali novità di questa nuova iterazione e noi, ovviamente, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di provarla con qualche giorno di anticipo.
Caro Isaac, finalmente ci rivediamo
A quanto pare i viaggi galattici non portano bene al nostro ingegnere prediletto. Un’avaria inspiegabile ci costringe ad un atterraggio di fortuna su Tau Volantis, pianeta tempestato da bufere di neve e dal clima rigidissimo. Nulla su Dead Space avviene per caso, neanche il tempo di rimetterci in sesto dopo il brusco atterraggio che le cose precipitano immediatamente: l’incubo dei necromorfi si presenta più reale che mai, e dalla soffice coltre di neve che ricopre tutto il terreno iniziano ad alzarsi cadaveri ambulanti decisi a farci a pezzi. Inutile dire che non siamo mai stati più felici di avere a portata di mano il fido Plasma Cutter e il fucile Bullpup.
Solo pochi istanti sono necessari per prendere il pieno controllo di Isaac, e in questo senso il sistema di controlli si rivela il medesimo dei predecessori: prendere la mira, cambiare modalità di fuoco o utilizzare la stasi per tranciare di netto gli arti alle maledette creature sono operazioni che si eseguono con gli stessi input di un tempo. Non tutto però è rimasto inalterato: il nostro eroe ora potrà ripararsi dietro le coperture con la semplice pressione del grilletto sinistro o eseguire rapide schivate tramite una capriola laterale. Queste le introduzioni necessarie per combattere nel migliore dei modi i nuovi nemici che ci si pareranno di fronte, non più solo necromorfi guidati unicamente dall’istinto ma anche umani equipaggiati con armi da assalto e mostri di dimensioni enormi.
Proprio le boss fight con buona probabilità si presenteranno con molta più frequenza rispetto al passato, dato che solo in questa breve demo almeno tre volte ci siamo trovati a dover affrontare le sopracitate situazioni, una delle quali interrotta proprio sul più bello. La storia dunque si infittisce, e non è da escludere ovviamente che il titolo, nella sua interezza, ci proporrà creature completamente inedite da fronteggiare.
Armati come meglio credi
Visceral Games non poteva certo farci affrontare questi demoni a mani nude e l’aggiunta di uno speciale banco di lavoro ci permetterà di sviluppare e personalizzare le armi come mai prima d’ora. Abbandonati i classici upgrade a nodi energetici tanto cari ai fan, ora la modifica delle armi ricorda molto da vicino quanto visto nei più recenti FPS, con la possibilità di impostare ogni elemento dell’arma, dal calcio all’impugnatura fino ad arrivare alla tipologia di proiettili, cambiandone completamente il feedback sul campo di battaglia. Noi ci siamo divertiti per esempio a modificare pesantemente il fucile d’assalto, rendendolo sia utilissimo per spazzare via i nemici con rapide raffiche o utilizzarlo per tranciare teste e arti con colpi singoli grazie al fuoco secondario. Per farvi capire però la complessità del sistema, vi possiamo anticipare che successivamente abbiamo trovato diversi add-on per inserire ulteriori elementi all’arma in grado di respingere gli ostili.
Le possibilità dunque sembrano molteplici, e nonostante nella demo sia presente una piccola parte di quello verrà implementato nel codice finale possiamo già apprezzare un enorme passo in avanti rispetto alla precedente gestione a rami.
Simile anche l’upgrade del RIG, questa volta però legato sempre al crafting delle varie parti e non più ai nodi. Un’altra novità è quindi la possibilità di recuperare da cadaveri e casse oggetti grazie ai quali creare tutto il necessario, ricariche per la stasi e medikit inclusi.
In due Dead Space fa ancora paura?
Molti dubbi sono nati nei cuori dei fan quando EA ha annunciato che Dead Space 3 avrebbe avuto anche una modalità cooperativa. La demo crediamo lasci intravedere in questo senso buone possibilità per tutti gli amanti della campagna in solitaria. Le due storie, infatti, sebbene venga utilizzato il pratico sistema drop in/drop out per la gestione delle partite, hanno due menu completamente separati che lasciano scegliere al giocatore come affrontare la campagna senza forzature di sorta. In questi venti minuti di gioco Isaac può fare squadra con un altro compagno, lo spietato Carver, o finire il livello completamente da solo, poiché il gioco si adatterà a questa scelta in modo automatico mutando per esempio i puzzle ambientali.
L’azione è frenetica e non è sicuramente questa l’occasione migliore per addentrarci su disquisizioni circa l’atmosfera di gioco o sulla trama, dato che dalla demo emerge veramente poco per entrambe. Il titolo ad ogni modo presenterà sezioni molto più ragionate e in linea con i precedenti capitoli, anche se bisognerà vedere con quali percentuali queste saranno mescolate nel prodotto finale.
Neve candida
Decidere di ambientare un titolo su un pianeta ghiacciato o in mezzo a forti tempeste di neve è una scelta non semplice da portare a compimento, e bisogna sapere bene quello a cui si va incontro. La saga di Dead Space ha avuto sempre dalla sua una grandissima atmosfera e le precedenti ambientazioni, probabilmente aiutate dal silenzio dello spazio e da stretti cunicoli bui, riuscivano a far respirare tensione ad ogni passo nonostante la virata più action del secondo capitolo. Quello che emerge da questi pochi minuti di gioco, invece, è una cura non altrettanto certosina, con elementi, come le casse, semplicemente appoggiati sopra la neve fresca, o ancora superfici completamente scoperte nonostante la tempesta di ghiaccio che ci circonda e tunnel stracolmi come se vi nevicasse all’interno. Qualche grosso dubbio permane anche sul sonoro, ottimo per quanto riguarda il doppiaggio (e sicuramente migliore del pessimo lavoro svolto con il primo capitolo), ma non altrettanto curato circa i livelli audio, con effetti che coprono brutalmente il parlato.
Per nostra fortuna questa build di prova è molto vecchia e abbiamo già testato versioni decisamente più recenti; siamo dunque fiduciosi che questi problemi derivino solo dall’arretratezza del codice.
– Nuova gestione per gli armamenti
– Tau Volantis offre alcuni scorci davvero magnifici
– Co-op, azione ma anche tanta tensione
Questa particolare demo di Dead Space 3 risulta essere un’ottima introduzione alle numerose nuove feature del prodotto visceral games ma non fatevi confondere, è molto distante dal prodotto finale. Per quanto abbiamo potuto vedere e provare con mano il titolo mantiene salda la volontà di mantenere il clima costante di tensione proprio della serie e siamo sicuri che al verdetto finale, previsto per i primi giorni di febbraio, Dead Space 3 non deluderà. Una nuova avventura di isaac ci sta aspettando.
Vi segnaliamo inoltre che mantenendo un salvataggio della demo potrete sbloccare sin da subito nella versione completa del gioco l’innesto Supporto Stasi per le vostre armi.