Anteprima

Darksiders II

Avatar

a cura di FireZdragon

Milano – La situazione finanziaria di THQ, non è un mistero, non è sicuramente delle più rosee. Lo scorso anno ha portato grosse perdite nelle casse della compagnia, mettendo in serio pericolo la pubblicazione di alcuni dei titoli più promettenti del 2012/2013. Il tutto è dovuto principalmente, come ribadito più volte anche dai piani alti di THQ, ad alcuni investimenti sbagliati come per esempio la tavoletta uDraw, rivelatasi col tempo un grosso buco nell’acqua.I titoli in arrivo dovranno servire quindi come colpo di coda per rimettersi in pista e, vista la loro qualità, siamo quasi certi che le cose si riusciranno a sistemare permettendoci di godere nuovamente dei capolavori di Relic, Vigil e Obsidian in maniera continuativa.Koch Media, nuovo distributore italiano, ha quindi colto la palla al balzo, invitando tutta la stampa specializzata e generalista ad assistere alla presentazione ufficiale della line up dei prossimi mesi, lasciando i presenti estremamente soddisfatti di quanto visionato. Il primo titolo in arrivo, previsto per il 24 agosto, sarà neanche a farlo apposta quello su cui ci sono più aspettative: stiamo ovviamente parlando di Darksiders II.Riuscire a soddisfare nuovamente i giocatori come fece il suo predecessore e, al contempo, aumentare il livello qualitativo generale non è compito semplice ma i ragazzi di Vigil Games, guidati dalla sapiente mano di Joe Madureira, hanno confezionato un prodotto curato e dotato di molteplici nuove feature. Andiamo a scoprirle insieme.

La guerra porta la Morte.Partiamo subito con le buone notizie: Darksiders II sarà ancora più crudo e violento rispetto al primo capitolo. L’arrivo di Morte, fratello di Guerra e secondo cavaliere dell’apocalisse, manterrà fede al suo nome e porterà su schermo nuove spietatissime finishing move, graziate da movimenti più fluidi e agili del protagonista ed amplificate dalla determinazione che sprigiona il nostro alter ego. Rispetto al suo predecessore infatti, Morte ci è parso sin da subito molto più spietato e risolutivo, eliminando le sue vittime con colpi precisi e senza esitazione, in netto contrasto insomma con le spazzate violentissime portate dalla lama a due mani di guerra nelle quali si poteva leggere rabbia su ogni fendente.Questa differenza, pad alla mano, la si percepisce immediatamente sia nei movimenti, ora molto più veloci e leggeri, sia nella scelta cromatica portata da Joe Mad e dal suo team. L’ambientazione nella quale ci siamo trovati immersi sprigionava luce blu dalle montagne innevate, e persino le rocce viravano su una colorazione molto più cupa rispetto ai rossi accesi di Darksiders, quasi a voler associare a Guerra la lava dell’inferno in cui era stato trascinato e a Morte il freddo gelo della sua anima impenetrabile. Una diversificazione quindi ottimamente riuscita e, in quanto a concept, in grado di restituire due eroi in netta contrapposizione guidati però da un obiettivo comune. Oltre al punto di vista estetico anche il gameplay ha subito una vera e propria evoluzione. Benché i cambiamenti siano notevoli e radicali, qualsiasi giocatore abbia messo le mani sul primo capitolo non farà fatica ad ambientarsi anche in questa occasione in brevissimo tempo dato che colpi veloci, pesanti, schivate e combo sono rimaste praticamente intatte ad attendervi. E’ tutto il contorno ad essere stato modificato pesantemente, attraverso un sistema di drop ora molto più evoluto e reso nettamente più simile a quello presente nei GDR di stampo più classico piuttosto che a un gioco action.Uccidendo i nemici che ci troveremo ad affrontare potremo infatti raccoglierne le spoglie e cambiare il nostro vestiario di conseguenza. Gli oggetti saranno differenziati per livello e armatura, ma ci aspettiamo che durante le fasi avanzate di gioco interverranno anche resistenze elementali e la possibilità di modificarli a nostro piacimento, magari con upgrade speciali o gemme. Ogni elemento indossato cambierà inoltre l’aspetto del protagonista regalando un senso di rinnovamento continuo dell’aspetto del personaggio, completamente assente nel primo capitolo.Questa feature comprenderà, ovviamente, anche le armi ed influirà in maniera ancor più evidente sul gameplay. Starà a noi infatti decidere quale tipologia di arma tenere equipaggiata ed optare se specializzarci in colpi poderosi con le armi a due mani o veloci affondi in dual wield. La varietà insomma non sembra mancare.

