Recensione

X3: Albion Prelude

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a cura di Fr3nch11

L’universo è in continuo mutamento e ciò che sembrava essere una guerra fra la razza umana e le altre razze per il predominio commerciale delle rotte intergalattiche conosciute ha assunto proporzioni globali.L’Universo X sta cambiando: ciò che era non è più e ciò che è non sarà. Egosoft rilascia su Steam il nuovo X3: Albion Prelude, l’ultima sfida nel mondo di X3 prima del titolo completamente rinnovato che verrà rilasciato nel 2012: X Rebirth. Le corporazioni stanno gareggiando per la detenzione del potere e stanno conducendo l’Universo X verso una nuova direzione. Una scoperta tecnologica permetterà grandi accelerazioni spazio-temporali, creando strade veloci nello spazio e permettendo all’economia globale di espandersi su scale senza precendenti. Le autostrade, caratteristica principale di X Rebirth, non sono ancora pronte, ma è possibile assistere alla loro costruzione e partecipare alle battaglie per la creazione di economie auto-sostenibili sempre più ampie. Questo è X3: Albion Prelude.

Facciamo un po’ di ordinePrima di discutere sul gameplay di X3: Albion Prelude, è utile fare un po’ di chiarezza su come acquistare il gioco e sul costo, che varia a seconda dei titoli precedenti già posseduti.Intanto è importante dire che al momento il titolo può essere scaricato solamente online attraverso i server Steam (per PC) o su Appstore di Mac. La versione retail del prodotto, X3: Terran War Pack, verrà rilasciata il 24 febbraio 2012 e conterrà X3: Terran Conflict, X3: Albion Prelude ed X3 Albion Prelude Soundtrack (contenuto speciale) al costo di € 19,99.Al momento, solamente i possessori di X: Superbox potranno scaricare gratuitamente Albion Prelude dai server Steam. I possessori di X3: Terran Conflict dovranno, invece, pagare un obolo di € 9,99. Per poter effettuare il download gratis o per l’offerta ad hoc per i possessori di X3: Terran Conflict, si dovrà precedentemente registrare la propria copia di X: Superbox o X3: Terran Conflict su Steam. Per maggiori informazioni leggere qui.

Universo EgosoftPer chi ancora non conosce la vastità del mondo di gioco creato da Egosoft, X3: Albion Prelude potrebbe essere il modo di avvicinarsi a quanto di più ampio e complesso ci sia, attualmente, nel mondo ludico. I giocatori alle prime armi si perderanno all’interno dei vari menu di gioco, di fronte alle possibili interazioni comunicative con i piloti delle altre navicelle o cargo, e tutti, ma proprio tutti, resteranno a bocca aperta osservando lo spettacolo dell’universo offerto da X3. Gli episodi precedenti della saga hanno raccontato di come l’universo sia arrivato fino a qui. Guerre intestine sfociate in battaglie spaziali per il predominio commerciale della razza umana sulle altre razze hanno generato odio e rancore ed hanno portato ogni forma di vita intelligente a prendere provvedimenti: nascono così astronavi superveloci, caccia militari di ogni genere, armi sempre più efficaci, navette cargo, stazioni orbitanti e fabbriche automatizzate in grado di produrre ogni tipo di materie prime.

