SpazioMMO - marzo 2014

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a cura di Plinious

Allietati dai primi caldi della primavera si rinnova il consueto appuntamento con il nostro mensile dedicato all’universo dei MMORPG e tutto ciò che gli gira attorno. The Elder Scrolls Online, WildStar, Warlords of Draenor solo per citare i più attesi: quel che ci attende a partire da questo mese è un fitto calendario di eventi e uscite che rivoluzioneranno il mercato massivo e i suoi giocatori. Una vera “grande bellezza” nella quale non vediamo l’ora di tuffarci insieme. Si dia dunque il via alle danze.
Iniziamo con DayZ che nelle settimane scorse ha fatto parlare di sé per due importanti annunci: il primo, clamoroso, è quello dell’uscita di Dean “Rocket” Hall da Bohemia Interactive a fine anno. Il creatore dell’acclamata mod lascerà infatti la software house ceca per fondare uno studio proprio in Nuova Zelanda. La notizia ha destato molte perplessità, visto che Hall lascia mentre la versione stand-alone di questo survival multiplayer è ancora in alpha e ben lontana dalla versione definitiva, che non giungerà prima del 2015. Tuttavia, forse proprio per reagire alla pioggia di lamentele in seguito alla notizia, Bohemia ha dichiarato che il team di sviluppo di DayZ ha recentemente raddoppiato il personale, garantendo quindi progressi più rapidi ed efficienti, fix dei bug compresi. Speriamo che sia effettivamente così perché il potenziale per un gioco “mostruoso” c’è tutto. Ricordiamo che il titolo basato sul motore di Arma II è acquistabile in early access su Steam.
Cambiando argomento, avete voglia di pagare per la vostra casa? No, non ci riferiamo al costo dell’affitto né tantomeno a quello dell’IMU, bensì alle case virtuali. Svariati sono gli RPG persistenti che propongono la feature dell’housing, ovvero la possibilità di possedere case e sedi digitali da arredare a piacimento. L’ultimo ad aggiungersi alla lista è Star Wars: The Old Republic. Bioware ha infatti annunciato l’implementazione sul suo prodotto del player housing tramite un’espansione digitale nominata Galactic Strongholds, come potete vedere dal trailer rilasciato. Un’aggiunta promettente sulla carta, che bisogna vedere come verrà realizzata: quasi sicuramente verrà adottato un sistema istanziato, anche se noi avremmo preferito di gran lunga un housing open world sulla falsariga dell’intimenticato Star Wars Galaxies. In ogni caso l’espansione arriverà il 24 giugno per gli abbonati e ad agosto per gli utenti free.
Ora parliamo un attimo di RIFT, il MMORPG di punta di Trion Worlds. Il gioco, passato al F2P nell’anno passato, può vantare uno dei modelli più onesti e corretti sulla piazza. Gli sviluppatori hanno inoltre annunciato che stanno lavorando sulla versione 3.0, la quale equivarrà a una vera espansione gratuita per quantità di contenuti: non mancheranno nuove regioni, l’inedito piano elementale dell’acqua e un aumento del level cap. Per preparare player e server all’imminente cambiamento alcune delle novità promesse sono state anticipate alla patch 2.7: quest’ultima dunque presenterà, oltre a una mappa PvP immacolata, quattro soul nuove di zecca per ogni classe (precisamente liberator, oracle, physician e arbiter) che potranno essere acquistate nello store in-game. La 2.7 dovrebbe uscire i primi di aprile, con la 3.0 a seguire di qualche mese.
Da un free to play all’altro, è d’uopo trattare anche Neverwinter, l’action MMO di Dungeons & Dragons di cui Cryptic Studios e Perfect World hanno presentato il terzo module update. Questo aggiornamento gratuito prende il nome di La maledizione di Icewind Dale, verrà pubblicato in primavera e porterà sui server una valanga di novità, tra cui diverse regioni inedite, nuove risorse, fazioni, mob e boss, una nuova campagna PvE, la primissima campagna PvP, un sistema di classifiche e matchmaking migliorato e molto altro. Per gli appassionati si tratterà di un ritorno a casa, visto che Icewind Dale è già stata l’ambientazione di due grandi GDR di Black Isle del decennio scorso, nonché di molte novelle di R. A. Salvatore. Siamo insomma impazienti di fare ritorno nella Valle del Vento Gelido: per saperne di più collegatevi all’apposita pagina del sito italiano. Peccato solo che a questo modulo non corrisponda anche il debutto di una nuova classe (come successo per il ranger con Shadowmantle), che sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Andiamo ora ad approfondire i grandi protagonisti della scena massiva di questo mese, ovvero i già citati Guild Wars 2, WildStar e The Elder Scrolls Online.
