Recensione

Steamworld Heist

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Uno degli aspetti migliori dell’attuale mercato videoludico, che pure consta di diverse abitudini pessime (tanto da parte dei publisher quanto da parte del pubblico, è la possibilità di avere accesso a progetti tripla A da milioni di dollari e, nell’arco dello stesso pomeriggio di gioco, a progetti indipendenti costati due lire, magari sviluppati da team ristretti di persone, che, però, riescono a sovvertire i pronostici, rivelandosi altrettanto divertenti (se non di più…) rispetto ai primi.Steamworld Heist, l’atteso secondo lavoro degli svedesi di Image & Form, appartiene alla seconda categoria, non tanto per il budget e la ristretta cerchia di programmatori quanto per la capacità di divertire, e di farlo su più livelli.

Steampunk galaxyCome per quella piccola gemma indipendente che si è rivelato essere Steamworld Dig, più che l’aspetto narrativo in sé, ad affascinare dei prodotti di Image & Form è l’universo immaginifico in cui sono ambientati: dopo un west polveroso, disperato ma non privo di una sottile vena umoristica, il team svedese ci catapulta tra le stelle, ma lo fa senza ricorrere ad astronavi scintillanti e tecnologie avanzate.Le navi che si incrociano tra le galassie di Steamworld Heist sono bagnarole ipertecnologiche, ammassi di ferraglia che sembrano tenuti insieme con il nastro adesivo e, al cui interno, nella maggioranza dei casi, brulicano pirati spaziali, bucanieri dell’aria e loschi individui, tutti pronti ad ammazzare la loro stessa madre (se ne avessero una, visto che sono tutti robot) per un po’ di malloppo e qualche credito extra.La nave che ci troveremo a dirigere, nei panni del Capitan Piper Faraday, non costituisce eccezione: oltre a lei, l’equipaggio è composto dal fido Gabriel Stubbs, detto “Seabrass”, e dal pilota, Wonky, che, nonostante la lingua lunga, non scende mai per sporcarsi le mani durante le numerose sparatorie che il titolo proporrà.A questo terzetto di avventurieri della domenica si aggiungeranno presto un manipolo di figure tanto improbabili quanto divertenti, ognuna dotata di linee di dialogo (testuale, niente doppiaggio nemmeno stavolta) che spesso strapperanno più di una risata.In questo universo malandato e senza legge, dove i gestori dei bar sono tartassati dai Loyalists che impongono loro tasse esorbitanti e può capitare di imbarcarsi in un concerto live delle controparti digitali degli Steam Powered Giraffe (gruppo americano realmente esistente), il giocatore scoprirà, missione dopo missione, un complotto di pochi, teso a garantire loro ricchezza e potere.Ho giocato a strategici a turni molto meglio organizzati a livello meramente narrativo, ma l’atmosfera e lo humour che sono ormai un marchio di fabbrica del team di sviluppo non hanno perso un’oncia del loro fascino dai tempi di Steamworld Dig, e l’incedere è quindi assai gradevole, tanto che mi auguro che anche il prossimo titolo di Image & Form sia ambientato nello stesso mondo immaginario.

Sparatorie in 2DCon coraggio, e non senza un pizzico di incoscienza, gli sviluppatori hanno deciso di dare un taglio alle dinamiche di gioco pur molto apprezzate del precedente capitolo per tentare la strada della strategia a turni, ma in maniera assai peculiare, ovvero con la stessa inquadratura di un platform game bidimensionale.

