Anteprima

Plants vs Zombies: Garden Warfare 2

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a cura di LoreSka

Con il primo Plants vs Zombies: Garden Warfare EA riuscì a guadagnarsi la nostra simpatia, e la nostra attenzione. Era un periodaccio per l’azienda americana, che era stata eletta per ben due volte “Peggior società dell’anno”, battendo BP nell’anno del disastro del Golfo del Messico (l’internet è un posto strano, non c’è che dire). Eppure, con questo intelligente gioco riuscirono a dimostrare di saper sfruttare a dovere i propri brand, e di saperlo fare nella maniera giusta, senza spremere eccessivamente il marchio. Garden Warfare è uno sparatutto in terza persona per tutte le età, di ottima qualità produttiva, con tante possibilità di personalizzazione e decine e decine di ore di gameplay, nonostante alcuni limiti. Così, per il sequel EA ha deciso di radunare tutti i punti negativi del gioco originale e di eliminarli, creando quello che sembra un degno successore del primo titolo di questa saga. Abbiamo provato il gioco alla Gamescom, e siamo usciti dalla demo room piuttosto soddisfatti.
Solide basi (o dovremmo dire radici?)
A prima vista Garden Warfare 2 sembra un’espansione più che un vero e proprio sequel: il gunplay è rimasto lo stesso, le classi del primo gioco non sono cambiate e tutte le modifiche presenti in GW1 sono state traslate in GW2. In altre parole, i vostri file di salvataggio possono essere importati nel sequel, e il vostro cactus aranciato con cappello high-tech potrà tornare in gioco anche in questo secondo titolo.
Quasi tutte le modalità sono rimaste inalterate, e il single player/coop è stato revisionato modificando il punto di vista. Se nella modalità Operazione Giardino in GW1 giocavamo nel ruolo delle piante, in questo sequel prenderemo il controllo degli zombie in una modalità denominata – manco a dirlo – Operazione Cimitero. Al posto di un albero dovremo difendere dalle orde vegetali una pietra tombale, e i boss zombie saranno sostituiti da tronchi giganti e altri nemici amanti della fotosintesi clorofilliana.
Eppure, nonostante un certo dejà-vu, le modifiche apportate a Garden Warfare 2 sono piccole ma molto importanti. Si parte dalla possibilità di giocare in single player tutte le modalità presenti nel gioco. Avete capito bene: se Garden Warfare era un gioco principalmente multiplayer, Garden Warfare 2 si apre anche a chi non intende giocare online, o non possiede una connessione a internet. Poiché alcuni genitori non si sentono sicuri nel connettere la console del proprio pargolo a Internet (e, credeteci, anche in Garden Warfare la chat sa diventare MOLTO cattiva), la scelta ci sembra sensata. Per chi, invece, ama giocare online, ci sono delle ottime notizie: EA, in accordo con Microsoft e Sony, ha reso il multiplayer gratuito per tutti, anche per chi non possiede un abbonamento Xbox Live Gold o Playstation Plus. Una mossa che merita indubbiamente un plauso e che, ancora una volta, dimostra la volontà di EA di scrollarsi di dosso l’odio accumulato negli anni precedenti.
Il single player è stato radicalmente modificato, con la presenza di un hub centrale dal quale intraprendere missioni che consentono di familiarizzare con le mappe di gioco e i vari personaggi. Si tratta di una sorta di tutorial esteso che nella demo mostrataci alla Gamescom è apparso piuttosto divertente. Se si è connessi online, inoltre, l’hub permette di incontrare altri giocatori e di confrontare il proprio equipaggiamento, in maniera non dissimile dalla città di Splatoon.
Chiude l’offerta una nuova modalità split screen e una modalità online per 24 giocatori, che dovrebbe garantire una bagarre accesissima anche nelle mappe più grandi.
Nuove mappe, nuovi personaggi
Il gioco si arricchisce con nuove mappe, alcune delle quali presentano peculiarità mai viste nella serie. Vi sono mappe con punti per il teletrasporto e, soprattutto, vi è da segnalare la presenza di una mappa ambientata sulla Luna, in cui la gravità ridotta agisce in maniera vistosa sul movimento dei nostri personaggi e sulla balistica delle armi più pesanti.
Le otto classi presenti in GW1 ritornano con l’aggiunta di nuovi personaggi e nuove abilità, mentre in Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 troveremo ben 6 nuove classi, tre per ciascuna fazione. Tra le piante si segnala l’arrivo di Rose, una maga/incantatrice capace di trasformare i propri avversari in vulnerabili capre. Vi è poi Citron, un’arancia venuta dal futuro che può appallottolarsi e travolgere i nemici. Kernel Korn, infine, è una pannocchia spara-chicchi, un personaggio offensivo con un elevato rateo di fuoco.
Tra gli zombie arriva Captain Deadbeard, uno zombie pirata con una sorta di drone, un cannone e un barile esplosivo. Super Brainz è una sorta di supereroe zombie con i capelli impomatati e una buona capacità offensiva grazie al laser sparato dalle proprie mani e l’abilità di travolgere i nemici con un supercalcio. Imp, infine, è un piccoletto veloce e debole che può evocare Z-Mech, un esoscheletro robotico con missili e un’elevatissima resistenza.
In generale, le nuove classi sono interessanti e apportano qualcosa di nuovo al gameplay. Siamo curiosi di vederle all’opera per capire in che modo cambieranno l’ecosistema delle partite e se ci saranno problemi di bilanciamento. Non vi è dubbio che le cose si stanno complicando per Garden Warfare, e il rischio di dovere trascorrere alcune settimane di assestamento al momento del lancio è più che plausibile.

– Nuove classi ispirate e divertenti da giocare

– Molti contenuti singleplayer

Siamo contenti. Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 ha tutta l’aria di essere un degno sequel dell’ottimo primo gioco. Questo divertentissimo sparatutto è ancora più ricco in questo sequel, ed EA sembra avere compiuto delle scelte più che condivisibili nella sua realizzazione. I ragazzi di PopCap, poi, conoscono il brand meglio delle proprie tasche: gli ingredienti per un gioco alla pari del titolo dello scorso agosto ci sono tutti. L’appuntamento con questo videogame è per la primavera del 2016.