Gameplay completo e complessoAd inizio avventura, dopo aver scelto il livello di difficoltà (da normale a morte sicura) che vi permetterà di iniziare con ruoli diversi all’interno delle varie corporazioni ed alla guida di navicelle differenti, potrete imparare i comandi principali grazie alla scuola di volo (tutorial) proposta prima dell’inizio della storia. Fin da subito l’immensità di dati messi a disposizione del giocatore farà perdere di vista gli obiettivi principali della trama: possibilità di comunicare con le altre navi spaziali, impostazioni del pilota automatico, settaggio delle armi e degli scudi e tante altre informazioni distoglieranno per un po’ la nostra attenzione dal resto del gioco. Il tutto è controllabile attraverso semplici click con il mouse, rendendo l’azione veloce e piacevole: niente decine di tasti (da conoscere a memoria) da utilizzare per impartire comandi o altro, il mouse sarà lo strumento di input principale del gioco. Così, dopo il breve tutorial, ci ritroveremo letteralmente con la testa fra le nuvole in cerca di un nuovo lavoro per raccimolare qualche soldo. Le astronavi e le stazioni presenti nel nostro stesso settore di universo  sono completamente tracciabili (per gli spostamenti) e l’interazione con tutti gli oggetti è massima. Una “C” barrata di colore giallo o un mirino rosso sopra le strutture visibili o delle lampadine accese, indicheranno che una volta attraccati (o attraverso la comunicazione) potremo accettare o rifiutare alcune missioni che ci verrano proposte. In seguito, più avanti nel gioco, l’acquisto di scanner e trivelle ci permetterà di attraccare sugli asteroidi e ricavarne minerali. Uno degli aspetti più interessanti introdotti con questo nuovo capitolo dell’Universo X è la gestione delle quotazioni di borsa a livello galattico. Per farla semplice, grazie ai grafici che mostreranno l’andamento dei mercati e di ogni singola mercanzia reperibile, sarà possibile diventare dei veri e propri broker in grado di acquistare merci a prezzi stracciati e rivenderli nell’angolo opposto della galassia a prezzi spropositati, approfittando dell’aumento della richiesta di quella risorsa. Un ruolo importante è svolto dai mercanti presenti in ogni stazione orbitante che pagheranno profumatamente ogni viaggiatore che soddisferà le loro richieste: ma non sarà facile. Le quantità di risorse che i mercanti vogliono sono difficili da reperire edi costi di acquisto potrebbero rivelarsi troppo esosi, soprattutto ad inizio avventura. Potremo anche acquistare delle proprietà su alcuni pianeti ed ovviamente ogni aspetto delle nostre navicelle è personalizzabile: dal tipo di armi equipaggiato, la potenza dei motori, gli scudi e tutti gli  annessi e connessi. La reputazione del nostro pilota è la massima espressione dei rapporti con le varie corporazioni: se il vostro sogno è diventare pirati delle stelle attaccando qualsiasi cargo per prendere possesso del bottino, alcune stazioni officina o fabbriche di armi e munizioni potrebbero non gradire il vostro attracco e potrebbero addirittura attaccarvi al vostro solo avvicinarvi. Inoltre, vicino alle stazioni orbitanti, sono sempre presenti dei caccia di pattuglia per mantenere in sicurezza il settore: inutile dire che una volta individuati, per voi la vita non sarà facile. In questo modo, ossia compiendo azioni che vanno a favore o contro una o l’altra corporazione, darete carattere al vostro personaggio e la storia si differenzierà in base ai vostri comportamenti. Insomma, un po’ come succede in titoli come Mass Effect dove ad ogni azione corrisponde una reazione dell’ambiente circostante. Ottimo lavoro.
L’occhio vuole la sua parte… anche fra le stelleIl comparto grafico è migliorato moltissimo dal predecessore della saga. L’introduzione di oltre 30 fra navi e stazioni spaziali ha variegato i mezzi che potremo incontrare nel corso dell’avventura, ma non è tutto. Anche le texture paesaggistiche e descrittive hanno subito delle varizioni, seppur minime rispetto agli altri titoli. La rappresentazione dei pianeti, per esempio, è ottima: ogni pianeta ha la sua atmosfera che ruota al di sopra della superficie ed in base al sole che lo illumina, i giochi di luce ed ombre ne esaltano le peculiarità della crosta (dettagli al massimo). La gestione stessa degli elementi grafici ha subito delle modifiche che rendono il gioco molto più fluido e prestante sulla maggior parte dei PC. Infatti, anche chi ha un personal computer un po’ più datato sarà in grado di rimanere a bocca aperta senza dover settare i dettagli al massimo e perdere fps. X3: Albion Prelude esprime il meglio di sé giocato con un impianto surround: le musiche caratterizzano ogni momento dell’azione ed accompagnano il pilota attraverso i lunghi viaggi spazio-temporali che occorrono per spostarsi durante le missioni. Gli effetti sonori e le voci dei robot delle stazioni orbitanti sono perfette e danno un tocco assolutamente reale all’intero videogame. Peccato, ma diventa quasi un particolare, che il parlato sia in inglese sottotitolato, ma è davvero un dettaglio. Ultima ma non ultima la longevità, garantita grazie ai mille aspetti sui quali ci si può concentrare nel corso del gioco: da quello commerciale a quello militare. Insomma, scegliete chi volete essere ed indossate il casco, X3: Albion Prelude vi darà modo di realizzare il vostro sogno.

HARDWARE

Requisiti minimi:– OS: Windows XP (SP-2), Vista SP1– Processore: Pentium® IV or AMD® 2.0 GHz– Memoria: 1 GB RAM– Scheda grafica: 256 MB 3D DirectX 9 Compatible video card (non onboard) con Pixel Shader 1.1– Hard Drive: 10GB di spazio libero– Scheda audio: Soundcard (Surround Sound support recommended)Requisiti raccomandati:– OS: Windows XP (SP-2), Vista SP1– Processore: Intel® Core™ 2 Duo or AMD® 2.0 GHz– Memoria: 3 GB RAM– Scheda grafica: 256 MB 3D DirectX 9 Compatible video card (non onboard) con Pixel Shader 3.0– Hard Drive: 10GB di spazio libero– Scheda audio: Soundcard (Surround Sound support recommended)

– Universo vastissimo

– Alte performance su PC

– Massima libertà di movimento

– Longevità garantita per decine e decine di ore

-Trama coinvolgente

– Ottimi gli effetti speciali

– Ancora pochi modelli di astronavi

– Mancanza del parlato in italiano

– Titolo particolarmente complicato per i profani del genere

9.0

Neil Armstrong diceva che guardando la Terra dallo spazio riuscì a coprirla con il pollice ma non si sentì un gigante, al contrario pensò a quanto fosse piccolo. E’ un po’ ciò che accade ritrovandosi di fronte alla maestosità di questo titolo. I dettagli grafici sono esagerati, così come gli elementi con i quali si può interagire nel corso dell’avventura.

Il gameplay, complesso, è unico nel suo genere, ben architettato e lascia ampio spazio alla definizione del carattere del pilota facendolo essere parte di un mondo che davvero cambia nel corso dell’avventura così come annunciato dalla stessa Egosoft. La musica rende l’esperienza molto intrigante ed interessante e la curiosità di vedere da vicino le stazioni orbitanti, i cargo e le navette postali o taxi vi faranno perdere un sacco di tempo distogliendovi (almeno all’inizio) dalle missioni che dovrete portare a termine.

La difficoltà della trama resta l’unico punto negativo: fin dall’inizio dell’avventura potreste accettare missioni descritte come “molto difficili” senza avere nessuna possibilità di portarla a termine. Manca, in un certo senso, un adattamento del gioco alle capacità reali del giocatore. Peccato che le voci siano in inglese: già così sembra davvero di essere a bordo di una navetta spaziale, ma sentirsi chiamare capitano in italiano da un maresciallo di corvette avrebbe avuto tutto un altro sapore.

Voto Recensione di X3: Albion Prelude - Recensione


9