Anteprima

Cars 3: In gara per la vittoria

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a cura di DjPralla

La storia dei tie-in è lunga e piena di vicoli bui e tenebrosi, ma anche di altre vie spendenti e piene di arcobaleni. Se però c’è qualcuno che ha preso la retta via, quella è sicuramente Warner Bros Games che ha saputo sfornare i migliori titoli degli ultimi dieci anni in questa categoria. Batman Arkham e L’ombra di Mordor per citarne due dedicati ad un pubblico hardcore, ma se invece ci si va a rivolgere verso i più giovani (o i giovani dentro) troviamo un’altra pletora di ottimi titoli, spesso associati al mondo dei mattoncini Lego. Per l’occasione è stato riportato in vita Avalanche Software, team responsabile di Disney Infinity nel recente passato, ma di tanti altri giochi per ragazzi negli anni più indietro, col compito di confezionare un prodotto da affiancare con l’uscita al cinema del terzo capitolo con protagonista Saetta McQueen.

 
Un Saetta acrobatico
La struttura di Cars 3: In gara per la vittoria è quella del classico gioco di guida arcade, seguendo la scuola tracciata da Mario Kart, con un twist molto indirizzato sulle acrobazie. Tutta la struttura di gameplay spinge il giocatore a guidare con stile, spronandolo a provare sempre nuove tecniche. Con la levetta destra è possibile guidare in retromarcia (che invertirà quindi anche i comandi) oppure su due ruote; più si eseguono queste tecniche e più si accumulano barre per il turbo. Ovviamente entrambe le situazioni mettono in difficoltà il giocatore, ma per poter accumulare comunque benzina per l’accelerazione extra è anche possibile effettuare derapate, sempre come l’idraulico italiano ha insegnato, raccogliendo appositi oggetti, eseguendo acrobazie in aria oppure seguendo delle particolari traiettorie. Se poi si esegue una delle tecniche sopra descritte su una di queste traiettorie, il turbo accumula ancora di più velocemente. Tutta questa potenza può essere poi utilizzata per un boost di velocità temporaneo sfruttando uno dei blocchi delle tacche riempite, oppure svuotandole tutte in un colpo attivando l’invincibilità che vi consentirà di sorpassare in velocità i vostri avversari e di buttarli fuori strada sfiorandoli. Facendo un parallelismo abbastanza stretto con l’ovvia fonte di ispirazione, ossia Mario Kart, nel quale si ottiene un’accelerazione a seguito di una specifica azione, qui si può accumulare più energia attraverso tante fonti diverse, per poi poterla utilizzare nel momento più opportuno. Ovviamente, indirizzando il prodotto verso un pubblico di giovanissimi, si riesce ad entrare in partita e giocare tranquillamente anche senza particolari spiegazioni: sarà il gioco stesso a far intuire al giocatore come accelerare in primis, e poi come eseguire le varie acrobazie, magari mettendo a schermo il comando proprio di quella che si sta usando meno. Nonostante tutto, però, per un gioco teoricamente semplice da approcciare il layout dei comandi è più vasto del previsto e potrebbe diventare particolarmente confusionario per i bambini meno pazienti.

 
Non di solo turbo
Oltre alle gare standard, dove si corre per la vittoria a colpi esclusivamente di turbo accelerazioni, ci sono altre modalità in cui entrano in gioco anche gli oggetti che possono essere lanciati contro gli avversari. Sempre dei cliché di mariesca derivazione, ma che anche qui possono mettere in difficoltà in situazioni tese. Pur essendo pochissimi dovrete lanciarne parecchi prima di capire esattamente il loro funzionamento e la loro reale efficacia. Aggiungendo di nuovo un altro tasto da tenere in considerazione, è anche possibile raccogliere oggetti dal fondale per scagliarli in mezzo alla pista: che siano barili esplosivi, pile di gomme o simili, una curva un pelo più larga vi potrebbe far perdere tempo, ma anche darvi la possibilità di raccogliere un’arma inaspettata che potrebbe fare la differenza. Oltre alla Gara e alla Gara Battaglia, in Cars 3 è anche possibile prendere parte ad altre tipologie di evento. Ad esempio è possibile cercare il giro veloce, oppure, meno classico, si può girare liberamente per un apposito playground in cui ci si può impratichire sulle varie tecniche di guida e di acrobazia, oltre a poter raccogliere al volo delle sfide da completare in questa arena aperta. In fine le altre due nuove modalità sono Eliminazione, in cui ci troveremo sulle varie piste a dover distruggere il numero maggiore di auto (e specifichiamo che si tratta di auto non senzienti o vive come i protagonisti, ma di semplici composti metallici) in un determinato lasso di tempo: tra le macchine ci sono camion carichi di barili esplosivi oppure potrebbe sfrecciare un’auto d’oro dal valore maggiorato, giusto per dare un po’ di brio alla situazione. L’ultima è la gara di acrobazie, dove molto semplicemente non conta arrivare per primi, ma è necessario accumulare quanto più punteggio possibile per posizionarsi in testa.

– Racconta i fatti dopo il terzo film

– Gameplay apparentemente facile ma stratificato

– Esce per tutte le piattaforme casalinghe

Con queste premesse Cars 3: In gara per la vittoria non vuole porsi come l’alternativa definitiva a Mario Kart, ma piuttosto come simpatico accompagnamento del film in uscita nella medesima data (e del quale racconta le vicende successive ai titoli di coda). Il gameplay è all’inizio facile per imparare almeno a stare in strada, ma diventa forse troppo complesso nelle fasi avanzate mettendo in campo troppi tasti da tenere sott’occhio.