Skyrim VR e Arktika.1, provato il futuro della VR alla Gamescom

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Durante la Gamescom abbiamo avuto modo di dare un’occhiata a quello che sarà il futuro della VR grazie a due titoli: Skyrim VR e Arktika.1. Se il primo titolo non ha decisamente bisogno di ulteriori presentazioni, il secondo è un nuovo progetto del team di 4A Games, studio famoso per essere lo sviluppatore della serie Metro. Scopriamo insieme se e quanto la realtà virtuale ha fatto passi in avanti rispetto al passato.
Lande innevate in VR
Skyrim è un titolo che ormai tutti conoscono, per esperienza diretta o almeno per fama, ma Bethesda sembra non avere ancora finito di lavorare su questo ormai storico titolo, con una versione in arrivo per Switch e una conversione per realtà virtuale in arrivo in esclusiva temporale su PS4 a Novembre e poi nel 2018 su PC. E’ proprio la versione per PS VR che abbiamo avuto modo di provare alla Gamescom, con una demo a cui abbiamo potuto giocare per circa dieci minuti. Il gioco è lo stesso che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni, ma il downgrade grafico è evidente fin dalle prime battute: un fastidioso effetto blur avvolge tutto ciò che ci circonda, dagli oggetti ai personaggi, al punto che l’effetto visivo risulta inferiore alle versioni originali del gioco. Durante la prova, abbiamo potuto muoverci all’interno di una grotta, affrontando nemici a colpi di spada e di fiamme magiche, il cui comando era affidato a due Playstation Move: per utilizzare la spada, bisogna menare fendenti con la mano destra, mentre per utilizzare la magia basta premere un tasto del Move sinistro. Questo servirebbe a rendere l’esperienza veramente coinvolgente, ma su di essa pesa un grave problema di calibrazione: è capitato spesso di vedere la propria mano scomparire dalla sua posizione naturale per poi ricomparire in qualche punto lontano della visuale di gioco e, se nella demo non fossimo stati dotati dell’immortalità, saremmo probabilmente morti dopo poco tempo a causa dell’impossibilità di difenderci o attaccare in certe situazioni. A questo proposito, le collisioni ci hanno dato ancora molti problemi e spesso i colpi che infliggiamo ai nemici non vengono registrati, oppure capita di ritrovarsi all’interno dei nostri avversari. Il movimento, durante la demo, è stato affidato a un sistema di teletrasporto, per evitare qualsiasi sensazione di malessere per i giocatori presenti in fiera. La rotazione della visuale, invece, avviene tramite brevi scatti, che sebbene non ci sono sembrati eccessivamente nauseanti potrebbero comunquecreare problemi durante le sessioni più lunghe. In definitiva, Skyrim VR è apparso come un prodotto incompleto, su cui ancora ci sarebbe ancora tanto da lavorare perché il gioco possa essere anche soltanto accettabile. Con la release di Novembre che si avvicina, però, cominciamo a dubitare che Bethesda possa avere il tempo di correggere tutti i difetti di un titolo che, allo stato attuale, sembra togliere gran parte del suo fascino a Skyrim, piuttosto che dargli un valore aggiunto.
Buona Apocalisse a tutti
L’ambientazione di Arktika.1, invece, riprende un tema ormai caro agli sviluppatori: si tratta infatti di un setting post-apocalittico, che ci mette di fronte ad una nuova era glaciale. L’umanità sta lottando duramente per la sopravvivenza, quando ormai solo le zone equatoriali del mondo sono rimaste abitabili. Nei panni del protagonista, ci troveremo ad affrontare criminali ma anche inquietanti e misteriose creature, che andranno a minacciare la continuazione della specie umana sul pianeta.
L’incipit narrativo è piuttosto classico e non c’è stato modo di andare più a fondo durante la nostra breve sessione, ma sappiamo ormai che i ragazzi di 4A Games sono in grado di creare trame complesse e intricate, e non dubitiamo che riusciranno a stupirci quando potremo mettere le mani sulla release definitiva del gioco.
Dal punto di vista tecnico, Arktika.1 riesce a sfoggiare un comparto visivo di tutto rispetto, assolutamente privo di rallentamenti e con un effetto blur praticamente assente. L’utilizzo della VR in un FPS è una garanzia per l’immersione nel titolo e così è anche stavolta: grazie a Oculus Rift ci siamo trovati catapultati all’interno dell’azione in prima persona, con un alto livello di coinvolgimento garantito dall’ottima resa visiva e dell’intuitività dei controlli, di cui parleremo a breve. Il colpo d’occhio è sicuramente aiutato dalla spettacolarità delle ambientazioni: la Terra che conoscevamo è stata completamente stravolta dalla nuova glaciazione, neve e ghiaccio dipingono di bianco tutto ciò che ci circonda. Alle maestose ambientazioni esterne fanno da contrasto gli interni, tra cui abbiamo brevemente intravisto anche location claustrofobiche che ricordano da vicino i passaggi sotterranei di Metro.
Combattere nel ghiaccio
Per quanto riguarda il gameplay, la combinazione di Oculus Rift e controller Touch rende l’esperienza completamente intuitiva: potremo nasconderci dietro le pareti abbassandoci, afferrare oggetti allungando le mani, scaraventarli e così via. Per evitare il fastidioso problema della motion-sickness, il movimento viene effettuato tramite un teletrasporto: potremo muoverci solamente attraverso delle posizioni prestabilite, che nel caso di scontri a fuoco si troveranno in punti strategici; starà a noi scegliere quale punto è più adatto all’eliminazione dei nemici. Per via di questa decisione, Arktika.1 può essere accostato più a uno sparatutto su binari che non a un classico FPS. Nella prova da noi effettuate abbiamo dovuto affrontare un lungo tutorial, prima di poter finalmente passare all’azione sul campo. A nostra disposizione abbiamo molteplici bocche di fuoco: si va da pistole e fucili simili a quelli realmente esistenti fino ad arrivare ad armi futuristiche che ci daranno man forte nell’eliminare le orde di nemici che ci si pareranno innanzi. Al momento non sappiamo se saranno presenti missioni secondarie e quale sarà la durata della campagna: l’unico elemento che siamo riusciti a scoprire durante la nostra prova è che, abbastanza prevedibilmente, avremo la possibilità di espandere il nostro armamentario nel corso della partita. In definitiva, Arktika.1 si presenta come un titolo decisamente promettente, che abbiamo però bisogno di provare più a fondo per capirne le potenzialità sul lungo periodo.

La realtà virtuale si rivela, ancora una volta, una scommessa riuscita solo a metà: se da un lato abbiamo un titolo promettente come Arktika.1, dall’altro ci troviamo con uno Skyrim che esce in condizioni decisamente peggiori dalla sua conversione in VR. Le potenzialità di questa tecnologia rimangono indiscusse, ma sembra che il tempo della maturità per queste periferiche sia ancora lontano.