Recensione

SpiritSphere

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Eendhoorn Games è lo studio composto da un’unico sviluppatore olandese, il cui obiettivo è riuscire a programmare giochi piccoli che possano allo stesso tempo essere originali e divertenti. La sua ultima creazione si chiama SpiritSphere, ed è il risultato di un ibrido tra generi apparentemente diversi: quello action di The Legend of Zelda e quello sportivo di Windjammers.
Quando Pong diventa action
Lo scopo del gioco è semplicissimo: bisogna cercare di mandare la sfera nella rete avversaria e il vincitore è colui che riesce a raggiungere un numero di punti prestabilito prima del proprio avversario. Il funzionamento è molto simile al classico dei videogiochi, Pong, ma irrobustito da una piccola dose action: non controlleremo delle semplici “barre”, ma un personaggio vero e proprio; per respingere la palla potremo posizionarci con il nostro corpo oppure sferrare un attacco, a sua volta caricato o normale. Usando l’attacco potremo utilizzare lo stick analogico per dare l’effetto alla palla (scegliere di indirizzarla verso una direzione), stessa cosa per quanto riguarda il colpo caricato, con cui potrebbe essere possibile anche influenzarne la velocità a seconda dell’angolatura e della potenza data dal nostro colpo. Possiamo inoltre effettuare una rotolata allo scopo di posizionarci più velocemente in una particolare posizione, mossa indicata per effettuare recuperi in extremis. In alcuni livelli sarà possibile anche trovare dei power-up per avere dei vantaggi temporanei, come una pozione che ingrandirà il nostro personaggio o degli stivali che ci renderanno più rapidi; questi rappresentano una divertente variante e avremmo gradito una loro presenza su tutti i livelli di gioco, con un’eventuale possibilità di disattivarli. La grafica 8-bit, molto gradevole, ricorda particolarmente The Legend of Zelda: Link’s Awakening, titolo uscito su Game Boy; non è quindi un caso che il personaggio principale del gioco dal nome Lyn ne sia una chiara citazione.
In compagnia è meglio
Lo sviluppatore non ha mai provato a nasconderlo: SpiritSphere è un’esperienza pensata principalmente per il multiplayer, dunque tutti quei giocatori che stanno cercando un’esperienza leggera ma da giocare in solitaria resteranno probabilmente delusi da questo titolo; una modalità in single player è comunque presente e rappresenta anche il modo più rapido di ottenere monete per sbloccare (casualmente) i diversi contenuti extra, ma è molto ripetitiva e probabilmente stancherà in poco tempo il giocatore. Non vi è dunque alcuna campagna né storia, ma solo avversari controllati dalla CPU, in alcuni casi particolarmente aggressiva, da sconfiggere. Se fallirete in uno dei livelli, vi verranno sottratte alcune delle monete guadagnate; considerato che il motivo principale per cui si gioca questa campagna è proprio quello di guadagnarle, avremmo preferito che ci venisse data la possibilità di interrompere la sfida tenendo le monete attualmente guadagnate, e di sottrarle solo se effettivamente si vorrebbe proseguire con la sfida; riteniamo che ciò avrebbe aiutato la rigiocabilità del titolo e avrebbe anche reso l’operazione meno frustrante di quanto lo sia già. Sono presenti 7 personaggi giocabili (e sbloccabili) in tutto, con una mossa caricata unica per ciascuno di essi; da un lato questo aiuta a offrire un po’ di varietà al gioco, ma dall’altro mette in mostra seri problemi di bilanciamento, con alcune abilità decisamente troppo forti rispetto ad altre (per esempio, un’abilità permette di risucchiare la sfera nelle vicinanze e tenerla ferma fino a quando non sarà rilasciato il pulsante, e un’altra permetterà al personaggio di moltiplicarsi). Dobbiamo poi riferire che il multiplayer pur, essendo la parte migliore e più divertente del gioco, è disponibile solo in locale: non è presente infatti alcuna modalità online, il che limita ulteriormente le opzioni per chi vuole giocare in solitaria.

– Divertente in multiplayer…

– Gameplay semplice ed intuitivo

– Buona varietà di personaggi…

– …ma con poca attrattiva in singolo

– Assente la modalità online

– …ma vi sono problemi di bilanciamento

– Diventa ripetitivo in fretta

5.0

SpiritSphere è il frutto di un’idea originale che, se sviluppata con maggiore attenzione, avrebbe potuto ricavarsi un buon mercato tra una fetta maggiore di utenti. Purtroppo la sua ampia devozione al multiplayer (a cui manca l’online), i problemi di bilanciamento dei personaggi e la sua natura ripetitiva lo rendono ideale solo per coloro che cercano partite brevi insieme a qualche amico.

Voto Recensione di SpiritSphere - Recensione


5