Guild Wars 2
Il mese scorso avevamo lasciato Guild Wars 2 con l’invasione di Lion’s Arch da parte delle forze di Scarlet Briar. Il 18 marzo è approdato sui server Aftermath, l’evento di riepilogo che conclude la prima stagione della living story. La mefistofelica sylvari (* attenzione: rischio spoiler *) ha seminato il panico nella capitale ma alla fine è stata sconfitta insieme alle sue armate: un manipolo di eroi è riuscito a penetrare nella sua nave volante e l’ha uccisa al termine di una disperata battaglia. Tuttavia, Tyria non è ancora al sicuro, anzi; nonostante la sua morte, i piani di Scarlet hanno avuto successo: il suo enorme sommergibile, continuando a trivellare il terreno, ha generato un’immensa fenditura e risvegliato Mordreroth, uno degli antichi draghi dormienti, portatori di caos e distruzione, con il quale gli abitanti di Tyria dovranno presto avere a che fare (qui trovate il video in questione).
Si profila quindi all’orizzonte una minaccia ancor più estrema per i giocatori. Se questo equivarrà all’arrivo di un’espansione a pagamento o ad altre patch gratuite, ancora nessuno lo sa. Ma intanto ArenaNet ha fatto chiarezza sul futuro prossimo del titolo annunciando un’importante patch di sole feature per il 15 aprile, che apporterà grossi cambiamenti al trait system con quaranta tratti nuovi e molti ribilanciati, nonché miglioramenti al combat, all’account bound, al looking for group e al gioco di gruppo. In aggiunta, il 28 marzo dovrebbe iniziare pure la stagione primaverile del WvW che andrà avanti fino al 30 maggio.
WildStar
Sotto l’ala protettiva di NCSoft sta anche WildStar, l’MMO in salsa sci-fi (e grafica cartoon) di Carbine Studios che proprio in queste settimane si è fatto provare più volte in fase di beta.
Di primo impatto, inutile nasconderlo, WildStar ricorda il solito World of Warcraft. Dopo un esauriente tutorial, il gameplay si rivela quello tipico dei themepark che abbiamo imparato a conoscere negli anni, fatto di quest, dungeon, esplorazione e uccisione di mob, con in mezzo una spruzzatina di eventi dinamici e jumping puzzle alla Guild Wars 2. Le meccaniche insomma sono quelle classiche del genere, ma con un tocco più dinamico tanto nel movimento (sono presenti schivata, sprint e double jump) quanto nel combat (le skill possono essere castate in movimento) e nelle quest (spesso le missioni possono essere consegnate senza dover tornare dagli NPC); inoltre l’action bar è limitata, perciò le abilità vanno scelte con attenzione di volta in volta. Completano il quadro un housing curatissimo e una feature interessante come i path (in pratica professioni su cui ogni PG si può specializzare), come l’esploratore o lo scienziato.
Nel frattempo è arrivato il grande annuncio: WildStar uscirà il 3 giugno (con l’early access che partirà il 31 maggio), ponendosi dunque in mezzo tra l’uscita di Elder Scrolls Online e quella di Warlords of Draenor. I preorder sono aperti da pochissimi giorni (qui potete visionare il relativo trailer) e daranno accesso ai seguenti contenuti: tutti i restanti beta weekend, tre giorni di head start, una rocket house (un’originale casa costruita su un razzo), un trofeo esclusivo per l’housing, una bag aggiuntiva e la possibilità di riservare il nome del proprio personaggio. Il prezzo è di 44,99 € per la standard edition e 59,99 per la deluxe e, lo rammentiamo, il titolo sarà pay to play, ma potrebbe riservare qualche sorpresa ai fan soprattutto per merito dei suoi vulcanici developer: d’altro canto che i ragazzi di Carbine siano gente in gamba è evidente dal fatto che, dopo gli ultimi feedback non entusiasmanti, hanno deciso di rifare da zero l’interfaccia. La nuova UI 2.0 è distribuita lungo lo schermo e interamente personalizzabile, risultando molto più pulita e leggibile, mentre lo stile grafico rimane piacevole e colorato.
