Anteprima

Assassin's Creed IV

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a cura di AleZampa

Los Angeles – I Caraibi sono un posto meraviglioso in cui perdersi: piccoli atolli incontaminati, un mare senza uguali nel mondo, un clima che farebbe invidia a qualsiasi altro luogo sulla terra. Non sempre però è stato così: c’è stato un tempo infatti nel quale quegli stessi atolli e quelle stesse isole sono stati il teatro di sanguinose battaglie, infami assassinii e infiniti litri di Rum versato. E’ quello il tempo di cui vi vogliamo parlare oggi: il tempo dei pirati.

Caraibi (cit.)Di Assassin’s Creed IV: Black Flag vi abbiamo già parlato in diverse anteprime, mettendovi a conoscenza di tutto quello che abbiamo potuto vedere, scoprire o anche solo immaginare dai sempre brevi video ed eventi organizzati da Ubisoft. Inevitabile quindi che anche in occasione della più importante fiera videoludica del mondo il publisher transalpino decidesse di portare nuovo materiale di uno dei suo cavalli da corsa più quotati.Nella presentazione a porte chiuse a cui abbiamo potuto assistere l’attenzione era del tutto rivolta ad una delle componenti su cui il team di sviluppo ha più puntato in fase di progettazione del titolo: il piacere della scoperta. Assassin’s Creed IV: Black Flag metterà l’intera area delle Antille a nostra completa disposizione, in un open world vero nel quale potremo liberamente vagare senza caricamenti di sorta o salti di mappa.La demo è iniziata da un piccolo villaggio di pescatori in una delle prime fasi di gioco, quando ancora il nostro addestramento da assassini non è del tutto completo. Avvicinatici alla voliera nella quale sono chiusi i piccioni viaggiatori, che fungerà ancora una volta da hub per le missioni dedicate ai contratti della gilda degli Assassini, abbiamo iniziato la più classica delle missioni di uccisione, nella quale il nostro obiettivo era una guardia fortunatamente presente nel nostro stesso villaggio. Senza perdere un attimo di tempo abbiamo avuto ragione del nostro obiettivo, con un’uccisione dall’alto le cui meccaniche non si discostano quasi in nulla rispetto ai capitoli passati. Visto però che il secondo obiettivo della nostra missione decide di scappare per mare, non ci resta che inseguirlo a bordo del nostro vascello, sul quale troveremo l’equipaggio sempre pronto a rispondere ai nostri ordini. Per ovvie ragioni di dinamicità il nostro veliero si muove con un’agilità che ha poco a che vedere con le lunghe e lente manovre dei vascelli dell’epoca, ma quello che si perde in realismo si guadagna in dinamicità e spettacolarizzazione delle sezioni navali. L’inseguimento è molto simile a quello già sperimentato in Assassin’s Creed 3, con però alcune succose aggiunte alla nostra nave e sopratutto un mare totalmente libero che ci permetterà di scegliere qualsiasi rotta per intercettare il nostro obiettivo. Una volta in zona di tiro sarà poi nostra cura abbattere le difese nemiche con i diversi tipi di cannone (la fila laterale, uno frontale o quello direzionabile a poppa) e finalmente gettarci all’assalto di quel che resta delle difese nemiche. Dopo aver dato l’input per l’abbordaggio, il nostro equipaggio andrà automaticamente all’assalto, e un comodo counter ci indicherà quanti nemici rimangono da uccidere. In questa fase starà a noi decidere come comportarci, se supportare l’attacco oppure rimanere a guardare, ma bisognerà tenere sempre in mente che se non daremo una mano con le nostre skill da assassino i nostri marinai moriranno più facilmente, costringendoci a cercarne degli altri.

Mare apertoUna volta avuto ragione del nostro obiettivo, abbiamo vagato per quella porzione di mare senza una meta specifica, notando che il mondo intorno a noi è effettivamente vivo e ricco di eventi ai quali potremo decidere se partecipare o meno. In lontananza, ad esempio, si potevano vedere due vascelli (uno spagnolo e uno inglese) scontrarsi in un circling mortale, dal quale noi ci siamo tenuti alla larga, ma che avremmo potuto ad esempio sfruttare per avere la meglio sulle due imbarcazioni indebolite. Girovagando per il Mar dei Sargassi abbiamo potuto invece notare una piccola isoletta sulla quale giaceva un cadavere abbandonato. Una volta sbarcati e ispezionate le vicinanze abbiamo potuto trovare una mappa del tesoro con delle indicazioni indispensabili per il ritrovamento di un forziere nascosto. Questo genere di eventi non sarà affatto infrequente e sarà pressoché essenziale per poter accedere a tutti i collezionabili e i segreti del titolo. Non sarà infatti indispensabile avere la mappa per trovare il corrispettivo tesoro, ma scavare a caso in tutte le isole conosciute potrebbe rivelarsi un tantino scomodo. Nella nostra caccia al tesoro inoltre abbiamo avuto la possibilità di salvare due prigionieri dei soldati spagnoli: quando questo avverrà, e la nostra ciurma sarà sottostimata, ci verrà data la possibilità di reclutare le persone appena salvate, in modo da aver sempre qualche compagno fidato a manovrare i cannoni e seguirci negli abbordaggi più sanguinosi. Abbiamo potuto vedere questa demo su un PC con caratteristiche analoghe a quella che sarà PlayStation 4, e il salto con l’attuale generazione, seppur non abissale (si tratta comunque di un titolo atteso anche su PlayStation 3 e Xbox 360), è comunque evidente. L’acqua, come tutti gli effetti ambientali e atmosferici degli ultimi titoli Ubisoft è perfettamente ricreata, e la maggior potenza di calcolo si riflette su un framerate più stabile, animazioni migliorate e un gran numero di dettagli prima impossibili a schermo. Ultima nota di merito all’applicazione per iOS e Android che accompagnerà il titolo: una volta collegata con il nostro account Ubisoft terrà traccia in tempo reale di tutti i nostri movimenti e conquiste, segnando ad esempio la rotta per un tesoro grazie ad una mappa appena scoperta o indicando punti di interesse posizionati da alcuni nostri amici, come ad esempio la presenza di balene (che si potranno anche cacciare).

– Setting sempre più convincente

– Mappa enorme totalmente esplorabile

– Sezioni navali varie e divertenti

– Ahrr!

Assassin’s Creed IV: Black Flag continua il suo percorso d’avvicinamento verso la data di release, aggiungendo ogni volta qualcosa di nuovo che rende l’ambientazione sempre più intrigante e promettente. Le promesse di un vero free roam open world per ora sembrano mantenute, con la solita quantità di cose da fare tenute insieme da una mappa decisamente ampia visibile sin da subito nella sua interezza. Per quanto il setting si distacchi da quello a cui la serie ci aveva abituato, la nuova via sembra riuscire a portare nuovamente il vento in poppa a un franchise che, nonostante le ottime vendite e gli ottimi riscontri di critica, ha bisogno di innovarsi senza stravolgersi.

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