Milano – Rivelatosi allo scorso E3 al grande pubblico, Dead Space 3 ha lasciato tanto stupiti quanto perplessi i fan delle avventure di sir Isaac Clark. Il motivo principale di tutto questo clamore è da ricercarsi nella sessione di gioco mostrata durante la fiera losangelina, attraverso la quale veniva messo in risalto un gameplay particolarmente votato all’azione ed una modalità cooperativa che poco si sposava con le cupe atmosfere dei precedenti capitoli. Un po’ per scacciare queste paure e un po’ per mostrarci i passi avanti fatti dalla produzione, siamo stati invitati negli studi milanesi di Electronic Arts per toccare con mano il prodotto e vi possiamo dire sin d’ora che il nuovo Dead Space difficilmente deluderà le aspettative.
Una nuova stradaI ragazzi di Visceral Games, rappresentati per l’occasione da Jim Hill, hanno messo sin da subito in chiaro che l’intento di questo nuovo capitolo è quello di portare ad un nuovo livello il franchise, facendolo evolvere rispetto alle sue precedenti iterazioni. Dead Space 3 quindi continuerà a terrorizzarci anche nel 2013 ma al contempo ci darà la possibilità di affrontare la campagna con un amico sempre al nostro fianco. Torneranno dunque le ambientazioni meravigliosamente dettagliate (il pianeta ghiacciato che abbiamo avuto modo di vedere era veramente uno spettacolo per gli occhi), le situazioni di estrema tensione a cui siamo tanto affezionati, e non mancheranno ovviamente i nostri adorati necromorfi, anch’essi riveduti, corretti e persino più letali che in passato. A quanto pare quindi avremo a che fare con un prodotto fedele alle sue radici ma deciso comunque a farsi apprezzare da una nuova fetta di giocatori grazie ad alcune feature interessantissime, che andremo ora ad analizzare.Ci troveremo, dopo un atterraggio di emergenza, malconci e sperduti sul suolo di Tau Volantis, pianeta con temperature siderali che a quanto pare non se la sta passando benissimo. Nonostante il clima estremamente rigido il luogo è stato infatti colonizzato, ma purtroppo per noi non solo dagli umani. Dovremo confrontarci dunque contro molteplici minacce e, nonostante diverse sezioni all’aperto e alla luce di un fievole sole che filtra tra la polvere ghiacciata, la tensione resterà sempre molto alta a causa delle feroci tempeste di neve che flagellano il luogo. Per venire incontro a chi preferisce maggior azione, Visceral Games ha inserito la possibilità di giocare in cooperativa online (non si è accennato infatti ad un possibile split screen locale), ma, nonostante il maggior volume di fuoco, alcuni avversari rimarranno comunque estremamente ardui da tirare giù. Ci riferiamo alle boss battle, le quali ci hanno ricordato molto da vicino gli scontri con gli akrid di Lost Planet. Per uscire vivi da queste battaglie dovremo far fede alla nostra mira e all’astuzia dato che i boss saranno vulnerabili solo in determinati punti, spesso evidenziati da escrescenze luminose e vistose.Giocare con al proprio fianco John Carver non avrà un risvoltò pratico solo sul gameplay ma si rifletterà immediatamente anche sulla storia e le cut scene, garantendo così un buon fattore rigiocabilità.La presenza del commilitone infatti ci permetterà di osservare l’azione anche da un altro punto di vista, permettendoci di approfondire la storia durante la run in cooperativa.Unica nota dolente di tutto questo è la curva di difficolta che, per quanto abbiamo potuto provare, non ci è parsa altissima, considerando inoltre che in due sarà ancora più ridotta.Una mossa quindi atta ad attirare verso il titolo una fetta di utenza nuova, senza tuttavia andare a intaccare gli elementi amati dai fan della serie.
