Sonic Mania, come si comporta su Nintendo Switch?

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a cura di DjPralla

Per tutti quelli che hanno vissuto sulla loro pelle la console war dei primi anni ’90, ritrovarsi a giocare un Sonic in 16 Bit su di una console Nintendo equivale al paradosso più impensabile. Ma di anni ormai ne sono passati parecchi e la dipartita di Sega dal mondo delle console ha aperto la strada ai suoi prodotti sulle macchine di quelli che un tempo erano avversari. Tornando al 2017 ci ritroviamo con una Nintendo sempre più forte del suo hardware dalle capacità uniche, che punta tutto su di un rinnovato Mario in un ambiente tridimensionale con meccaniche tutte nuove, mentre dall’altra parte abbiamo Sega che fatica a trovare una collocazione precisa al porcospino blu e prova a ripartire dalla base, da quei 16 bit che l’hanno reso l’icona della velocità che è ancora oggi. Tralasciando i contenziosi storici, Sonic Mania è ormai tra noi, con il suo carico di nostalgia e di gioia nel vedere il porcospino supersonico correre in stage ripescati dai vari titoli classici, ma anche in alcuni nuovi di pacca che Sega ha lasciato sviluppare direttamente ai fan più incalliti. Per avere un giudizio (spoiler: è particolarmente positivo) ed una spiegazione più approfondita sul gioco, potete leggere la recensione completa a questo link; qui ci soffermeremo più che altro sull’aspetto tecnico nella sua incarnazione per Nintendo Switch.
Pixel perfect
Con l’aumento delle vendite della console portatile/casalinga Nintendo, i vari publisher stanno iniziando ad annunciare vari progetti che arriveranno anche sulla console della casa di Kyoto contemporaneamente alle avversarie o nel giro di qualche settimana o, al peggio, mese. Trattandosi ormai per lo più di giochi dalla conta poligonale elevatissima, andare a vedere come gli sviluppatori siano riusciti a far stare tutto sulla piccola Switch è spesso interessante o per lo meno importante per capire dove si possa avere il giusto margine e quanto si vada a perdere in qualità grafica a favore della portabilità. Nel caso di Sonic Mania l’equazione è praticamente tutta a favore di Nintendo Switch, in quanto non ci sono pressoché differenze tra le varie versioni. A voler essere severamente pignoli, mettendo fianco a fianco la versione Switch e quella PlayStation 4 standard, con un occhio molto capace è possibile notare come sulla piattaforma Nintendo l’immagine sia leggermente più sfuocata. Dettaglio che si nota praticamente solo al microscopio e non incide in nessun modo sulla giocabilità del titolo che, facendo della velocità il proprio mantra, comunque avrebbe reso difficile trovare differenze sulla qualità negli asset. Ovviamente il divario si fa più marcato se si va a prendere la variante per PlayStation 4 Pro con una risoluzione nativa in 4K; ma già i 1080p su TV e i 720p che vanno a riempire la risoluzione dello schermo di Switch, sono più che sufficienti per un titolo del genere. Dove l’ibrida Nintendo mostra di poco il fianco, è nel primo stage bonus legato ai Chaos Emeralds: qui si passa ad un ambiente completamente tridimensionale, anche se evidentemente in stile retrò, ma Nintendo Switch in alcuni frangenti non riesce a mantenere i 60 FPS che invece risultano incrollabili per tutto il resto del gioco. Molto probabilmente si tratta più che altro di un’ingenuità in fase di sviluppo che potrebbe essere sistemata a brevissimo con una patch correttiva, perché non è pensabile che una sezione così poco intensa dal punto di vista poligonale possa mettere in difficoltà Switch nella corsa ai 60 FPS. Altra piccolezza che fa pensare a qualche genere di incompatibilità tra il Retro Engine su cui si muove questo Sonic Mania e la neonata Nintendo, deriva dal fatto che premendo il tasto Home sul Joycon destro, la console impiegherà diversi secondi prima di mostrare all’utente il menu richiesto. Un problema del tutto marginale, ma che può causare bug più concreti come ad esempio avere a schermo il pannello dei Quick Setting, mentre è ancora possibile muovere il porcospino blu.

In generale Sonic Mania è un porting eccellente, che arriva su Nintendo Switch senza perdere nessuna caratteristica e senza compromettere la qualità generale del quadro a schermo. Tutti i contenuti sono presenti, compresi anche i bellissimi filtri simil CRT. Le uniche due piccolezze da segnalare, ma che molto probabilmente verranno corrette nel giro di pochi giorni, sono un leggero problema di performance nel primo stage bonus, che comunque non compromette la giocabilità, e un bug con il tasto Home che richiede al giocatore un po’ di pazienza. Finalmente ci si può portare Sonic in spiaggia, senza preoccuparsi delle pile divorate dal GameGear.