Recensione

Shovel Knight: Plague of Shadows

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a cura di Pregianza

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Ora che il mercato indie e la distribuzione digital sono in crescita costante, e che molti sviluppatori piccini picciò hanno dato vita a successi inimmaginabili, anche il roseo mondo dei titoli indipendenti inizia ad esser soffocato da una massa informe di giochi non propriamente bellissimi. Alla mancanza di risorse dopotutto bisogna sopperire con il genio, ma non sono molti i creativi abbastanza brillanti da creare opere indimenticabili con una manciata di pixel e tanto amore… una triste verità che ha fatto affiorare nei negozi online dozzine e dozzine di prodotti abbozzati e banali, che spesso si rifanno ai classici del passato per nascondere la propria mancanza di idee.
Oggi non parliamo di quella robaccia lì, bensì di un gioco che, pur ispirandosi ai grandi platform dell’era NES, è riuscito a lasciare la sua impronta su quasi tutte le piattaforme. Si tratta ovviamente dell’ottimo Shovel Knight, e quale occasione migliore di ritirarlo fuori dell’uscita dell’attesa espansione Plague of Shadows?
Becco e botti
Plague of Shadows nasce da uno degli stretch goal della campagna Kickstarter del titolo: la possibilità di giocare nei panni di Plague Knight (uno dei più carismatici avversari del nostro adorato cavaliere armato di badile). Non siamo però di fronte a un semplice personaggio alternativo, perché gli Yacht Club Games hanno deciso di dedicare un’intera espansione al beccuto alchimista. Questo DLC è giunto tra noi dopo una lunga attesa, vanta una campagna modificata attorno al nuovo personaggio ed è del tutto gratuito. Per giocarlo basta aver finito il gioco base o inserire un cheat code già svelato dagli sviluppatori nel menù principale. Insomma, se avete Shovel Knight, non è davvero il caso di ignorarlo.
Cominciando la nuova avventura noterete quasi subito come i livelli siano gli stessi del titolo base, ma attenzione, il primo impatto può essere ingannevole. Plague Knight infatti si controlla in modo molto diverso da Shovel Knight, e i livelli sono mutati per adeguarsi alle sue capacità, con intere nuove aree costruite attorno alle manovre aggiuntive e boss unici non presenti nella precedente campagna. Le modifiche, peraltro, non sono marginali, poiché il nuovo protagonista non solo è dotato dall’inizio di un doppio salto, ma attacca scagliando fiale alchemiche, può caricare un’esplosione che lo scaglia ancor più in alto (ha quindi a tutti gli effetti un salto triplo a disposizione) e può usufruire della solita bella lista di artefatti arcani. Non bastasse, gli attacchi e le esplosioni “salterine” di Plague Knight sono personalizzabili una volta acquistati i dovuti potenziamenti, ed è pertanto possibile trasformare gli attacchi in base all’avversario affrontato o alla comodità. Modificare a tal punto il gameplay originale e riuscire comunque a mantenere l’esperienza altrettanto divertente non era certo un’impresa facile, eppure agli Yacht Club è riuscita alla grande.
La vita è più dura per i cattivi
Plague of Shadows, comunque, non è un comune rabbocco di contenuti e assieme all’aumento di complessità delle meccaniche è arrivata anche una crescita del livello di sfida. Il nostro simpatico omino mantellato può infatti eseguire manovre ben più complesse in aria di Shovel Knight, e persino il lancio di fiale lo sposta mentre è in volo, portando il giocatore a dover calcolare nel dettaglio salti e atterraggi. Le cose si facilitano di molto quando si ottiene un’esplosione caricata “fluttuante” che garantisce di atterrare con precisione assoluta, ma le nuove aree sono comunque pensate per giocatori esperti, già in grado di completare l’avventura e desiderosi di affrontare nuovi e appassionanti ostacoli.
Le variazioni fatte, in parole povere, riescono a mantenere fresca l’esperienza anche di fronte ad aree già visitate e boss invariati, un’ulteriore dimostrazione dell’abilità di questi sviluppatori statunitensi.
A livello tecnico invece non è stato fatto molto. Il titolo è graficamente identico, anche se non si possono non apprezzare le capacità del team per quanto riguarda il level design, visto che le aree aggiuntive non sfigurano rispetto alle primarie e riescono, con poche schermate, a non far stonare la presenza del buon Plague Knight nei vari mondi. Curiosa e interessante infine l’importanza data alle monete verdi, sparse nei quadri e necessarie per ottenere nuove scoperte nel nascondiglio sotterraneo del protagonista. Ulteriore tocco di classe di un’espansione che ha già l’aplomb di un perfetto gentiluomo inglese. 

– Plague Knight ha meccaniche brillanti e ben calcolate

– Livelli furbescamente modificati e alcuni nuovi boss

– Difficoltà leggermente più elevata

– Gratis per i possessori di Shovel Knight

– Molte aree e boss fight ripetute

8.5

Agli Yacht Club Games è bastata una piccola espansione per ridefinire il concetto di “personaggio” extra in un videogame. Plague of Shadows è un’espansione curata, divertente e impegnativa, resa ancor più adorabile dal costo nullo per i possessori del gioco base. L’unico difetto? Gran parte delle aree sono ripetute, ma calcolando alla grande le nuove meccaniche e aggiungendo aree costruite in modo molto furbo, gli sviluppatori sono riusciti persino a rinfrescare i vecchi livelli. Poco altro da dire, se avete apprezzato Shovel Knight scaricatela. Subito.

Voto Recensione di Shovel Knight: Plague of Shadows - Recensione


8.5