Dopo averlo testato con l’ebbrezza del 3D alla GamesCOM di quest’anno, torniamo a parlare di Avatar, tie in videoludico dell’omonima pellicola in uscita in tutto il mondo a Dicembre, ma da noi solo a Gennaio 2010 (si ringrazino per questo gli esercenti, che hanno considerato il film “troppo lungo” per essere proiettato a Natale). Prodotto da Ubisoft il titolo si propone di alzare la media qualitativa solitamente bassa delle trasposizioni videoludiche, presentando un motore grafico all’avanguardia ed un gamplay complesso e pieno di dettagli interessanti. Una versione provvisoria ci ha permesso di affrontare il lungo tutorial, che in un paio d’ore introduce efficacemente alle peculiarità del titolo: vediamo com’è andata.
Welcome to PandoraTerminata l’immancabile sequenza filmata che mostra lo sbarco degli umani sul rigoglioso pianeta Pandora ci troviamo a scegliere un aspetto per il nostro alter ego: questo è il primo indizio di un’effettiva contaminazione con l’RPG che farà capolino in diversi aspetti di quello che fondamentalmente è un action in terza persona con elementi free roaming.Una volta scesi in campo è possibile familiarizzare con i controlli, i quali si presentano più complessi del previsto: oltre alle armi principale e secondaria il nostro alter ego ha infatti a disposizione quattro abilità speciale attivabili con la pressione mantenuta del dorsale sinistro in combinazione con uno dei tasti frontali, come esplicitato da un menu radiale a schermo.Per quanto non esplicito, il tutorial iniziale è costituito da una lunga serie di brevi missioni che permettono al giocatore di familiarizzare con i molti aspetti del gameplay di Avatar. I primi incontri con le feroci creature che abitano l’isola svelano meccaniche shooter decisamente frenetiche: la velocità dei quadrupedi simili a enormi felini che ci troviamo ad affrontare costringe a rimanere sempre in movimento per evitare gli attacchi e cercare di mantenere la mira salda sui bersagli; la mancanza di uno zoom per il puntamento è compensata dalla sua natura parzialmente assistita, che manda a segno i colpi anche quando non perfettamente mirati. Indispensabile si rivela l’utilizzo della schivata attivabile con il grilletto sinistro, che fa compiere al personaggio una rapidissima capriola utile a levarsi dalle situazioni più spinose.Il gameplay è strutturato a missioni in un ambiente open world: per quanto inizialmente si abbia a disposizione una sola missione per volta, siamo certi che proseguendo nell’avventura si avrà la possibilità di accettarne di molteplici, e tenere ordine tra di esse tramite l’apposito quest log, che nella miglior tradizione GDR permette di segnarne una come attiva ed ottenere così il puntamento degli obbiettivi sulla mappa.L’esplorazione del territorio è possibile sia a piedi sia con l’ausilio dei veicoli, necessari a coprire le distanze maggiori: si passa da una quattroruote in stile dune buggy ad un hovercraft, ed è stata confermata la disponibilità di mezzi volanti ad un certo punto della storia.