A tu per tu con il gameplayDarksiders II, a detta degli sviluppatori, saprà tenervi impegnati per più di 25 ore rispetto alle 15 del primo capitolo. Questo grazie alla mole di contenuti notevole ivi inserita. Si parla infatti di quindici dungeon nuovi, otto tipologie di armi per un totale di centoquaranta modelli e dieci boss inediti da scoprire attraverso trenta lunghi livelli di esperienza.La struttura più aperta e meno lineare di questo nuovo capitolo permetterà in futuro di aggiungere contenuti inediti tramite DLC, dando quindi spazio ad un presunto new game plus scongiurando così del tutto la preoccupazione di molti fan circa la longevità del prodotto.Abbiamo lasciato per ultime le cose che meno ci hanno convinto durante la nostra prova: stiamo ovviamente parlando delle sezioni platform, della caratterizzazione dei nemici e della telecamera.Sono tre fattori importanti che ovviamente andranno approfonditi in sede di recensione, ma, soprattutto il terzo punto, necessita di qualche lieve modifica per funzionare correttamente. Durante gli scontri abbiamo avuto la chiara sensazione di non avere quasi mai sotto controllo gli accadimenti alle nostre spalle, a causa di una telecamera forse troppo vicina. Il problema si acuisce con il lock on su un nemico, elemento che stringe ulteriormente l’inquadratura. La cosa si ripercuote ovviamente anche nelle sezioni platform e nella conseguente difficoltà di poter programmare un balzo o una corsa su una parete in modo adeguato.

Nuovi mostri ma meno carisma? Come accennato in precedenza l’ultimo punto che non ci ha convinto del tutto riguarda i nuovi nemici che ci troveremo ad affrontare. Premesso che la parte da noi esplorata era veramente ridottissima e che quindi molto probabilmente il bello dovrà ancora rivelarsi, segnaliamo una certa anonimità nei mostri proposti, incapaci di lasciare il segno come ci aspettavamo. Da Joe Mad ci aspettiamo sinceramente molto di più e speriamo sappia stupirci nelle fasi avanzate di gioco con boss giganteschi e caratterizzati alla perfezione come ci ha ormai abituato. Evidenziamo la cosa perché del primo Darksiders ci aveva sbalordito in particolar modo il design degli ostili, anche dei più inutili, con una cura maniacale delle armature e texture finemente dettagliate.La curiosità quindi di poter proseguire nell’avventura, anche per poter sfatare queste paure è decisamente alle stelle ed una copia preview già in nostro possesso ci darà la possibilità nei prossimi giorni di poter approfondire la questione.

– Solido gameplay mutuato dal predecessore

– Sistema di loot funzionale

– Trama interessante

Ad eccezione delle problematiche relative alla telecamera, Darksiders II è in gran forma. Il sistema di loot ci è sembrato sufficientemente profondo, il combat system veloce ed i controlli precisi. Non ci resta quindi che testare a fondo la copia preview in nostro possesso per sfatare le ultime paure e prepararci ad accogliere un titolo di grande caratura, capace, speriamo, di soddisfarci appieno come fece il suo predecessore.

Il 24 agosto non è poi così lontano.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.