Per il resto, WildStar promette di accontentare la fetta dei player originari di “WoW”, grazie a raid impegnativi e un endgame fortemente basato sul gioco di gruppo. Se invece siete interessati agli aspetti competitivi del titolo non potete perdervi il nuovo devspeak video riguardante arene e battleground. Per raggiungere il sito ufficiale ed eventualmente prenotare il gioco visitate www.wildstar-online.com.
The Elder Scrolls Online
Ormai ci siamo: il MMORPG di Elder Scrolls è alle porte e i server PC apriranno il 4 aprile (cinque giorni prima per chi effettua il preorder), mentre la versione per PS4 e XboxOne arriverà solo a giugno. Dopo la rimozione dell’NDA la rete è stata subissata di video e articoli. Le stime ufficiali poi parlano di oltre 5 milioni di giocatori registrati alla beta: cifre pazzesche che dimostrano l’hype attorno al titolo in questione.
ZeniMax Online Studios ha approfittato dei feedback ricevuti dai player per modificare in corsa alcuni aspetti del prodotto prima del lancio: in particolare sono state introdotte le collisioni con gli NPC mentre è stato rimosso l’obbligo di affrontare le isole iniziali, quelle dopo il tutorial su Coldharbour (che servivano più che altro come introduzione al mondo di gioco), dando per chi volesse la possibilità di partire direttamente dalla capitale della propria alleanza. Una modifica sensata, visto che le prime isole risultano più tediose e limitanti delle altre regioni.
Intanto il game director Matt Firor ha ringraziato la comunità per tutto l’aiuto fornito in fase di beta e ha dichiarato che tra le priorità del team c’è un miglioramento del combat e delle animazioni, aspetti criticati da tanti utenti. Ha inoltre detto che al lancio saranno disponibili dei server overflow che consentano di giocare anche quando il megaserver principale è pieno senza interruzioni per l’esperienza, e che il primo update post-release si concentrerà sull’aggiunta di nuovi contenuti endgame al PvE.
In queste settimane non c’è stata una vera open beta ma diversi stress test allo scopo di preparare i server al pienone del day-one. L’ultimo test ha permesso di provare nuove zone e una porzione della storyline: l’evento ha messo in luce una maggior stabilità e ottimizzazione rispetto al passato ma anche il persistere di alcuni bug, per lo più legati al phasing e al completamento delle quest, su cui ZeniMax dovrà lavorare da qui ad aprile per garantire una release più liscia possibile. Il titolo appare comunque completo, e talmente vasto da tenere i player impegnati per molti mesi. Se tuttavia il gioco base non dovesse bastare ZeniMax ha ribadito l’intenzione di realizzare update regolari, paragonabili a sostanziosi DLC, che supportino il prodotto con nuovi contenuti e ne estendano il mondo virtuale, giustificando così (almeno in parte) la presenza del canone mensile. Insomma, The Elder Scrolls Online vanterà uno sviluppo post-lancio con i controfiocchi, alla faccia di quei titoli persistenti che (troppo spesso) sono stati miseramente abbandonati a se stessi dopo l’uscita. Staremo a vedere: in ogni caso l’avventura nelle terre di Tamriel sta per iniziare.

Un mese ricco e interessante quello di marzo, non c’è che dire. Per il mercato dei giochi massivi si tratta di un vero trampolino di lancio per i grandi botti che vedremo in questo 2014, dalle imminenti uscite in pompa magna di The Elder Scrolls Online e WildStar fino alle espansioni previste per RIFT, Neverwinter e Star Wars: The Old Republic. Il tutto naturalmente senza dimenticare la quinta espansione di World of Warcraft, Warlords of Draenor, che dovrebbe arrivare dopo l’estate e che, probabilmente, mischierà ancora una volta le carte in tavola come solo Blizzard sa fare; e questa è una mano alla quale non vogliamo mancare. Per citare Paolo Sorrentino e Toni Servillo: “In fondo, è solo un trucco. Sì, solo un trucco”.