Anteprima

Space Hulk

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a cura di Specialized

Space Hulk non sarà forse il board game più amato e giocato di Games Workshop, ma i suoi estimatori rimangono parecchi e chi è appassionato dell’universo fantastico di Warhammer 40K lo conoscerà sicuramente. Giunto alla terza edizione ormai quasi quattro anni fa, Space Hulk non ha avuto un seguito videoludico particolarmente fortunato. THQ, pur detenendo la licenza di Warhammer 40K per circa quindici anni e potendo contare su diversi titoli di successo in ambito strategico, non ha mai realizzato un gioco ispirato a Space Hulk. Lo aveva fatto invece Electronic Arts nel 1993 e nel 1995 con due sparatutto tattici in prima persona ben accolti dalla critica; Space Hulk e Space Hulk: Vengeance of the Blood Angels non hanno però lasciato un grande strascico, tanto che abbiamo dovuto attendere 18 anni per rivedere su PC questa licenza.
I Marines preferiscono i turni
Il merito va sia a Games Workshop, che ha voluto dare una nuova chance alla sua serie, sia a Full Control, team danese al lavoro su Space Hulk da circa sei mesi e già autore di titoli non proprio eclatanti come Frontline Tactics e Tactical Soldier – Undead Rising. Thomas Hentschel Lund, a capo del progetto, non ha però ripreso la formula in prima persona dei due titoli degli anni ’90, preferendo chiaramente un approccio più classico e fedele all’originale fioco da tavolo. Space Hulk, presentato pochi giorni fa alla GDC di San Francisco in una prima demo giocabile piuttosto rozza (le animazioni ad esempio mancano ancora), sarà insomma uno strategico a turni con visuale isometrica ampiamente zoomabile e con un forte debito al modello di XCOM: Enemy Unknown, il miglior esponente del genere da molto tempo a questa parte. Del bellissimo strategico di Firaxis Games Space Hulk riprende ad esempio la Kill Cam, ma anche un livello di difficoltà tarato verso l’alto, che nei piani di Lund dovrebbe fare del gioco qualcosa di “hardcore” e con una componente trial & error molto pronunciata. La sfida più difficile di Full Control è rendere Space Hulk un mix ideale tra la fedeltà alla terza edizione del gioco da tavolo, la spettacolarità di un videogioco di questa generazione e un modello strategico degno di questo nome.
In missione contro gli alieni
Visivamente parlando, Full Control sembra procedere nella giusta direzione e anche l’atmosfera originale, decisamente più horror e claustrofobica rispetto al più classico modello di Warhammer 40K, pare esserci tutta. Space Hulk trae infatti molto del suo fascino dal modello fanta-horror di Alien, mettendoci nei panni di un gruppo di Terminator Space Marines alle prese con navi spaziali infestate da alieni Genestealer. Non è un caso se l’ambientazione vista nella demo di San Francisco non sfigurerebbe in un film di Alien; corridoi stretti e bui, nemici (altrettanto schifosi e cattivi) in agguato dietro ogni angolo e una buona dose di gore e sangue, ben visibile grazie alle inquadrature ravvicinate della Kill Cam. La versione dimostrativa ha messo poi in luce elementi piuttosto classici per uno strategico a turni. Ogni Space Marine ha a disposizione un certo numero di punti-azione da spendere muovendosi e attaccando. Un Marine ad esempio può dare fuoco a un’intersezione di due corridoi bloccando così il passaggio degli alieni per almeno un turno, ma nella demo si sono visti anche classici scontri a fuoco ravvicinati e il tutto, sorretto da un valido sistema di illuminazione e da un’atmosfera azzeccata, pare funzionare discretamente già adesso.   
      
Un’attesa durata quasi vent’anni
In un titolo del genere però è soprattutto l’IA nemica a fare la differenza e per ora non ci si può sbilanciare su questo versante. Anche l’arsenale rivestirà un ruolo importantissimo e i Terminator Space Marines sono famosi proprio per le armi enormi che si portano apprezzo, senza contare la loro corazza che li rende quasi simili a dei Mech. Space Hulk è atteso nei negozi per il prossimo autunno e, oltre a un editor di livelli già mostrato in parte a San Francisco e su cui Lund punta molto in termini di community, conterrà anche una sezione multiplayer cooperativa e competitiva, con quest’ultima che permetterà di controllare i Marines o i Genestealer fino a un massimo di otto giocatori. Pur mancando ancora diversi mesi alla fine dei lavori, Lund si è già sbilanciato parlando di DLC e delle nuove missioni che offriranno. Forse è ancora presto per pensarci, ma visti i risultati della demo Full Control pare già essere a un buon punto nel processo di sviluppo e speriamo che il tutto prosegui nel migliore dei modi. Dopo un digiuno così lungo, non vediamo l’ora di massacrare alieni e di ritrovare su PC un brand così affascinante. 

– Space Hulk torna su PC dopo 18 anni

– Atmosfera fedele al board-game originale

– Un classico strategico a turni è sempre ben accetto

Non si è visto moltissimo di Space Hulk alla GDC di pochi giorni fa, ma da quel poco mostrato pare proprio che Full Control stia omaggiando il gioco da tavolo di Games Workshop nel migliore dei modi. L’atmosfera cupa e claustrofobica c’è tutta, il comparto grafico pare di buon livello e la versione finale del gioco ospiterà un editor di livelli e il multiplayer cooperativo e competitivo. Contando poi che sono quasi vent’anni che non vediamo i Terminator Marines di Space Hulk in azione su PC, l’hype non può che essere elevato.