Anteprima

Brink

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a cura di Star Platinum

Troppo spesso negli ultimi tempi si attende l’uscita di un nuovo videogame non per chissà quali innovazioni a livello di gameplay o nella struttura ludica, ma per scoprire quali sono stati i miglioramenti in ambito tecnico, a livello di gestione poligonale o magari anche soltanto per quanto riguarda la componente online, veri e propri standard che ormai nel 2010 per alcune categorie rappresentano una sorta di marchio di fabbrica e la cui mancanza può ridimensionare notevolmente un’esperienza ludica. Il genere cui appartiene questo Brink rientra perfettamente nel nostro caso, in quanto trattasi di uno sparatutto in prima persona che andrà a collocarsi in un segmento di mercato molto complesso a causa della la nutrita concorrenza e soprattutto dell’elevato livello qualitativo raggiunto da tanti brand affermati che ormai possono contare su community di appassionati che non le tradirebbero certo per il primo fps che gli capita a tiro. Scopriamo dunque con quali carte Brink tenterà la strada per il successo.

Un mondo per tuttiCome descritto in precedenza, Brink non fa nulla per mascherare la sua natura fps, ma potrebbe proporre novità eclatanti per il genere e, per stesse parole di Splash Damage che ne sta curando lo sviluppo per PC, PlayStation 3 e Xbox 360, l’obiettivo finale non sarà solo quello di settare nuovi standard qualitativi a livello di possibilità quanto proporre un’esperienza ludica in grado di coinvolgere sia l’esperto del genere che il giocatore alle prime armi, attraverso delle dinamiche multigiocatore in cui un interessante mix collaborativo consentirà di distribuire al meglio i singoli compiti. Il concetto alla base del gioco nonché la sua caratteristica principale sarà quello di offrire numerose missioni basate appunto sulla cooperazione, che metteranno in primo piano l’importanza fondamentale della componente online quale modalità principale e vero e proprio centro nevralgico attorno a cui ruoterà l’intera struttura ideata. L’evolversi della vicenda sarà garantito da una storia non certo originale o particolarmente spettacolare, ma che si preannuncia comunque ben raccontata e in grado di rappresentare ben più di un semplice “collante” tra un livello e quello successivo. Questa dovrebbe inoltre consentire una certa immersione nella trama e verso i personaggi che ci capiterà d’incontrare, alcuni dei quali rappresenteranno delle figure molto carismatiche che impareremo a conoscere nel corso dell’avventura andando a costituire un vero e proprio cast di “attori” da seguire con attenzione. Nonostante le informazioni rilasciate nel corso degli ultimi mesi facciano ben sperare circa il risultato finale, allo stesso modo vi è da sottolineare come questo progetto rappresenti il primo lavoro vero e proprio degli sviluppatori (noti per Enemy Territory Quake Wars) basato su qualcosa che non derivi da un brand già esistente o conosciuto, per cui se è giusto essere ottimisti per i risultati mostrati nel corso dello sviluppo, altrettanto bisognerà essere cauti proprio perché in ambito videoludico anche i migliori progetti sono arrivati ad un passo dal traguardo fallendo poi per piccoli dettagli.Dal punto di vista dell’approccio, il gioco non richiederà un’abilità particolarmente sviluppata all’utente, sia per consentire a tutti di potersi divertire senza il rischio di incorrere in frustrazione, ma soprattutto perché il fulcro dell’azione non sarà tanto incentrato su azioni singole, ma sul raggiungimento di un obiettivo in collaborazione con la propria squadra, o forse sarebbe più corretto definirla fazione.

Obiettivi di squadraNel corso del processo di sviluppo alcuni problemi non preventivati hanno fatto slittare la pubblicazione del titolo di alcuni mesi rispetto alla previsione iniziale, ma ciò potrebbe essere anche considerato come un giusto prezzo da pagare a fronte di alcune novità che si preannunciano davvero interessanti.Approfondendo nel concreto le dinamiche che saranno proposte all’interno del gioco rileviamo la presenza di due fazioni, ognuna con caratteristiche ben diverse ed in lotta per la supremazia assoluta, che richiederanno di compiere la prima vera scelta importante, decidendo se far parte del gruppo Resistance o Security. Una volta avviata l’azione vera e propria, dovrebbe essere inoltre possibile gestire l’ingresso degli altri membri della propria squadra in qualsiasi momento e senza alcun tempo tecnico destinato a caricamenti. Brink consentirà infatti di vivere un’esperienza multigiocatore molto solida, permettendo fino ad un massimo di otto utenti per parte di vivere la modalità storia in cooperativa.Una delle più interessanti innovazioni che saranno presenti a gioco ultimato risponde al nome di S.M.A.R.T. Freerunning System, dove l’acronimo sta ad indicare “Smooth Movement Across Random Terrain” e che all’atto pratico consiste in dinamiche d’interazione con l’ambiente circostante molto sviluppate, che terranno conto sia della posizione del proprio personaggio all’interno dello spazio 3D, sia rispetto agli elementi con cui si vorrà entrare in contatto, in maniera molto simile a quanto accade in Mirror’s Edge. Una volta creato il proprio alter ego personalizzandone le caratteristiche base potrete inoltre farlo crescere attraverso l’ottenimento di punti esperienza nel corso del gioco, rendendolo quindi sempre più abile.Come descritto inizialmente, tutto il gioco si sviluppa secondo una serie di obiettivi sequenziali da portare a termine in collaborazione con gli altri membri della squadra, ma sempre da completare singolarmente. All’interno del team infatti sarà definito uno scopo primario ed assegnati di volta in volta diverse condizioni secondarie da soddisfare senza però alcun obbligo o vincolo se non dovessero essere state raggiunte. Dal punto di vista tecnico il gioco risulta molto interessante, ma ancora suscettibile a miglioramenti in particolar modo per quanto riguarda alcune animazioni ed effetti grafici quali ad esempio la rifrazione della luce, ma nel complesso il lavoro sta procedendo bene. Supportato dal noto id Tech 4 (lo stesso di Doom 3), a livello di engine poligonale i risultati mostrati sembrano essere molto convincenti ad oggi, ma è ancora presto per dire se l’insieme di tutti questi elementi potrà davvero dar vita alla “rivoluzione” promessa per questo 2010, anche se i presupposti per un titolo che farà parlare di sé ci sono tutti.

– Modalità online ben sfruttata

– Ottimo il potenziale dello SMART Freerunning System

– Distribuzione degli obiettivi ottimale

A pochi mesi dalla pubblicazione ufficiale Brink sembra mostrare già quelle caratteristiche che potrebbero distinguerlo dalla massa, a fronte di alcune trovate sicuramente interessanti ma allo stesso tempo non sempre originali nel complesso. A livello tecnico il gioco ha ancora bisogno di un accurato lavoro di ottimizzazione, in particolar modo per quanto riguarda l’IA dei nemici e alcune sfumature tecniche quali ad esempio animazioni e gli effetti di rifrazione della luce ma c’è ancora tempo per sistemare ogni possibile mancanza e lo S.M.A.R.T. Freerunning System potrebbe rappresentare l’arma vicente. Se a livello strutturale, per storia narrata e modalità multiplayer online tutto seguirà un percorso di sviluppo ottimale potremmo ritrovarci per le mani un prodotto valido e curato, altrimenti preparatevi al solito fps, come se ne vedono a dozzine in un mercato ormai al limite della saturazione per quanto riguarda il genere. Fino ad allora, continuate a seguirci per tutti i futuri aggiornamenti.

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