Da soli c’è più gustoE’ infatti nella prova con mano in solitaria che il gioco ha espresso tutto il suo potenziale: abbandonati al nostro destino in una sala buia, con il volume in cuffia a palla ed un’astronave a quanto pare completamente abbandonata e tutta da esplorare la tensione si è fatta palpabile sin dai primi passi.Il coinvolgimento era davvero eccezionale e ad ogni singolo maledetto scricchiolio puntavamo la nostra torcia verso qualsiasi angolo buio in cerca di qualche predatore in agguato. Non abbiamo dovuto aspettare molto prima che i necromorfi si facessero avanti gettandoci nel panico e facendoci sobbalzare.In Dead Space 3 ci aspetta quindi un fortissimo dualismo, diviso tra un’azione frenetica da classico shooter in terza persona e sessioni horror e di atmosfera. In questo ambito un merito particolare va al sonoro, già allo stadio attuale di sviluppo di qualità davvero eccelsa con effetti audio sorprendentemente curati. La nostra risposta agli assalti non poteva ovviamente farsi attendere a lungo ed equipaggiato il nostro plasma cutter, con le due modalità di fuoco sempre presenti, abbiamo iniziato a fare a pezzi i maledetti necromorfi: non vi nascondiamo che osservere gli smembramenti e dover mutilare e ferire più volte i nemici prima di vederli precipitare al suolo inermi. continua a dare lo stesso piacere che nelle precedenti versioni. Ci hanno inoltre colpito particolarmente alcuni necromorfi in grado di mutare sembianze in base al punto d’impatto del nostro colpo: in un caso ad esempio far saltar il torso ha provocato la fuoriuscita di decine di tentacoli mentre tranciandogli le gambe nuovi arti si riformavano celermente per consentire al nemico di continuare a muoversi.Ovviamente oltre ai classici lurker e slasher, rivisitati per l’occasione, troveremo tutta una serie di nuovi nemici, umani armati fino ai denti inclusi. Per ovviare alla minaccia avremo a disposizione differenti tute che non solo modificheranno il nostro aspetto ma ci permetteranno di muoverci con più disinvoltura attraverso alcune zone specifiche.Praticamente assente l’interfaccia, con i classici indicatori posizionati direttamente sulla schiena di clark e riprodotti con immagini olografiche durante l’utilizzo delle armi.
Illumina il buio!Come accennato all’inizio il comparto tecnico è davvero buono sia per il sonoro sia per quanto riguarda ambientazione e grafica. Ottimi i modelli, con molteplici hitbox e texture particolarmente definite, grazie a giochi di luci e ombre sopraffine. La modalità coop, della quale accennavamo in apertura, non permetterà un semplice drop in – drop out ma richiederà al giocatore che sta hostando la partita di raggiungere come prima cosa un checkpoint o ricaricare un precedente salvataggio. Questo sistema è essenziale dato che la presenza di Carver modificherà completamente ciò che accade a schermo, storyline inclusa. Non mancheranno enigmi ambientali e porte sa sbloccare attraverso il classico utilizzo di stasi e cinesi, altro chiaro rimando a doppia mandata verso i precedenti due capitoli.
– La tensione non manca
– Buon Mix tra shooting e esplorazione
– Campagna co-op intrigante
Dead Space 3 si è mostrato nella sua interezza sfatando paure e dubbi di quanti credevano che la serie avesse virato ormai completamente verso una giocabilità da classico sparatutto in terza persona. L’enfasi sulle fasi action è sicuramente presente ma coadiuvata da un’atmosfera e alcune sezioni di pura tensione capaci di tenere il giocatore davvero incollato allo schermo. Non ci resta a questo punto di conoscere solo con quale percentuale questi due fattori saranno mescolati insieme e saggiare più approfonditamente quanto la co-op influirà sulla curva di difficoltà e sulla tensione. Probabilmente il sipario verrà alzato al prossimo Gamescom, restate con noi per tutti gli eventuali aggiornamenti.