Uomo vs Na’viSenza svelare importanti dettagli della trama, la quale segue da vicino quella della pellicola cinematografica mettendo il giocatore nei panni di uno dei compagni d’arme del protagonista del film, possiamo comunque rivelare che le mire colonialiste della razza umana nei confronti del pianeta Pandora scatenano una violenta ribellione della razza indigena dei Na’avi, i quali per quanto tecnologicamente arretrati riescono a rendersi minacciosi grazie all’imponenza fisica, all’agilità ed alla natura guerriera: alti circa tre metri, longilinei e caratterizzati da una spessa epidermide blu gli alieni si rivelano infatti pericolosissimi pur con armi rudimentali, come lance ed archi.Nel tentativo di evitare una guerra su larga scala l’esercito umano crea tramite tecniche genetiche gli Avatar, corpi identici a quelli dei Na’avi controllabili da un operatore umano tramite un’apposita interfaccia.Una delle missioni tutorial ci permette di collegarci ad uno degli Avatar e sperimentare un tipo di azione del tutto inedita: sprovvisti di armi da fuoco ci troviamo a riutilizzare lo stesso schema di comandi riadattato per il corpo a corpo, scoprendo uno stile d’azione molto differente e se possibile ancor più frenetico di quello sperimentato con i militari.Terminata questa breve digressione affrontiamo ancora qualche missione preliminare nel corso delle quali abbiamo modo di confrontarci con specie animali molto più impegnative da abbattere, come un coloratissimo simil-rinoceronte. In questi frangenti torna utile l’attivazione delle quattro abilità speciali a nostra disposizione: si passa dal rendersi temporaneamente invisibili ad un bonus per la corsa ed ancora un’onda d’urto in grado di respingere i nemici circostanti e un piccolo bonus di salute.L’ibridazione con il GDR fa si che l’accumulo di punti esperienza ad ogni uccisione e completamento di quest possa essere riconvertito nell’acquisto di nuove abilità tramite un apposito menu man mano che esse si rendono disponibili.Le ultime missioni introduttive ci hanno permesso di provare qualche nuova arma, complice anche la crescita del personaggio ed il conseguente sblocco di nuovi slot per portarle con sé, fino ad un massimo di 4. I ferri pesanti si sono rivelati di natura piuttosto standard: lanciarazzi, lanciagranate, lanciafiamme e via dicendo.Una volta completato il lungo percorso preliminare si ha accesso alla prima quest principale la quale mette il giocatore di fronte ad una delicata scelta: schierarsi con i Na’vi e rimanere al controllo dell’Avatar, oppure appoggiare le mire degli umani. Questa decisione spezza a metà il gioco, offrendo due linee di quest completamente differenti, perdipiù caratterizzate da due stili di gameplay molto differenti a seconda che si decida di giocare con l’Avatar o con l’umano.Per quanto non ci sia stato possibile addentrarci oltre nella campagna, le basi per un buon action game ci sono tutte: a fianco della buona riproduzione del pianeta Pandora e delle sue specie, il titolo offre un’inaspettata profondità e offre sin dal principio un fattore rigiocabilità non indifferente.Avendo affrontato solo il lungo tutorial, non ci è ancora dato di capire se le quest si riveleranno sufficientemente varie, dato che per le prime di ore si tratta perlopiù di andare dal punto A al punto B, oppure eliminare minacce nemiche; questo fattore sarà determinante per la valutazione finale in sede di recensione.
Comparto tecnicoLa versione Xbox 360 testata in redazione ha rivelato un comparto grafico già quasi definitivo: l’engine proprietario Dunia regala visuali caratterizzate da una discreta profondità di campo unita ad una buona quantità di dettaglio. Per quanto non dettagliatissimi, i modelli poligonali si sono rivelati comunque convincenti, mentre la qualità delle texture vive di alti e bassi, con esempi di scarsa definizione talvolta evidenti. L’abbozzo di fisica che gestisce le collisioni risulta non del tutto realistico soprattutto nelle fasi di guida.Buona la fluidità generale: l’azione scorre senza rallentamenti degni di nota.Interessante è il fatto che il titolo verrà venduto in un’unica versione: i fortunati possessori di televisioni 3D Ready dovranno semplicemente attivare l’apposita opzione dal menu per godersi un convincente effetto profondità. Le opzioni nel menu dedicato ci sono sembrate complete, con molti preset dedicati ai diversi pannelli 3D oggi in commercio.
– Possibilità di giocare come umano o Na’vi
– Doppia campagna
– Buona varietà di armi ed abilità
La nostra prova su Avatar ha confermato le buone impressioni ricavate dal primo incontro a Colonia: l’intenzione di Ubisoft di farne un tie in qualitativamente sopra la media trova conferme nella doppia campagna singolo giocatore, nell’arsenale vasto e nella possibilità di utilizzare le abilità speciali, al cui fianco si mostra un comparto tecnico di buona fattura. Rimane da verificare quanto vario ed appassionante saprà dimostrarsi il gameplay una volta entrati nel vivo dell’azione: per la risposta a questa domanda appuntamento a fine Dicembre con la recensione, rimanete con noi.