I campi di battaglia, rappresentati perlopiù da navi nemiche abbordate tra le stelle, sono un coacervo di scale improvvisate, cunicoli nei quali infilarsi e porte da aprire, dietro alle quali ci attendono le insidie più disparate, da una manciata di nemici con il coltello tra i denti a torrette difensive, passando per trappole mortali e barili che esplodono solo a guardarli.La visuale, atipica per uno strategico a turni, rende l’esperienza di gioco diversa dalla maggioranza dei congeneri, perché ostruisce il campo visivo del giocatore e lo costringe a studiare strategie sul momento, adattandosi al meglio alle variegate situazioni che il titolo propone: se prodotti come Fire Emblem e Final Fantasy Tactics premiano la capacità di prevedere, con qualche turno di anticipo, le possibili mosse dell’avversario, quasi si giocasse a scacchi, Steamworld Heist incita il giocatore ad adattarsi velocemente ai mutamenti del campo di battaglia, complice anche il continuo arrivo di rinforzi nemici dopo le nostre incursioni.Prima di ogni missione, che ha un numero predeterminato di personaggi che è possibile portare in battaglia, si sceglie il loadout preferito dei membri del proprio party, per poi attraccare su una navicella nemica e gettarsi nella mischia, un passo dopo l’altro, senza mai sapere cosa si cela in cima ad una scala o dietro una porta e con la possibilità, per nulla remota, di cadere in una bella imboscata.In soccorso del giocatore vengono oltre cento armi diverse che, insieme ai perk che vengono sbloccati dai personaggi salendo di livello, costituiscono il substrato ruolistico di Steamworld Heist: ogni arma è unica, tanto nel design quanto negli effetti sul campo di battaglia, e la scelta dell’armamentario può davvero fare la differenza tra la vita e la morte.Ci sono pistole a colpi penetranti, capaci di bucare più nemici contemporaneamente nella stessa linea di tiro, mitragliatrici dal rateo di fuoco esplosivo ma dalla scarsa precisione, fucili di precisione che non consentono di sparare dopo essersi mossi, e tanto altro ancora.In condizioni normali, il giocatore dispone della possibilità di portare un attacco a turno e di spostarsi per un numero di caselle limitato, oppure di saltare l’attacco ma sprintare, coprendo distanze considerevoli, ma la quantità di varianti è decisamente vasta, tra la possibilità di essere azzoppati e quella di attaccare due volte per turno, a seconda delle abilità impiegate e dell’armamentario che si è deciso di portarsi in battaglia.Nonostante la grande importanza del sistema di coperture durante le prime ore di gioco, quando un paio di colpi ben assestati bastano a mandare in frantumi qualunque membro del nostro party, Steamworld Heist premia un atteggiamento aggressivo, visto che tutte le coperture sono distruttibili e che gli oggetti curativi hanno ben poca utilità: certo, rischiando spesso sarete costretti a riavviare la missione, con un notevole danno pecuniario, ma solo chi risica rosica.

Classe da vendereConsci che il budget a disposizione e le limitate potenzialità di 3DS non avrebbero consentito di percorrere la strada di system seller quali Fire Emblem Awakening, i ragazzi di Image & Form hanno puntato tutto sullo stile, sulla caratterizzazione del mondo di gioco e degli sgangherati personaggi che lo popolano, colpendo nel segno come ai tempi di Steamworld Dig (se non di più): l’inquadratura bidimensionale esalta un set di animazioni eccelso, con movenze sempre credibili e uno spettacolare ralenty in occasione delle uccisioni (sia nemiche, sia amiche), come anche i dettagli nell’abbigliamento dei nostri personaggi, che possono indossare quasi un centinaio di cappelli diversi, che contribuiscono a donare loro un aspetto ancora più buffo di quello che già avrebbero.La colonna sonora, poi, mi ha costretto a cercare in rete video e informazioni del gruppo che se ne è occupato, i già citati Steam Powered Giraffe, che prima di Steamworld Heist mi erano del tutto ignoti e che invece da giorni popolano le mie tracklist preferite: oltre ad adattarsi perfettamente alle atmosfere di gioco, contribuendo a consolidare l’impressione di essere a metà tra il vecchio west e un viaggio intergalattico, le tracce cantate (tra cui spicca la splendida “Prepare for Boarding” che già accompagnava il trailer di qualche mese fa) donano varietà ed epicità alla progressione, alternandosi a musiche di puro accompagnamento durante le sparatorie.Lo spazio necessario per la colonna sonora è stato ricavato tagliando il doppiaggio, presente solo nel “gibberish” tanto caro a Mario e ai vari Fable, scelta che però non disturba più di tanto: molti dei protagonisti di Steamworld Heist non hanno bisogno di parlare per veicolare i loro stati d’animo.

– Coraggioso e originale

– Oltre cento armi tra cui scegliere

– Colonna sonora magnifica

– Offre molto per quello che costa

– Fastidiose limitazioni dell’inventario

– Manca l’overwatch

8.5

In un mercato in cui seguiti e franchise annuali abbondano, va applaudito il coraggio di una software house indipendente che, raggiunto il successo con un esordio fulminante, decide di sparigliare le carte e proporre qualcosa di completamente diverso, senza che il livello qualitativo cambi di una virgola.

Steamworld Heist cambia registro non solo rispetto al suo predecessore ma anche a tutti gli altri strategici a turni disponibili su Nintendo 3DS, offrendo un gameplay bilanciato e divertente ed un livello di sfida sempre stimolante, favorito anche dalla presenza di numerosi livelli di difficoltà, che rendono l’esperienza adatta ad un pubblico quanto mai vasto.

Il fatto che, per l’intero mese di dicembre, il titolo sia venduto in promozione e dia diritto al download di un tema dedicato per la console portatile Nintendo rappresenta solo un ulteriore motivo per dargli una possibilità.

Voto Recensione di Steamworld Heist - Recensione


8.5