Grazie al recente Tokyo Game Show e soprattutto alla demo rilasciata sul Playstation Network e Market Place giapponese la scorsa settimana, abbiamo avuto modo di testare con mano il titolo Platinum Games, creando l’occasione perfetta per riassumere in una corposa anteprima tutte le informazioni in nostro possesso in merito a questo interessante Bayonetta. Alla fiera giapponese abbiamo potuto provare entrambe le versioni: quella X360 allo stand XBOX e quella PS3 allo stand SEGA, dove abbiamo avuto la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con Mr. Yusuke Hashimoto (Produttore Esecutivo del gioco) e già conosciuto al grande pubblico per il suo lavoro con giochi del calibro di Resident Evil e Devil May Cry per citarne alcuni.Mr. Hashimoto ha insistito molto nel voler descrivere le caratteristiche principali del personaggio Bayonetta, una strega super sexy, che si trova in un mondo parallelo senza memoria, ma armata di quattro pistole ed in grado di evocare attacchi magici dai suoi lunghi capelli.
Ferisce più la chioma che la spadaIn Bayonetta, per una volta la protagonista, una provocante strega, dovrà vedersela contro angeli di vario tipo, i quali non sembrano però voler porgere l’altra guancia ai nostri attacchi. Ma la vera novità su cui Mr. Hashimoto si è dilungato molto sono proprio i capelli di Bayonetta che fanno parte integrante del suo abbigliamento e sono un’arma devastante allo stesso tempo. In pratica è possibile durante i movimenti più frenetici avere il duplice effetto di scoprire parti del corpo dell’avvenente protagonista e infliggere ingenti danni ai nostri nemici. Insomma che volere di più? Forse delle farfalle che escono dal suo corpo quando viene colpita invece che del sangue? Sicuramente non immaginavamo proprio questo, ma i ragazzi di Platinum Games invece sì.Per quanto riguarda il livello di difficoltà ci è stato detto che il target è abbastanza alto, ma l’uso sapiente di alcune tecniche di combattimento, tra cui il “Witch Time”, che descriveremo in seguito, potrà evitare che il gioco diventi frustrante in alcuni punti. Inoltre si vocifera che sia stata aggiunta una modalità in cui è possibile giocare praticamente con una sola mano, premendo solo un bottone, voce confermata dalla presenza della stessa nella demo rilasciata su console.
Nel nome del padreAl TGS, abbiamo potuto provare, pad alla mano, la fatica Platinum Games. Prima di iniziare a giocare ci è stato mostrato un inedito trailer dove è stato possibile vedere qualche nuovo personaggio di cui però risulta ancora difficile capirne l’esatto ruolo. In particolare, si vede che la nostra eroina avrà un partner maschile che la aiuterà più avanti e un misterioso personaggio che si fa chiamare “padre” ma non ci è chiaro se questo sia un appellativo dai connotati religiosi o sia effettivamente il padre di Bayonetta. Il trailer in generale da un’idea abbastanza chiara di quello che ci si può aspettare nel gioco e mostra anche una nuova sequenza in cui la protagonista usa le sue pistole, in piedi, su una macchina che sfreccia in autostrada.L’inizio della demo è di notevole impatto e subito fa capire che Hideki Kamiya non ha certo posto freni alla sua fervida immaginazione: Bayonetta sta guardando una luna piena con un’aria tranquilla, in quello che potrebbe sicuramente essere uno scenario da film romantico, ma ecco che subito l’inquadratura si allontana e si vede la nostra eroina in piedi su delle lancette di un orologio che sta crollando precipitosamente nel vuoto. Mentre si trova in caduta libera si viene attaccati da degli angeli ed è qui che la nostra demo ha inizio.
Azione non stopLe sequenze di combattimento appaiono subito molto frenetiche e ricche d’azione, mentre i nemici, tra cui uno spettacolare drago a due teste, sono molto ben curati e caratterizzati. Da segnalare la possibilità di raccogliere alcune armi lasciate cadere dai nemici sconfitti che sarà possibile utilizzare per un tempo limitato.Dopo aver mostrato agli angeli in questione come non sempre siano le forze del bene a avere la meglio ed aver visto un breve filmato, si passa alla seconda ambientazione che ci vede inizialmente all’interno di un edificio per poi uscire subito in un giardino con una fontana centrale. Qui si viene attaccati da una sorta di arcangelo non molto ostico, ma in realtà è solo un avvertimento prima di fare la conoscenza con un gigantesco colosso armato di alabarda chiamato “Beloved”. Dobbiamo colpire il colosso alle spalle per potergli infliggere un maggior danno e, non sembrando velocissimo, abbiamo pensato di poterlo facilmente aggirare, ma lui, con un’elasticità degna di un ginnasta, ci ha afferrato alla cieca, passando il braccio dietro le sue possenti spalle. Ovviamente non ci siamo scoraggiati e abbiamo continuato ad attaccarlo senza sosta, usando le armi e le magie a disposizione: in Bayonetta ogni scontro con i nemici può alternare sequenze ravvicinate corpo a corpo a situazioni in cui ci troveremo ad usare le nostre armi o magie a debita distanza; una delle tecniche più avanzate di combattimento è quella di schivare un attacco per poter usufruire di quello che nella versione inglese del gioco viene definito “witch time”, che non fa altro che rallentare tutto ciò che ci circonda, dandoci la possibilità di sferrare tremendi attacchi. Durante i nostri assalti, abbiamo notato il colosso perdere parti e rimanere stordito in alcuni frangenti (cosa che è possibile capire dalla presenza di stelline che girano sopra la sua testa), fino a quando, finalmente, lo facciamo fuori evocando un drago nero che addenta il nostro nemico e lo sbriciola sotto le sue fauci.La terza e ultima parte della demo giocata ci vede cercare di rimanere in equilibrio su di un ponte agitato da un altro colosso con un viso che ricorda un personaggio religioso. Sconfitto quest’ennesimo nemico la demo termina e possiamo, dopo tutta questa frenetica azione, finalmente respirare e passare al commento finale.
– Ottima giocabilità
– Personaggi e trama sopra le righe
– Regia da capogiro!
Il gioco ci è parso molto veloce, tutto da guardare, con delle trovate grafiche e stilistiche che faranno la gioia dei vostri occhi. Ogni nemico è stato pensato e caratterizzato nei minimi dettagli, sebbene ogni tanto ci sia sembrato forse troppo caotico. La domanda che ci siamo fatti è se tutto il divertimento e la frenesia provata in questa breve demo, non possa trasformarsi in noia, confusione o frustrazione alla lunga; ovviamente Mr. Hashimoto ci ha detto di no, ma noi preferiamo aspettare e giocare la versione definitiva, prima di emettere una sentenza definitiva.
Infine una nota riguardo le due versioni provate del gioco: la versione per PS3 provata ci è sembrata leggermente meno valida rispetto alla controparte X360, in particolare per via di un frame rete più basso in alcuni punti e colori meno vividi.
Il gioco è comunque annunciato per il mercato europeo e americano ad inizio 2010 per cui c’è tempo per sistemare le cose sulla console Sony e noi di spaziogames vi terremo aggiornati come sempre.